Fandom: Fullmetal Alchemist
Titolo: Come rovinare la giornata al Boss pt. I.
Rating: PG-13
Conto Parole: 498 (
fiumidiparole )
Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Alphonse Elric, Jean Havoc
Avvertimenti: Non ho la più pallida idea. Havoc è un rompicazzo vale come avvertimento?XDDD
Note: Scritta per
mapi_littleowl , per quel meraviglioso delirio che è stata la Notte Bianca al
maridichallenge *O*/ Il prompt di questo delirio "Scopare con questo qui? Neanche MORTO!". Divertitevi <33 Ps: Il "Pt.I" faceva solo figo, quindi non penso ci sarà una pt II. Forse.
Riassunto: "Secondo quale legge fisica io dovrei provare anche solo un minimo di attrazione sessuale per uno come il colonnello?"
Havoc lo guarda e sorride, scuotendo la testa. Edward borbotta sulla sua tazza fumante di cioccolata, lo sguardo dritto verso Al che gioca con i gatti, Roy poco più indietro che brucia le foglie secche raccolte nel giardino, da colonnello a spazzino, il suo giusto e doveroso destino.
"A lui tu piaci."
Come rovinare la giornata al Boss, pt I.
"Secondo quale legge fisica io dovrei provare anche solo un minimo di attrazione sessuale per uno come il colonnello?"
Havoc lo guarda e sorride, scuotendo la testa. Edward borbotta sulla sua tazza fumante di cioccolata, lo sguardo dritto verso Al che gioca con i gatti, Roy poco più indietro che brucia le foglie secche raccolte nel giardino, da colonnello a spazzino, il suo giusto e doveroso destino.
"A lui tu piaci."
"Ma che si fotta i gatti di Al, piuttosto." Manda giù il liquido caldo, lascia che gli bruci la gola e che gli sbollisca il nervoso. Ma che cazzo di discorsi sta facendo? Palesemente quell'uomo accanto a lui ha alzato troppo il gomito.
"Potrebbe essere interessante."
"Ma che è, il suo consulente amoroso? Per carità, non ho tempo da perdere a sco- oddio che schifo, non posso nemmeno pensarci."
L'accostamento gli fa così ribrezzo che non può fare a meno di tremare, la bevanda che per qualche secondo tenta di risalire per l'esofago - potrebbe vomitargli ai piedi, altro che scoparci. Che idee del cazzo, santissimi.
"Gli piace il tuo culo."
"COSA?" Scatta in piedi e quasi Havoc teme per la sua salute, perché la tazza fa un movimento strano, brusco, e si ferma a due centimetri dal suo naso - senza badare al fatto che la mano che la regge è, guarda caso, quella d'acciaio. ... però rompere le palle al boss lo fa morire dentro dal divertimento.
"Ma sì, sta sempra a parlare del culo di Acciaio, il sedere di Acciaio..." Si solleva appena dalla panchina, avvicinandosi all'orecchio. "Ne ha dette anche di migliori, vuoi sentire?"
Al, sotto un albero, li guarda senza capire. Suo fratello è paonazzo e Havoc sembra così preso dal discorso che non riesce nemmeno a stare seduto. Poi si inquieta un po'. Ed sta stringendo i pugni e ha sul viso un ghigno di rabbia che non gli ha visto molte volte in viso - l'unica volta è stata quando uno dei suoi gatti randagi gli ha rovinato un libro, ma poi lo aveva personato dopo tre giorni, non era stata una cosa grave, ma adesso...
Lo supera senza nemmeno guardarlo. Ad ore tre, Roy Mustang brucia l'ennesimo cumulo di foglie secche, prima che un gancio destro lo colpisca in pieno stomaco facendolo cadere sulla fiammella appena nata.
"Acciaio ma che ca-"
"COME OSA DIRE CHE IL MIO PISELLO E' COSI PICCOLO CHE A CONFRONTO UNA FORMICA SEMBRA UN ELEFANTE?!" Si china e lo prende per il colletto, Roy non capisce e guarda Havoc, che alza le spalle, sorridendo. Il biondo fissa il colonnello e gli da un altro pugno, stavolta caritatevolmente con la mano di carne, mentre di gira a guardare il sottotenente. "Scopare con questo qui?! Neanche MORTO!"
Lo ributta a terra, sdegnato come una donna a cui hanno fatto un apprezzamento pesante, trascinandosi con sé Al mentre, alle sue spalle, Roy ha trovato un nuovo punching ball con cui divertirsi per il resto della sua vita - dopo avergli concesso l'ultima sigaretta, non si nega mai un favore a un amico.