Allora, post Masterlist copiato pari pari dall'anno scorso forever and ever perché non volete sapere da dove sto postando sì.
E subito subito la Masterlist così poi si può pensare a p0rnare invece che a postare \O/
Postate nei commenti a questo post il vostro fanwork, indicando in grassetto nella prima riga il prompt utilizzato e nel corpo ogni
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Rating: NC17
Warning: Fluff
Soft, softer
Emil si muoveva piano, le braccia strette attorno al torso di Michele seduto sul suo grembo e la bocca in costante ricerca di quella dell'altro. Il modo in cui lo prendeva, con così tanta dolcezza, faceva quasi salire a Michele le lacrime agli occhi; scivolava dentro e fuori da lui col ritmo di una nenia che faceva vibrare tutti i nervi sotto la pelle di Michele, in assoluta balia dell'altro.
Emil gli baciò l'angolo della bocca, la mascella, la gola, e posò l'orecchio contro il suo petto, dove il cuore di Michele batteva all'impazzata.
"Mickey," mugolò, con un accento stentato, stringendolo ancora di più a sé. "Oh, Mickey, vorrei che questi momenti non finissero mai."
Michele gli posò un bacio tra i capelli, le unghie che cercavano la pelle della sua schiena. Non disse nulla, non poteva, coi gemiti che scivolavano fuori dalle sue labbra, ma si aggrappò a lui, la testa che ciondolava e trovava il suo posto nell'incavo della sua spalla, e Emil si leccò le labbra prima di spingere in avanti e lasciar ricadere Michele sulle lenzuola.
Michele era perfetto. Emil si dilungò ad accarezzargli l'addome teso, il petto, mentre cominciava a prenderlo con un ritmo sempre più sostenuto.
"Emil..."
"Mickey!"
I loro corpi si muovevano all'unisono, affamati l'uno dell'altro, le bocche unite. Emil venne per primo, scivolando fuori appena in tempo, e con una mano prese ad accarezzare Michele, portandolo all'orgasmo a sua volta, poco dopo.
Michele rimase immobile, gli occhi sollevati, il petto gonfio d'aria. Emil amava questo momento: il momento in cui Michele si scioglieva, in preda all'orgasmo, e il suo corpo diventava quasi liquido sotto le sue mani. Un sospiro dalle labbra tese, poi le sua gambe e le sue braccia si rilassavano sotto le carezze e il capo scivolava di lato, dando modo a Emil di baciargli la guancia, l'orecchio, le palpebre pesanti.
Michele, così bello e così vulnerabile in questo momento, solo per lui.
"Ti amo," bisbigliò Emil in un suo tipo di Italiano e Michele sorrise.
"Anch'io," sussurrò, nell'unico momento in cui si permetteva queste smancerie, quasi debolezze.
Emil gli baciò la mano, stendendosi accanto a lui.
"Lo so."
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