[Radiofreccia] La Topolino amaranto (del padre della Ilaria)

May 15, 2010 19:29

Titolo: La Topolino amaranto (del padre della Ilaria)
Autrice: waferkya
Fandom: Radiofreccia (?)
Personaggi: Freccia, Bruno, Iena, Tito, Boris
Pairing: hints Freccia/Bruno (onesided)
Rating: PG
Words count: 500 (OOo)
Prompt: vecchia macchina scassata che ha fatto la guerra e fa più casino di un frullatore @ fanfic_italia
Note: Amo il mio prompt ♥
; Dai, lo so che là fuori si nascondono dodicimila persone che amano i lavori di Ligabue come regista. Ho fiducia in voi! (XD)
; La Topolino amaranto non è una mia idea, bensì di Paolo Conte. Amore a lui.
Disclaimer: Non mi appartengono, non esistono, non ci guadagno. Li amo.
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.

~ La Topolino amaranto (del padre della Ilaria).

"La mia caffettiera va più veloce di questo rottame che ha palesemente fatto la guerra," si lamenta Freccia, grattandosi indolentemente una guancia e poi sprofondandosi una mano tra le gambe, a sistemare gli orribili bermuda gialli a fiori viola che sono l'unico indumento che ha addosso. "E fa anche meno casino," continua, stravaccandosi un po' di più contro il sedile. Si volta, quindi, quel tanto che basta a tener d'occhio il profilo di Bruno, che lo sta tranquillamente ignorando, ed è talmente concentrato sulla strada che non bada neppure al sommesso mormorio di approvazione che si leva dai tre poveracci strizzati sul sedile posteriore.
Boris s'accende una sigaretta e al terzo tiro la passa a Freccia, che aspira una boccata di fumo e la soffia pigramente fuori dalla fessura di finestrino che è riuscito ad aprire con la sola forza del pensiero, dal momento che al posto della manopola che avrebbe dovuto usare campeggia uno splendido buco, riparato alla meno peggio con lo scotch e un po' di carta di giornale.
"Fai attenzione alla cenere," lo rimprovera Bruno, senza nemmeno guardarlo. "Se mi rovini la macchina ti ammazzo."
Freccia un po' si soffoca, tentando di trattenere una risata.
"E spiegami," dice, agitando di proposito la sigaretta e sghignazzando come un mentecatto quando nota con che preoccupazione Bruno segua i movimenti vaghi della sua mano. "Che ci sarebbe da rovinare? Questo trabiccolo si tiene insieme solo con sputo e preghiere."
"Fai. Attenzione. Alla. Cenere. Cazzo." ringhia di nuovo Bruno, e Freccia si morde la lingua per non ridere ancora. "Non è mia la macchina, lo sai che è del padre della Ilaria."
"Chiamarla macchina è un complimento," osserva Tito, e Bruno sbuffa.
"Sarà anche vecchia, ma perlomeno cammina," replica. "Perlomeno," sibila, velenoso, e finalmente voltandosi a guardare il Freccia, "non c'ha tre ruote su quattro a terra."
"Oh-oooh, qualcuno sta prendendo lezioni di acidità da Adolfo!" ride l'interessato, su di giri, e Bruno sbuffa di nuovo, ma non riesce a nascondere il mezzo sorriso che gli arriccia le labbra all'insù.
"Coglione matricolato," lo insulta - il sedile posteriore concorda con lui. Freccia, allora, si proclama oltraggiato: per ripicca, giustamente si raddrizza sul sedile e poi si butta addosso a Bruno. Tito, Iena e Boris ululano di terrore come un sol uomo quando la macchina sbanda di qua e di là una, due e tre volte, Bruno si agita inutilmente per liberarsi dalla stretta di Freccia e alla fine inchioda, esattamente un attimo prima di schiantarsi contro un albero che sembra decisamente più resistente della Topolino amaranto su cui stanno viaggiando.
"Cazzo Freccia, ti sei impazzito?" è il coro scandalizzato che esplode nell'abitacolo, ma, di nuovo, Freccia ride e basta, poi si sistema come meglio gli riesce nello spazio angusto tra Bruno e il volante.
"I freni vanno alla grande, però," sorride, a un centimetro dal naso di Bruno che lo fissa, a dir poco scandalizzato, e poi gli tira una manata colossale, prima che Freccia possa allungare il collo e baciarlo.

radiofreccia, autore: waferkya, !special, fanfiction

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