Titolo: E il lupo ammazzò l'agnello
Fandom: Originale
Beta:
cialy_girlPersonaggi: Edward, fangirl, sorella Ed
Rating: PG15 (per il vago splatter)
Parole: 699 (W)
Prompt:
Scherzo - comico di
fanfic_italiaNote: Il titolo è un ovvio riferimento alla serie Twilight, così come il nome del vamp protagonista e tutti i discorsi della fangirl XD
Disclaimer: MIO! Non si ispira a nulla di realmente accaduto/persone realmente esistite, non ci guadagno.
Nella vita di un vampiro possono capitare determinati episodi che lo portano a rimpiangere la sua immoralità. Soprattutto quando quella disgraziata di sua sorella - colpevole della propria condizione vampiresca, per giunta - ha organizzato con i suoi amichetti uno scherzo di cattivo gusto ai suoi danni. E va bene, l’eternità è lunga e bisogna divertirsi in qualche modo, ma Edward non ne può più.
Gli urletti di gioia della Torturatrice continuano interrottamente a trapanargli i timpani, e la gabbia in cui è intrappolato non gli permette di mettere fine a quella situazione spiacevole.
- Awww! - strilla lei. È vestita con una maglia rosa shocking con Hello Kitty disegnata sopra, pantaloni a vita bassa con la marca scritta a caratteri cubitali in ogni spazio disponibile: - Sei un vero vampiro! Un veroveroverissimo vampiro!
Edward sbuffa. La trappola tesa da quella baldracca di sua sorella è geniale e al tempo stesso puro sadismo. Dà un calcio leggero alla preda dissanguata in gabbia con lui. Hanno fatto entrare il povero ragazzo in gabbia, così che Edward potesse seguirlo, e lì lo aveva aggredito senza notare che stavano chiudendo la gabbia e che stava entrando la ragazzina.
- E la tua pelle luccica alla luce del sole, eh? È diventata simile al diamante, no? Indistruttibile? E puoi sentire tutto, correre velocissimissimo e arrampicarti sugli alberi e sradicare alberi e saltellare per i tetti e…
- Guarda che non mi chiamo Clark Kent. - risponde seccato, e la ragazza ricomincia a strillare tutta felice perché le ha rivolto la parola.
- Mihaparlato! Mihaparlato! Un vero vampiro! Senti, ma come ti chiami? - dice, prendendo il suo cellulare e cominciando a fare foto. Il non-morto strizza gli occhi, infastidito dal flash.
- Edward. - risponde, secco, e quando torna a guardarla è certo che stia per svenire.
- AWWW!!! Ma allora sei proprio tu?
- Proprio tu chi?
- Edward Cullen!
Alza un sopracciglio, senza capire se quella lo sta insultando: - Certo. Come ti pare. Non potresti aprire questa gabbia, per favore?
Lei però pare non sentire nulla, saltella e strilla sul posto e gli chiede di una certa “Belle”. Comincia a diventare snervante, come cosa.
- È a voi che si è ispirata Stephanie Meyer, vero? Scommetto che ha descritto la vostra tormentata storia d’amore…
Edward sbuffa, aspettando che il delirio di quella psicopatica cessi. Lei continua a vaneggiare, parlando di un libro e di un film tratto da un libro - lo stesso, probabilmente - che parla di un altro Edward e di Belle (quella di prima, immagina), e poi c’è altra gente, licantropi, poliziotti e persone con gli occhi rossi.
- Ehi, senti! - tuona ad un certo punto. Miracolosamente lei si azzittisce.
- Apri questa maledetta gabbia, per favore? La chiave è lì, sul pavimento. Tu me la passi e io posso uscire, facciamo così?
- Uh… - la ragazza osserva il cadavere e poi rialza gli occhi su di lui: - Ma poi tu scappi e io non posso farti vedere alle mie amiche!
- No che non scappo. Anzi, ci facciamo una foto insieme, ti va?
Il viso di lei s’illumina: - Sììììì! - strilla, si china a prendere la chiave e sempre saltellando felice arriva davanti alla gabbia, aprendola.
Edward esce e le sorride: - Grazie.
- Facciamo la foto? - domanda, guardandolo in un atteggiamento di adorazione pura. È quasi incantevole.
- Sicuro! - le posa una mano sul fianco e lei allontana il cellulare per prendere entrambi. Quando sente che è completamente rilassata la strattona più vicino, mordendole con violenza il collo.
Il flash della foto non lo disturba, il cellulare cade e lei ha tutto il tempo di urlare di dolore e cercare di scacciarlo prima di morire.
La maglia di Hello Kitty è tutta sporca. Edward ci si pulisce perché tanto, ormai, è fatta. Sua sorella entra ridendo nella camera buia.
- Te la sei cavata alla grande, fratellino!
- Se, ora sono pieno come un uovo. - sbuffa lui: - Che due palle.
- Sai, credo che volesse chiederti di farla diventare un vampiro come te e passare l’eternità insieme. - dice, indicando la ragazzina.
Edward sbianca di colpo, nonostante il sangue appena bevuto.
- Piuttosto mi sposo una maledetta lican.
Sua sorella ride.