[Neon Genesis Evangelion] Evangelion: Neos project. Betrayal, tradimento. Heresy.

Mar 25, 2010 22:46

Titolo: Evangelion: Neos project. Betrayal, tradimento. Heresy.
Fandom:Neon Genesis Evangelion
Personaggi: Rei Ayanami, Shinji Ikari, Asuka Soryu Langley, Kaworu Nagisa
Parte: 3/?
Rating: PG15
Conteggio Parole: 2831
Note: Credo di essere stato abile, in un solo episodio mi inimico tutte le principali ship u.u Per quanto riguarda il secondo titolo, Heresy, la spiegazione è semplice, da quest'episodio inizia la mia eresia, il mio completo distaccamento dalla serie originale, ed è una cosa che ho voluto evidenziare.


Evangelion: Neos project
Episode:2
Betrayal, tradimento. Heresy.

Quel giorno il desiderio non espresso di Shinji si realizzò, fui convocato senza che Rei fosse stata uccisa, a causa di circostanze fortuite, se vogliamo.
Durante un test di sincronia, i tre piloti, a causa dei loro animi turbati, hanno avuto un incidente estremamente particolare. Si trovavano all'interno di entry plug immerse in una stessa massa di quello che i lilim chiamano LCL, ed i loro animi si sono parzialmente uniti. Il comandante Ikari ha colto subito l'occasione, aveva già approntato un programma che facesse rilevare un angelo quando in realtà non ve ne era alcuno, per poi farlo scomparire dopo poco; fu proprio grazie a questa erronea rilevazione, ed all'urgenza di avere un pilota disponibile, che hanno potuto convocarmi prima del tempo stabilito dalla SEELE.
"Questo è quanto." conclude il comandante, illustrandomi la situazione.
"Posso entrare in contatto con loro ed aiutarli a ritrovare i loro egoconfini, come li chiamate voi."
"È già predisposta una zona da cui potrai accedere senza che nessuno ti veda." comunica Fuyutsuki.
"Bene." rispondo.

Vengo quindi fornito di un plug suit, inutile dir loro che non mi è necessario, e vengo immerso nell'LCL; entro così in contatto con i piloti.
Entrando in contatto con Shinji, nella mia mente appare lui ed il luogo che ha deciso rappresentarlo. Credo siamo al quartier generale della Nerv.

"Ciao." lo saluto, senza ottener risposta, come mi aspettavo "Cosa ci fai qui, Shinji Ikari?"
"Non lo so." mi risponde, con aria rassegnata, come se restar li non gli dispiacesse.
"Se non sai cosa ci fai qui, perché non te ne vai?"
"Perché qui percepisco la presenza di Rei."
"Non vuoi uscire da questo luogo?"
"Non voglio separarmene."
"Eppure ora non sei con lei."
"È vero."
"Ed allora perché non corri a cercarla?"
Finito di domandarlo, Shinji scompare. È ancora disperso nell'LCL, ma se trova Rei ne usciranno senza problemi.

"Ciao." saluto senza ottener risposta, come da previsione "Shinji ti sta cercando."
"Lo so..." mi risponde lei con tono malinconico, come se la cosa la rattristasse.
"Non vuoi che lui ti trovi?"
"Non voglio che si leghi a me."
"Non vuoi legarti a lui?"
"Non credo di esserne in grado, né di averne diritto."
"Hai paura di soffrire."
"No. Ma in ogni caso, lui non mi conosce, è quindi molto probabile che ciò avvenga."
"Come può conoscerti se tu stessa non glielo consenti?"
"Non può." mi risponde Rei scomparendo, e con ella il mondo da lei creato, un mare di LCL su cui levitavamo.

"Ciao." saluto, non aspettandomi risposta alcuna. Noto, però, qualcosa di strano nell'ambiente circostante, come se fosse buio.
"Chi sei tu?"
"Sono te." le rispondo, spiazzato, cercando di inventar qualcosa che giustifichi la mia presenza.
"Cosa vuoi?"
"Voglio andarmene da qui." le rispondo, cercando di indurla ad abbandonare quel luogo.
"Tu non sei me."
"Non vuoi andartene?"
"Certo che lo voglio."
"Perché lo vuoi?"
"Non mi piace questo posto. Sento come presenze estranee al mio essere."
"Questo luogo è il punto di contatto tra l'animo di Shinji, Rei ed il tuo."
"La loro presenza mi turba."
"Troppo vicini?"
"Sì."
"Tu hai sempre detto di amare Shinji."
"Solo ora mi rendo conto che non so chi sia."
"Restando qui puoi scoprirlo."
"No. Non qui, non così."
"Hai paura di quel che potresti scoprire?"
"No."
"Hai paura di quel che potrebbero scoprire di te?"
"Si può sapere, tu, chi sei?"
"Mi chiamo Kaworu Nagisa."
"Vattene."
Nel udir ciò succede qualcosa che non credevo possibile, Asuka mi scaccia dal suo animo, dal suo dominio, ripristinando al contempo la propria individualità.

"Come stanno?" chiedo al comandante Ikari una volta rivestitomi.
"Hanno tutti ripreso conoscenza, Shinji e Rei stanno bene, ma non possiamo dir lo stesso di Asuka."
"Posso immaginare." dopo quel che era successo, sarebbe stato ancor più insolito se fosse stata bene.
"È rinvenuta, ma è come in un acuto stato di choc, terrorizzata. Per questa notte la rinchiuderemo, Shinji e Rei possono andar pure a casa."

Lascio che facciano ciò che credono giusto, permettendomi solo di andarla a visitare quella notte, quando non c'è nessuno e posso muovermi agevolmente per la base.
"Chi è?" mi domanda da al di là delle sbarre imbottite del reparto di psichiatria della Nerv.
"Sono io, Kaworu." le rispondo, confidando che non reagisca come l'ultima volta.
"Fantastico..."
"Volevo chiederti scusa."
"Non solo vedo me stessa come maschio, ma mi faccio anche le scuse da sola. Farei invidia persino a mia madre... Senti, sai dirmi cos'è successo durante il test di sincronia?"
"I vostri animi sono entrati in diretto contatto, ed eravate bloccati in quel mondo che era esclusivamente vostro."
"E poi? Come mai solo io sono stata rinchiusa?"
"Per recuperarvi sono entrato in contatto diretto con ognuno di voi, ma mentre Shinji e Rei hanno accettato la mia presenza tu ti sei opposta e, addirittura, sei stata capace di mandarmi via."
"Eppure sei tornato. Bah, è tutto così assurdo. Senti, già che non sei reale, vieni qui, almeno non faccio fatica a vederti."
Poiché ne sono in grado sblocco la serratura elettronica, avendo cura di richiuderla, e mi avvicino a lei.
"Per essere un ragazzo sei piuttosto carino. Ma del resto sei me, non poteva essere altrimenti." commenta scrutandomi senza più impedimenti.
"Credo tu ti sia fatta un'idea sbagliata, io sono reale." rispondo, quasi divertito.
"Certo, non sperar che ci creda."
D'improvviso sento una persona, credo un medico, avvicinarsi. Non potendo farmi trovar li, ne facendo in tempo ad uscire, sono costretto a celare la mia presenza, ad alzare la barriera tra me ed i lilim al punto che essi non possono nemmeno identificar la mia presenza, come, del resto, io non sono capace di identificar la loro, in pratica è come se andassi in un'altro luogo. Trascorso del tempo ripristino il mio stato normale, per così dire, e trovo Asuka, nuda, intenta a far un bagno in una grande vasca del centro. Decido di raggiungerla, per scusarmi di quanto successo ed incuriosito, lo ammetto, dal suo carattere, e quindi con fini esclusivamente egoistici. Mi ritrovo quindi immerso nell'acqua, seduti uno di fianco l'altro.
"Rieccoti finalmente, iniziavo a sentir quasi la tua mancanza."
"Come mai sei qui?"
"Volevo fare un bagno, e ho chiesto ad un medico se potevo."
"Bella idea. Riguardo tua madre, sappi che non ti ha mai abbandonata."
"Cosa ne sai? Accudiva una bambola invece che me, e ha finito per suicidarsi assieme ad essa... alla fine è stato quasi un bene, altrimenti, sarei morta..." mi risponde chinando il capo.
"Ti ripeto che non è così." le ribatto cingendola con un braccio per confortarla. "Sai, mi hai colpito." Riprendo poco dopo, vedendo che non dice nulla.
"Che intendi?"
"Ti credevo puerile, passiva aggressiva ed incapace di aver un vero contatto con una persona. Il modo in cui sei riuscita ad allontanarmi da te me ne diede ulteriore dimostrazione, eppure, ora sono qui, che ti tocco, senza che tu ostenti la minima resistenza. E non solo per quel che faccio, ma anche per quel che dico; in più di un'occasione mi sarei aspettato che mi urlassi contro. È una curiosa caratteristica, lilim." con queste parole, involontariamente creo un periodo di silenzio assoluto da parte sua, periodo che trascorre guardandomi in viso con uno sguardo che non sono in grado di identificare, ma che mi ricorda il senso d'adorazione. Finché un movimento nell'acqua non cattura la sua attenzione.
"Questa è bella!" esclama lei scorgendomi il pene.
"Scusa, a voi lilim ciò causa imbarazzo e vergogna, sbaglio?" domando, scusandomi per l'involontario principio di erezione.
"Tranquillo, tecnicamente è colpa mia. Ma perché non ho immaginato il signor Kaji?!" domanda retorica, presumo.
"Ostenti questa tua infatuazione per Kaji?"
"Perché? Cos'hai da dire a riguardo?"
"Avendo compreso tu di non amare Shinji poiché lo conosci solo superficialmente, è strano che tu persista nella tua infatuazione nei confronti di Kaji, che conosci ancor meno e con il quale ogni storia è impossibile."
"Credi che non l'abbia già capito?"
"Lo fai solo per metterti in mostra?"
"Esatto, come per l'università ed il resto, come pilota di Eva non me ne dovrebbe importar nulla della laurea."
"Menti, hai capito di Kaji solo dopo aver compreso i tuoi sentimenti per Shinji."
"Se solo fossi vero..."
"Ripeto, io so-"
"Ma la smetti!" esclama, improvvisamente, interrompendomi.
"Cosa?" domando confuso.
"Guardatelo!" risponde lei, presumo riferendosi sempre al mio membro.
"Scusa di nuovo, non so cosa stia succedendo a dir il vero."
"Ma è ovvio, sei attratto da me." mi rispose con tono amorevole, il che mi fece nascer il dubbio che non avesse poi torto.
"Cosa vuoi fare?" le domando con voce incerta non appena sento la sua mano su di me.
"Non serve che te lo spieghi."
Non appena Asuka lascia la presa, mi alzo di scatto, e, voltatole le spalle, sparisco nuovamente come prima, intento ad andarmene, confuso.
"Dove vai? Scappi?" mi domanda con tono innocente, inconsapevole di quanto quella domanda mi turba, non solo per la domanda in sé, ma soprattutto per il mero fatto che la sento. Voltandomi, vedo che il suo sguardo è fisso su di me, nonostante il mio dominio, nonostante mi stia muovendo, lei continua a guardar fisso verso di me. Lei mi vede.
Senza rispondere mi rivesto e torno a casa, forte del fatto che, seppur lei è ancora al di qua della mia barriera, il resto del mondo non lo è, e posso andarmene indisturbato.

Decido di passeggiare per la zona, il Kanto è meraviglioso, e ripenso a quanto successo, a come ha potuto Asuka violare il mio animo, soprattutto dopo esser riuscita a respingermi in quel modo, il tutto con estrema naturalezza, senza rendersene conto. Non capisco. Vado a dormire.

Riunione SEELE, stanza buia con tredici monoliti illuminati ognuno da un proprio fascio luminoso.
"L'incidente di oggi ci ha costretti ad anticipare i tempi." esordisce il numero sei.
"È plausibile che il tutto fosse stato architettato da Ikari, al fine di preservare il first children." suggerisce il numero tredici.
"Non ci sono dubbi a riguardo, Ikari sa manipolare bene le informazioni e può far facilmente leva sulla dottoressa Akagi." rammenta il numero tre.
"È oltremodo necessario eliminare il first children." conclude il numero tredici.
"Con il second children impossibilitato a tempo indeterminato non possiamo permetterci di eliminare un pilota." obietta il numero uno.
"Elimineremo il first children solo dopo che il second children sarà tornato operativo, fino ad allora lasceremo che gli eventi seguano il loro corso." commenta il numero sette.
"Riguardo l'unità 03, è stato interrotto il progetto di installazione dell'elemento S², sarà quindi inviato al quartier generale Nerv quanto prima per i test di compatibilità." ricorda il numero sei.
"In ogni caso, l'unità 03 potrà sostituire lo 02, le unità 00 e 01 non possono in alcun modo essere compromesse. Eventualmente, lo 03 potrà essere utilizzato per le riparazioni d'urgenza, o come unità di riserva." commenta il numero sette.
"Bene, non c'è altro." sentenzia il numero uno, ponendo fine alla riunione.

Sala test della Nerv, Kaworu sta eseguendo i primi test di sincronizzazione, presenti sul posto il comandante Ikari, Fuyutsuki, Maya, Makoto, Misato e Ritsuko.
"Come procede il test?" chiede Ritsuko a Maya.
"I risultati sono impressionanti, il tasso di sincronia sfiora il 45%."
"Eccellente, possiamo procedere con il test di attivazione."
"Kaworu?" lo chiama Ritsuko attraverso l'interfono "Va bene così, esci pure, a breve ti chiameremo per il test di attivazione dell'unità 03."

"Vedo che vi siete scomodati di venir a prendermi." commenta Asuka vedendo Shinji e Rei avanzare verso lei.
"Come ti senti?" chiede Shinji ignorando la provocazione.
"Sto benissimo. Piuttosto, come mai vi tenete per mano?" nel notare ciò, i due, anche se a malincuore, lasciano la presa "Chiedevo soltanto." dice lei per nulla turbata dalla cosa.
I tre si dirigono quindi verso l'uscita, finché non sono chiamati a gran voce da Misato.
"Asuka, vedo che stai meglio." commenta una volta che l’hanno raggiunta.
"Perché ci hai chiamato?" domanda lei.
"Volevo presentarvi il nuovo pilota."
"Il nuovo pilota?" chiede Shinji perplesso.
Una figura in plug suit esce dalla porta di fianco a Misato, ruotando sullo stipite della stessa, come per gioco.
"Piacere di conoscervi."
Asuka e Shinji sono come congelati, nessuno di loro si immaginava di incontrare quel ragazzo, solo Rei, che è rimasta impassibile, sembra aver compreso fin dall'inizio la situazione.
"Piacere di conoscerti. Andiamo." esclama Rei prendendo Shinji per mano e portandolo via.
"Comandante Katsuragi, abbiamo dei problemi nell'approntare l'unità 03." la chiama Makoto dal fondo del corridoio.
"Arrivo!" risponde lei, lasciando Asuka e Kaworu soli.
"Dalla tua espressione direi che adesso mi credi, io sono reale."
"Chi diavolo sei tu?" domanda lei spazientita.
"Io sono il pilota dell'unità 03, Kaworu Nagisa."
"Lo so come ti chiami, mi riferisco all'altra sera."
"È buffo, seppur sei lieta del fatto che io sia reale, che tu non sia pazza, e che quel ragazzo sì carino sia vero, ora stai nuovamente cercando di respingermi. Del resto non dovrei stupirmi, come tu stessa mi hai fatto notare, dopo quel tuo gesto, sono scappato."
"Come diamine fai? Come fai a leggermi come fossi un libro aperto?!"
"Ne deduco che tra voi lilim solitamente ci sia un minor contatto, eppure sei tu che me lo permetti, sei tu che mi lasci scrutare il tuo animo senza esitazione alcuna."
"Cosa sei venuto a fare l'altra notte? Volevi prendermi in gir-"
"Niente di tutto ciò." risponde istantaneamente lui, interrompendola "Volevo scusarmi per quel che ti era successo, seppur non dipendente dalla mia volontà è stato comunque conseguenza delle mie azioni, sono comunque lieto che ora tu stia bene... Ripensando bene a quanto successo, da un certo momento in poi sono rimasto per un altro motivo, mi avevi colpito."
"Non raccontare a nessuno quel che è successo ieri, e non venirmi a cercare mai più." conclude lei voltandogli le spalle ed andandosene.
"Farò come vuoi!" le urla dopo che si è allontanata "E non come dici." sussurra tra sé e sé, quasi ridendo.

"Come mai mi hai portato via in quel modo?" domanda Shinji a Rei, oramai fuori dalla base Nerv.
"Sembravi talmente imbarazzato da essere in difficoltà."
"È vero. Quel ragazzo, l'ho visto durante il test di sincronizzazione, ma potrei sbagliarmi."
"Era lui, non ti sbagli."
"Come poteva essere lui?"
"Entrando nell'LCL in cui eravamo poteva entrare in contatto con noi, chiunque avrebbe potuto."
"Chissà se anche Asuka l'ha visto."
"A giudicare dalla sua espressione, direi di sì."
D'improvviso si sente un forte boato, ed una scintilla balena a circa venti centimetri dalla faccia di Rei, seguita da un suono di metallo che cade.

Il cecchino, appostato su un tetto, sbigottito ricarica l'arma, finché non avverte una pressione sulla nuca.
"È scortese sparare ad una così bella coppia, non trovi?" commenta Kaji tenendolo, con la pistola puntata contro, sotto scacco "Ora tu ed io facciamo un bell'interrogatorio, ti va?"

"Un proiettile." deduce Rei sentendolo cadere. "Shinji, seguimi." chiede lei spostandosi in un vicolo.
"Cos'è successo?" domanda Shinji una volta appartati, non capacitandosi di come un proiettile possa comportarsi in tal modo.
"Hanno cercato di uccidermi."
"Chi?"
"Non lo so."
"Ma cos'è successo prima?"
"Ho bloccato il proiettile."
"Come?"
"Con il mio A.T. Field." risponde lei con tono sommesso, chinando leggermente il capo.
"Come... puoi?"
"Volevo dirtelo da un po', io non sono nata come ogni essere umano, sono stata creata artificialmente unendo DNA umano con dell'altro proveniente da un angelo." risponde lei lasciandolo allibito. "In me, inoltre, risiede l'animo di quest'ultimo, che si è unito al mio ed evoluto nella Rei che tu conosci. Posso essere definita alla stregua di un angelo, se vogliamo."
Udendo ciò Shinji non proferisce parola, e come preso da una rabbia incontrollata spinge Rei contro un muro, premendo con l'avambraccio destro sul collo di lei, ritrovandosi con il proprio volto di fianco il suo. Inutili le sue reazioni, il corpo di Shinji preme sul suo braccio destro, immobilizzandolo, ed il sinistro è troppo lontano per esser efficace; allo stesso modo, data la vicinanza e la posizione, i calci ed eventuali ginocchiate sono impossibili.
Con sguardo terrorizzato e disperato al tempo stesso, Rei continua a fissare Shinji, di cui riesce a scorgere solo l'orecchio.
"È riuscito a varcare il tuo A.T. Field, con una tale facilità che non se ne è nemmeno accorto. Questi lilim sono davvero impressionanti." commenta Kaworu apparsole innanzi.
Compresa la situazione, a Rei non rimane che abbandonarsi al pianto, rammaricandosi della triste sorte toccatale.
Nel veder l'evolvere della scena, Kaworu rimase colpito; Shinji, sentendo le sue lacrime scorrergli sul braccio indietreggia improvvisamente, liberandola.
"Dunque è così..." esclama Kaworu svanendo come era apparso.
Ancora dissidente, Shinji inizia a correre, lasciando Rei per terra che tossisce.

Fine.
Scritta da Tawata Furaini
Betareader: nike158

autore: tawata_furaini, fanfiction, neon genesis evangelion

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