[Final Fantasy VIII] Giardino di primavera

Apr 20, 2009 09:42

Titolo: Giardino di primavera
Fandom: Final Fantasy VIII
Autore: defenderxl
Beta Reader: meglio "lettori-in-anteprima" XD aleheartilly, fiorediloto e juuhachi_go, in ordine di età decrescente, in ordine alfabetico crescente, in ordine di severità casuale e in ordine di importanza indefinibile.
Genere: Romantico
Rating: 14+
Avvertimenti: One Shot, Fluff
Personaggi: Irvine Kinneas/Selphie Tilmitt
Conteggio parole: 937 (Word)
Note/Whatevs: Ambientata alla fine del primo inverno dopo la fine del gioco. Anche qui, come già per il resto della serie, niente corsivo a eccezione della citazione - a proposito, non serve assolutamente conoscere le altre storie di questa serie: non hanno nulla in comune, a parte l'ambientazione.
La canzone che apre e chiude questa fanfiction è La pioggia di marzo, canzone cantata dalla celebre Mina nel 1974 e cover di Aguas de março di Elis Regina, la più grande cantante brasiliana di bossa nova e icona di quel paese. La riconoscerete fin dalle prime note, specialmente se non siete giovanissimi =).
Seconda classificata al VII Contest 2Weeks di Kurenai88, con prompt 'Gola'. (E già è assurdo che non abbia preso 'Lussuria', ma ne ho abbastanza di p0rn) Ritengo molto ingiusto essere arrivato così vicino alla prima classificata (Crimson <3 Anche Fuori da Yevon è una delle storie più evocative EVER su FFX, andate e fangirlate/fanboyeggiate <3). E con questo, BASTA Final Fantasy VIII per un po', perché la raccoltina finisce <3 Grazie ad Alessia Heartilly, Faechan, Fiorediloto, Galadwen, Juuhachi Go, Kurenai88, Lisachan, alla chattina e a tutti quelli che mi conoscono, ognuno per i suoi motivi, anche la semplice esistenza *squee*.
Disclaimer: Final Fantasy VIII non è mio, ma è una splendidafavolosaincomparabile idea dei programmatori della Square-Enix; scrivendo questa breve storia non ci guadagno né ci guadagnerò un centesimo.
Introduzione: È goloso. Di lei.



Giardino di primavera

È, spero, è, credo, una conta, un racconto
la goccia che stilla, un incanto, un incontro
è l'ombra di un gesto, è qualcosa che brilla...
- E fa più freddo, a Trabia?
Lei tira su col naso, accovacciata nell'erba che le punge le gambe con sfrontata delicatezza. - Sì. Dobbiamo aspettare un sacco prima di vedere la neve sciogliersi. E anche allora devi stare attento a non sprofondare nel fango fino a metà coscia, perché l'acqua ci mette un bel po' per disperdersi.
Il filo d'erba che lui regge tra le labbra sottili sfugge via in uno sbuffo, mentre si fa ricadere con grazia sul morbido tappeto verde. - Non verrò mai a visitare il tuo Garden.
- Paura di sporcarti? - chiede, leggermente ironica e anche un po' stupita che possa pensare alla tenuta dell'abbigliamento. Lui scuote la testa, ma l'effetto dei capelli che sbatacchiano da entrambe le parti contro i ciuffi che spuntano dal terreno non aiuta a renderlo più credibile.
- Sei proprio stupido. A Trabia fanno il miglior cioccolato del pianeta.
Irvine fischia, modulando il tono che sfugge insieme al suo respiro in una lunga nota di approvazione. - Questo è molto più allettante di fiumi di melma in primavera inoltrata, sai.
- Puoi sempre attraversare il continente nudo, se proprio ci tieni a non infangarti gli stivali - ribatte con malizia.
- È questo l'effetto che faccio alle donne. Tentano in tutti i modi di spogliarmi.
Il suo sospiro si interrompe bruscamente, spezzandosi in una risatina quando si ritrova Selphie a cavalcioni, che tenta in tutti i modi di intrufolare le dita sotto la sua giacca per fargli il solletico.
- Perdono - implora, rifiatando dalle risate che si mischiano nell'aria tiepida che aleggia sul Garden. Selphie gli mette il broncio, scuotendo con disapprovazione i riccioli e tutto il resto della testa.
Restano lì, a respirare ognuno dal fiato dell'altra, in attesa.
- Che cos'ha di speciale il cioccolato di Trabia? - le chiede, e lei si illumina tutta in volto, tornando seduta e lisciandosi l'abitino.
- Devi mangiarlo per scoprirlo.
- Selphie Tilmitt, è possibile mangiare questo benedetto cioccolato senza scarpinare per metà del pianeta? - è la sua implorazione, in un tono volutamente più vivido ed esasperato del normale.
- Certo che è possibile. Dammi il cappello.
- Uh?
- Dammi-il-cappello - ripete, per poi tirarglielo via personalmente dalla testa. Da una tasca segreta (Irvine si stupisce che quell'abito dalle linee così semplici possa avere così tanti scomparti) spunta una benda di seta azzurra; da un'altra, un grosso blocco avvolto in carta stagnola. Irvine allunga le mani verso l'involto lucido, ma Selphie lo allontana a distanza di sicurezza.
- E dai, sono goloso - la prega, ma tutto ciò che ottiene è ritrovarsi quel drappo morbido e profumato - di lei, e di cioccolato, ma più di lei - sugli occhi. E poi sente le sue dita che gli prendono la mano, posandogliela dopo pochi istanti sulla dolce tentazione.
- Posso mangiarla?
- No. Toccala e basta.
- Sei tremenda - borbotta, lo stomaco e l'anima desiderosi di portare alla bocca quella prelibatezza; ma Irvine sa che non si può scherzare con un peperino del genere, e fa scorrere i polpastrelli sul lato lucido e levigato del blocco di cioccolato. - È... untuoso.
Selphie non risponde, ma gli sfila il dolce e lo avvicina al suo naso. - E ora cosa senti?
Irvine inala profondamente il profumo intenso e penetrante del cacao. - Comincio a capire - commenta, mentre gli aromi si fanno strada su, su, dai polmoni al cervello a tutto il corpo - Selphie, il cioccolato, l'acquolina in bocca. Fa uno scatto all'indietro con la testa, che sorprende entrambi, e riesce ad afferrare un angolo della tavoletta di cioccolato; il blocco si spezza con un sonoro schiocco lungo la linea dei suoi denti, netto, lasciando una traccia invisibile di umidità sul bordo irregolare del suo morso. Selphie non può fare a meno di ridere.
- Sei un ingordo maiale - è tutto quello che riesce a dire tra una risata e l'altra, e ogni risata è un brivido che, imperiosamente, si fa strada lungo la schiena di lui. Il pezzo di cioccolato sta ancora finendo di sciogliersi nella sua bocca - la lingua è immersa nei residui di una morbida, dolcissima pasta aromatica - quando la bacia, lungamente e languidamente, incurante della pioggerellina che comincia a scendere leggera nel Garden e del vento fresco che si insinua, maligno, al di sotto degli abiti. Quando Irvine stacca le labbra da quelle di Selphie, non sa distinguere tra il sapore di lei e quello del cacao; sorride furbo, cingendole i fianchi con un gesto fluido al solo scopo di strapparle di mano il prezioso involto.
- Scusa - le dice, senza smettere di sorridere di fronte al suo viso, alle sue labbra un po' sbavate di cioccolato. - Impossibile resistere - aggiunge, alzandosi e cominciando ad avviarsi al riparo dall'acquazzone sempre più insistente. Con un ultimo sguardo a quel puntolino giallo al centro della distesa di erba e trifoglio, le sue dita corrono irrefrenabili a svolgere la carta stagnola che cela ancora un bel po' di delizioso, irresistibile cioccolato di Trabia: ne stacca un grosso pezzo, spezzandolo con le mani, e se lo porta alla bocca - è troppo grande anche per lui, tanto che è costretto a masticarlo prima in fretta, poi con voluttuosa golosità.
Ma a mano a mano che nuovi sapori percorrono il suo palato e quelli appena conosciuti si fanno riscoprire sotto vesti nuove e irresistibili, Irvine sente che manca qualcosa, in quel mix di aromi e zuccheri e ripieno appetitoso: un ingrediente che non può percepire, ora che non c'è Selphie a frenare la sua avidità.
La prima pioggia di marzo scroscia sul terreno già rorido, sul cotone a colori vivaci del suo abito e sulla tesa del cappello: è lei a sorridere trionfante, in contrasto con la sua smorfia colpevole. E Irvine la raggiunge, mentre il cioccolato precipita, dimenticato, in un angolo.

È la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te.

FINE

Noticina finale: la benda di seta azzurra ha un senso, dopotutto XD era un mio prompt che Alessia Heartilly tradusse in una splendida lemon!fic, Seta. Sì, alla fine avete letto una ficlet cioccolatosa per ottenere due consigli per ottime letture, pietà di me XD.
Ah, don't try this at home. Non potete immaginare quanto sia POCO romantico un bacio al sapor di cioccolato XDDDDD. Io lo so, fidatevi XD.

final fantasy viii, autore: el-defe, fanfiction

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