Titolo: L'ammiratore segreto
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Luna Lovegood, sorpresa
Pairing: sorpresa
Rating: G
Genere: fluff
Avvertimenti: crack!pairing, oneshot
Timeline post-serie
Spoiler nessuno
Prompt: rose rosse per la
St. Valentine Challenge @
hpf_challengesBetareader:
nessie_sun ♥
Conteggio Parole: 554 (FDP)
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale.
Note: non so se Luna sia molto IC, la mia beta dice di sì,quindi spero lo sia sul serio e non solo perché lei è di parte. ♥
Era oramai pomeriggio inoltrato quando Luna decise che, per essere il giorno di San Valentino, aveva lavorato abbastanza ed era il momento di rientrare a casa.
Spense le luci del suo studio/laboratorio e andò nell'ingresso, una piccola stanza
dove teneva tutte quelle cose importanti che avrebbe rischiato di perdere nella confusione dei suoi lavori -come le chiavi di casa o documenti importanti.
Recuperò le chiavi, appunto, e fece per uscire quando si bloccò all'improvviso e tornò indietro, accese di nuovo le luci dello studio e si guardò intorno.
"Che testa!" si disse da sola.
Quando ebbe individuato quello che cercava, raggiunse velocemente il tavolo incriminato e prese il mazzo di rose rosse che vi si trovava sopra.
Controllò di nuovo la stanza, pensando se, per caso, avesse scordato qualcos'altro.
Quando fu sicura di avere tutto, lasciò definitivamente l'edificio.
Si fermò nuovamente una volta sul marciapiede.
"La cena! Ecco cosa avevo dimenticato!" esclamò allarmata "Ed ora cosa faccio? Non trovo qui quello che mi ser... Diagon Alley!" esclamò ancora.
In breve, la giovane donna fu nella famosa via londinese, il mazzo di rose
ancora tra le braccia.
Avanzava guardandosi intorno, senza prestare realmente attenzione a dove andava o alla gente che aveva intorno.
"Luna!"
A sentire il proprio nome, si riscosse dai propri pensieri e cercò con lo sguardo chi l'aveva chiamata. Notò poco distante alcune sue vecchie compagne di scuola.
"Ciao, ragazze." salutò
"Ehi, per chi sono quelle rose?" domandò una di loro.
"Perché sono rose, vero?" chiese un'altra
"Certo che sono rose! Che devono essere, Trinie velenose?" rispose ridendo.
"Beh, conoscendoti..." disse la terza. "Ma che sono le Trinie velenose?" mormorò alle sue amiche, che non seppero risponderle.
"Oh, ma non è possibile, le Trinie non sono rosse, hanno i fiori diversi e, vi assicuro, non le porterei così tranquillamente in braccio. Se si chiamano 'velenose', c'è un motivo." spiegò, ignorando l'allusione non troppo velata al fatto che la considerassero una pazza. "Comunque, sono arrivate nel mio studio questa mattina."
"E chi te le ha inviate?" domandò ancora la seconda ragazza.
"Non lo so, non c'era il nome." rispose Luna
"E quindi avresti un ammiratore anonimo?" chiese, incredula, la prima.
"A quanto pare..." stava rispondendo la strega, ma venne interrotta da un braccio che le si era posato sulla vita e dallo sguardo stupito delle ragazze di fronte a lei.
"Che si stava dicendo, di bello?" domandò il nuovo arrivato.
Luna si voltò verso di lui e sorrise. "Stavo dicendo loro che stamani mi è arrivato questo mazzo di fiori, ma non so da chi perché non c'è il biglietto."
"Capisco..." si voltò verso il gruppetto, "Vi sembra strano?"
"N-Nott?" disse la ragazza che aveva parlato per prima, all'inizio.
"A quanto pare..." rispose lui. "Ah, il biglietto ti aspetta a casa." disse poi, rivolto a Luna, facendole l'occhiolino.
"Oh... Ah! La cena!" esclamò la Corvonero "Devo ancora comprare tutto!"
"Scusa, scusatemi." disse prima rivolta a Theodora e poi alle ragazze, facendo per allontanarsi.
"Ti accompagno." la fermò Nott.
"No, faccio io. Deve essere una sorpresa. Tu vai a casa... e porta questi." terminò consegnandogli le rose, mentre le sue compagne guardavano la scena senza parlare, e facendo per ripartire, ma bloccandosi nuovamente.
"Ah, Theo, ma cosa ci fai tu qui,?"
"Non dovevi comprare la cena?" chiese lui, ignorando la domanda.
"Ah! vero! Vado. Ciao!" salutò tutti, allontanandosi velocemente.
"Ciao." salutò il Serpeverde, rivolto anche alle altre ragazze, e andò via anche lui.
"Ciao." riuscirono solo a dire loro, ancora incapaci di credere a tutto quello che era avvenuto negli ultimi minuti.