Titolo: "Everything and nothing (about us)"
Autrice:
nemofrommars Fandom: One Piece
Personaggi/Pairing (s): Sanji/Robin; Sanji/Nami; Rufy/Robin; Usop/Kaya; Zoro/Nami
Genere: Introspettivo, Romantico, Generale
Rating: Verde
Tipologia: Raccolta di drabble (tutte da 100 parole)
Note iniziali: raccolta di quattro drabble,
3° classificata al concorso "Una Parola, per iniziare" di Ballerinaclassica e Pagliaccio di Dio, su EFP. In questo contest bisognava selezionare almeno tre parole da un elenco, e iniziare necessariamente ogni drabble con la parola scelta.
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale di “One Piece”, da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Eiichiro Oda. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti nella trama, appartengono solo a me.
#1 Dreaming Prince
Abitudine di Sanji era ammirare le loro diverse bellezze.
I capelli rossi di Nami e quella punta di malizia, quasi inconscia, che traspariva nelle movenze da gatta;
gli occhi glaciali di Robin che, quando sorrideva, si riempivano di un calore tale da poterlo sentire sulla pelle…
Non aveva mai amato una donna soltanto:
ognuna aveva qualcosa di speciale che la rendeva preziosa,
paradossalmente l’unica.
Le amava tutte: veramente, con la stessa intensità.
Nella fantasia, come nella realtà, era loro eterno servitore, disposto a morire per un loro respiro.
Non un cavaliere, né un Principe.
Certe cose succedevano solo nelle favole.
***
#2 Hungry
“Geografia”, “Archeologia”, “Storia”, “Antropologia”, “Letteratura Antica”…
I libri di Robin avevano dei titoli così noiosi e complicati che a Rufy veniva da sbadigliare solo a vederli.
In compenso, però, non gli dispiaceva guardare lei leggere.
L’aria assorta con cui accarezzava le pagine e il cipiglio aggrottato eppure sereno che le adombrava il viso, la facevano apparire così assurdamente vulnerabile da farlo sghignazzare di gusto.
Ma la cosa più divertente succedeva quando Robin, accorgendosi di essere osservata, alzava lo sguardo sul capitano e sorrideva.
Lo stomaco di Rufy faceva una buffa capriola: la stessa meravigliosa sensazione di quando gli veniva fame.
***
#3 Touching a dream
La “balestra - archibugio - catapulta - sparatutto” della Sunny era quasi ultimata.
Usop era impegnato in quel progetto da giorni e, come sempre quando c’era qualcosa da inventare e costruire, era instancabile.
Insieme a Franky, sceglieva i materiali migliori: involucri grezzi da plasmare in una delle tante idee che gli frullavano in testa.
Accarezzò delicatamente la superficie della nuova arma, testandone la solidità e la levigatezza sulla pelle.
Pensò alla prima spada giocattolo che aveva costruito: era stato solo il primo passo nel diventare un coraggioso guerriero del mare.
Sorrise.
Il sogno era sempre più reale.
Kaya sarebbe stata fiera di lui.
***
#4 Scent
L’alba era quasi giunta quando Nami raggiunse Zoro per il cambio della guardia.
“ ’Giorno, mocciosa”
“ ’Notte, zotico”
Scambiandosi quei saluti sarcastici e sorrisi assonnati, l’una prese il posto dell’altro in vedetta.
Fu in quel momento che Zoro lo sentì ancora: quell’odore.
“Mi stai…annusando?!” fece Nami, tra l’irritato e l’incuriosito.
Zoro fece spallucce, allontanandosi.
No.
Non era né suo, né di Nami, allora.
Era intenso -anche se lieve- e sapeva di familiare, come forgiato nei sensi da tempo.
C’era qualcosa di giusto e complementare in quell’odore.
Intesa.
Forse era semplicemente il loro.
Mugugnò una parola, prima di addormentarsi: “…Strega”