Avete letto
QUI? NO? O_O ANDATE SUBITO!
...
...
*coff*
Questo è il post in cui scatenare il delirio, o vili sottoposti! (Perchè postate sotto di me, non perchè voi siate inferiori, ovviamente)
Andate, andate, e scatenate le fiamme dell'inferno! *inserire risata malvagia*
No, seriamente. Questo è il post in cui postare i racconti dell'unico,
(
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Rating: R
Conteggio Parole: 814
Note: Grazie a Fiorediloto per aver letto e corretto :*
- Pronto? Giusitta? Sono io, Marilù! Ciao tesoro!
Marilù si è chiusa a chiave in camera da letto sperando che Tonino non la senta al telefono, ma la casa è piccola e anche i muri parlano.
Tonino apre un giornale, tenta di leggere, ma in realtà non può evitare di seguire i discorsi che Marilù fa al telefono.
- Giusy, ti ho chiamata perché questa volta ho il dovere morale di contarti questa cosa… che? Non mi senti? E non posso urlare, gioia, c’è Tonino nell’altra stanza e non vorrei che sentisse. No, no, che vederci! Io te lo devo dire ora. E no che Tonino non sente. Statti zitta piuttosto, che ora c’ho da parlare.
Tonino affonda la testa nel giornale, quasi potesse tuffarcisi dentro e scomparire dalla stanza. Potrebbe mettersi la giacca, prendere le chiavi e uscire di casa, così da non sentire il ‘racconto’ di Marilù, ma è inchiodato alla poltrona.
- Giusy, hai presente Mimmo? Sì, Mimmuzzo, il garzone del panettiere, lui.
Tonino accende la tv e alza il volume per non sentire, poi lo abbassa perché Marilù ride e vuol capire di che ride.
- Lo sai come funzionano queste faccende… una cosa tira l’altra. Poi mi sconcicava da tempo, e la carne è debole, si sa.
Tonino spegne la tv e inizia a girare per la stanza.
- E dove vuoi che sia stato? Qui, nel mio letto. A causa sua c’era la moglie col picciriddo di pochi mesi… ma no che Tonino non capisce!
Tonino si rigetta sulla poltrona, dovrebbe entrare nell’altra stanza e darle un cinque lire.
- I particolari? Ma che dici, Giusitta, sei una sporcacciona!
Tonino si ‘gguanta con le mani la capoccia. Ebbene sì, è disperato e inerme, eppure non può mica andare di là e cacciarla di casa, avrebbe dovuto pensarci minimo minimo due o tre annetti fa, quando per la prima volta la vide a letto con un uomo che non era lui stesso medesimo.
Ma come si può cacciare via di casa un angelo come Marilù…? È tanto bella e buona e cara.
- Se è stato meglio o peggio del panettiere? Giusy, ma che domande sono queste? Ogni uomo è un universo a sé, il padrone ce l’ha grosso e il garzone ce l’ha lungo, è come chiedere se è meglio il salame dolce o quello salato, ognuno c’ha i sui pregi ma sempre buono è!
Tonino riaccende la tv, neanche le lacrime agli occhi gli salgono, tanto è abituato a tutto questo. Cambia canale freneticamente e spera che le immagini che si inseguono a gran velocità lo aiutino ad estraniarsi dai fatti.
- Oh Giusi’, ma ancora con questi paragoni? Ti ho detto che non ne faccio di paragoni con Tonino. Toni’ è Toni’, io lo amo e mi rifiuto di accostarlo ad altri uomini.
Marilù è seria, perentoria, e Tonino un po’ si rincuora. Be’, è una lieve soddisfazione, Toni’ è Toni’ e Marilù comunque lo ama e lui è felice così. Questa santa donna è comunque sua moglie e non del panettiere, non del garzone, neanche dell’arrotino o del falegname, né del meccanico o dell’idraulico, del postino o del commercialista. C’è sicuramente qualcun altro da inserire nell’elenco…
- Giusitta, no che non sono così tanti gli uomini che mi son fatta, tu mi lusinghi gioia mia, ma cinquecento sono troppi anche per me, diciamo la metà.
… sì, sicuramente qualcuno da aggiungere all’elenco c’è, ma in questo momento gli sfugge, eppure non è questo il problema. Non esiste nessun problema. Lui è cornuto e lo sa, cornuto ma felice.
- Giusi’ ora ti devo lasciare prima che Tonino venga a chiamarmi. Ci vediamo bella, baci.
(continua sotto…)
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Marilù si avvicina a lui e nel mentre si lega i lunghi capelli neri in una coda, lo guarda e sorride. Poggia la mano sullo schienale della poltrona, si china leggermente e gli dà un bacio sulla guancia.
- Cosa ti preparo per pranzo, eh Toni’?
- Quello che vuoi, Marilù. - Tonino si gira e le posa un bacio sulle labbra - Oggi sei più bella del solito, sai? - La afferra per i fianchi e se la mette sulle ginocchia.
- Ma che dici Tonino? - Ride Marilù come se nulla fosse. Sì, perché Marilù tutto quello che fa, lo fa con l’innocenza.
Tonino le morde un orecchio, un po’ per passione e un po’ per vendetta.
- Ah, Tonino vuoi fare il torello? Andiamo nella stanza, allora.
Tonino si lascia portare in camera da letto. Ha già dimenticato tutto. Marilù è tutta sua, nell’abbondanza di lei e per la pazienza di lui.
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*me muore di gioia*
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Complimenti, è divertentissima! E Tonino e Marilù sono molto... pittoreschi, ecco xD
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Il tuo raccontino è puccio e ciccio come te, e anche se il povero Tonino mi fa taaaanta tenera pena, entrambi i personaggi sono così innocenti nelle loro miseriucce umane che non posso prendermela con Marilù per essere un po' bottana, nè con Tonino per avere più palchi di corna di un cervo maschio adulto ;_; ;_; ... ancora? ;_;
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