[Naruto] Strange in the morning

Jul 26, 2010 18:43

Titolo: Strange in the morning (link EFP).
Fandom: Naruto.
Personaggi/Pair: Rock Lee POV, Neji Hyuuga, Neji/Lee. 
Conteggio parole: 757 (escluso il titolo).
Rating: Verde. 
Parte: 1 di 1.
Genere: Introspettivo, Slice of Life.
Avvertimenti: Shounen-ai. 
Introduzione: Era una bella mattina di sole, una delle tante altre mattinate piacevolmente soleggiate che si vedevano a Konoha, nella stagione di luglio. (...)
Nulla era fuori posto, né diverso dal solito. Ma quando Lee entrò nella sua - piccola, confortevole - cucina, ebbe un momento di smarrimento. 
Note: 1. Partecipante al One Hundred Prompt Project con il prompt “tema libero: mattina”.
2. Neji/Lee. <3 <3 <3 
N/A: In fondo.


Strange in the morning.

Era una bella mattina di sole, una delle tante altre mattinate piacevolmente soleggiate che si vedevano a Konoha, nella stagione di luglio. 
Dal suo appartamento - dove aveva sempre vissuto da solo, come ogni orfano del villaggio - poteva vedere alcuni alberi del quartiere che erano fioriti ad inizio maggio, e delle piccole rondini volare intorno al palazzo dell’Hokage.
Nulla era fuori posto, né diverso dal solito. Ma quando Lee entrò nella sua - piccola, confortevole - cucina, ebbe un momento di smarrimento. 
Si sedette un attimo, cercando di capire qual era la causa che lo aveva animato, cercandola mentalmente nelle stanze della sua casa.
Forse era un avvertimento del suo subconscio; una volta aveva sentito dire da Kurenai-sensei che lei stessa ne aveva ricevuto uno, al momento della morte di Asuma-sensei - possibile che al maestro Gai fosse successo qualcosa? 
Assicuratosi che la cosa non poteva essere possibile, visto che il suo mentore in quei giorni si trovava al sicuro a Konoha, provò a pensare a cos’altro potesse essere stato.
E poi ebbe un’ispirazione. 
Subito si alzò dalla sedia, poi - facendo piano per non disturbare - si diresse verso la camera da letto, che come ogni venerdì la notte precedente aveva diviso con Neji.
Lui se ne stava lì beato, sdraiato su un fianco e con i capelli lasciati sciolti sul cuscino su cui dormiva. Ignaro della sua presenza nella stanza, lasciava che il suo corpo si muovesse piano nel sonno, e che la sua bocca restasse un poco aperta. Era raro vederlo tanto rilassato, e Lee non poté nascondere un sorriso, alla vista di ciò che il compagno quella mattina aveva deciso di non nascondere - i capelli un po’ arruffati, la postura scoordinata, la bocca semiaperta e perfino il tatuaggio che lo segnava come una persona appartenente alla casata cadetta del suo clan. Era sempre così strano, vederlo dormire come ogni comune mortale, lui, che durante i momenti di riposo della loro squadra sembrava ogni volta così fermo, così impassibile! 
E questo era solo l’inizio di ciò che con lui il portatore del byakugan lasciava trasparire, Lee lo sentiva ogni volta che trovavano un momento per la loro intimità. Ed era inevitabile che questo accadesse, dopotutto lui piaceva a Neji.
Lee si sentì le guance andare a fuoco a quel pensiero - al solito, bastava veramente poco perché il suo viso si tingesse di rosso. E poi, la rivelazione. 
Sentì dentro di sé farsi spazio una nuova consapevolezza, un nuovo motivo di riflessione nella sua vita. E fu come se qualcosa di liquido e caldo si stesse espandendo nel suo petto, lentamente.
Pensare al suo compagno di squadra, al modo in cui andavano avanti le loro giornate, al modo in cui lo trattava - diverso da quello degli altri, perché lui gli piaceva - gli fece tornare in mente quanto Neji lo lasciasse entrare in ciò che considerava privato, personale. 
In tutti quegli anni i due avevano imparato a conoscersi, a guardarsi negli occhi e capirsi, avevano imparato ad essere amici e poi amanti, e continuavano ad imparare ancora ora.
Neji non era una persona particolarmente propensa a rivelarsi, e neppure a mostrare parti di sé non necessarie al lavoro di gruppo o alla missione a dir si voglia. Neji era freddo, realista, un tantino calcolatore, cinico, perfezionista. Non era perfetto - oh, no -, ma non sopportava che gli altri pensassero il contrario. 
Aveva delle parti così umane - era passionale, impegnato, a volte un po’ isterico -, ma queste le mostrava soltanto a chi gli era molto vicino, come la squadra o la famiglia - e forse neppure loro.
Essendo il suo ragazzo, Lee aveva diverse occasioni per vedere i molti aspetti di Neji, e di questo era stato consapevole fin da subito, crescendo insieme al compagno quel legame giorno dopo giorno, eppure… quella era la prima volta che vedeva ciò che aveva - ciò che Neji gli mostrava - così chiaramente. 
E la consapevolezza di tutto quello che aveva sotto gli occhi - Neji che dormiva come un qualsiasi comune mortale, Neji coi capelli scarmigliati, Neji che tentava di cucinare (e ci riusciva a stento), Neji ubriaco, Neji nella sua doccia, Neji arrossito, Neji che lo baciava - lo fece sorridere e arrossire. Perché era inutile girarci intorno, Neji Hyuuga gli aveva concesso un primato.
Lee non poteva sapere quello che gli avrebbe riservato il futuro, ma quella mattina seppe solo una cosa: che finché avrebbe avuto quel dono, lo avrebbe custodito gelosamente ed intimamente, giorno per giorno. Vivendo durante.

N/A: Ebbene, un’altra Neji/Lee. Il mio OTP, sì. <3 
A dire il vero, non pensavo che avrei postato questa. Ne ho altre, in quartiere - per esempio Underneath, che posterò presto - e questa l’avevo iniziata giusto un paio di giorni fa, quasi per noia, ma comunque.
Diciamo che con questa fiction volevo cercare di dare l’idea del “vivere durante”. E di come sia inevitabile che persino quel gran cocciuto pezzo di ghiaccio di Neji finisca per rivelarsi ad alcuni pochi eletti (vedere il Team e la famiglia <3). Naturalmente immaginare Lee (che arrossisce seriamente ogni due per tre *O*; nell’anime non si vede, ma nel manga è evidente!) come parte integrante della vita di Neji mi piaceva troppo per non metterlo in mezzo. <3 
Bon; grazie per la lettura!

Prompt #100 - Tema Libero: Mattina. 

 

naruto, fanfiction, autore: sushi_precotto

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