[originale] Il giorno dopo.

Oct 31, 2009 12:01

Titolo: Il giorno dopo.
Autore: Sonadow_yuffie
Fandom: originale
Personaggi: La bambina con l'orsacchiotto, sorpresa.
Rating: giallo?
Prompt: Dolcetto o Scherzetto Fest di fanfic_italia, Fase III: paura.
Word Count: 416
Beta: non betata
Riassunto: Una città devestata da un attacco alieno ed un'unica, piccola, superstite.
Note: Sembra stupida come cosa, ma ci ho messo tutto il mio impegno. Almeno è finita. No, seriamente, io odio scrivere splatter, questa è la cosa più inquietante che mi è venuta e, sì, è idiota. Se è fuori dal DoS fest fatemelo solo sapere XD.

Non pensava fosse possibile girare per il centro della città senza avvertire alcun rumore se non quello dei suoi passi, ma era una sensazione quasi piacevole; dopo ciò che era accaduto in quei giorni, dopo l'inaspettato attacco di quelle creature mostruose, poteva dirsi fortunata nell'essere ancora viva.
Cadaveri di creature pallide, dalla pelle liscia e sottile e dai corpi estremamente allungati, giacevano ovunque insieme a quelli che erano suoi amici, i bambini con cui giocava o, semplicemente, sconosciuti che vivevano nella sua stessa città. L'odore del sangue rappreso sotto il calore del sole era quasi soffocante ed il dover camminare tra le viscere dei suoi simili era nauseante, ma non poteva permettersi di stare in quel posto ormai privo di vita.
"Forza..."
Strinse a sè l'orsetto per farsi coraggio ed avanzò cercando di ignorare gli scricchiolii sinistri e le ombre che le pareva di notare, se si fosse arresa in quel momento il sacrificio dei suoi genitori per salvarla sarebbe stato vano.
"Però fanno paura, vero? Guarda teste tonde e lisce hanno" mormorò al suo pupazzo, stringendolo forte "E le loro mani... guarda le loro mani, sembrano salsicce bianche ed allungate."
Per non parlare degli occhi, ne avevano uno in meno rispetto a lei, ma era enorme e malignio. Quando erano arrivati del cielo non avevano nemmeno tentato di instaurare un contatto con loro, erano scesi dalle loro immense astronavi e si erano messi a far fuoco sulle loro case uccidendo tutti e pretendendo di guadagnare il controllo su di loro
Malvagi, non potevano non essere malvagi quei dannati cosi bianchi senza pelo, per fermarli era stato necessario il sacrificio di quasi tutti i cittadini mentre loro, con le loro armi che aprivano buchi nelle persone senza toccarle, avanzavano.
Un'intera popolazione annientata da poche centinaia di mostri e nessuno, attorno a lei, a cui potesse chiedere una mano.
Mentre, con il volto rigato dalle lacrime, camminava senza meta, su una pozza d'acqua lì vicino comparvero delle bolle, poi, lentamente, una gigantesca piovra viola che si mosse, scivolando, verso di lei. Il pupazzo le cadde di mano ed, indietreggiando, scivolò su un pannello di metallo su cui era incisa la scritta 'NASA', non che lei sapesse leggerlo ovviamente.
"Tranquilla, non ce ne sono più."
Questi le allungò un tentacolo e lei lo afferrò con la sua piccola mano artigliata prima di scoppiare in lacrime e nascondere il capo piumato sul corpo dello sconosciuto.
"Non ti preoccupare, è tutto finito... "
Si fece stringere da lui e condurre al sicuro.

autore: sonadow_yuffie, originale, !challenge: halloween fest #2

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