[Original] Addio
Titolo: Addio
Fandom: Original
Parte: 1/1
Rating: SFW
Warning: Horror, violenza non descrittiva, introspettiva
Note: scritta per il prompt 49 della maritombola
Mi piaceva questo ragazzo. Finora è stato quello che è durato di più. È quello che speravo quando l’ho rapito, dopotutto.
Era un atleta, un giocatore di basket. Ovviamente non era un professionista né sarebbe potuto diventarlo, ma si allenava quasi tutti i giorni nello stesso posto. Ed era molto, molto carino. Era decisamente il ragazzo adatto per me.
Rapirlo è stato terribilmente semplice. Che razza di idiota si allena da solo fino a tarda notte, quando le strade sono deserte? Mi è bastato fingermi un turista ubriaco che aveva perso la strada e mostrargli una mappa per distrarlo abbastanza da prenderlo alla sprovvista e premergli il fazzoletto imbevuto di cloroformio su naso e bocca. Non è nemmeno riuscito a gridare prima di svenire.
Quando si è risvegliato, legato e imbavagliato, ha cercato di lottare e aveva uno sguardo di fuoco. È stato in quel momento che ho capito che era perfetto.
È stato stupendo guardarlo crollare, passando tutte le fasi che avevo già visto con gli altri che ho avuto prima di lui.
Lotta rabbiosa.
Suppliche disperate.
Silenziosa speranza che qualcuno venisse a salvarlo.
E infine, quando anche la speranza è morta, rassegnazione al proprio destino.
Distruggerli fino a questo punto è la mia ragione di vita. Torturarli in tutti i modi che conosco è l’unico modo che ho di avere un orgasmo. Ma non sempre li stupro, oh no! Se facessi loro subire una cosa ripetutamente darei loro un’abitudine. E non voglio che sappiano cosa ho in mente di fare in anticipo.
Comunque, questo è durato molto più degli altri. Il fuoco nei suoi occhi si è spento dopo mesi di torture continue.
Stamattina, quando sono andato a trovarlo, anche l’ultima scintilla di speranza era sparita. Un vero peccato, mi stavo quasi affezionando a lui. Ma sapevo che prima o poi sarebbe successo. Ed era per questo che da qualche giorno mi portavo dietro l’adrenalina.
Ho fatto del mio peggio. Ogni volta che stava per svenire gli iniettavo una dose, che gli impediva di perdere i sensi. Sono andato avanti senza pause fino al tramonto e l’ho stuprato più e più volte.
‘È finita.’ Gli ho mormorato sulle labbra prima di baciarlo per la prima e ultima volta. Ha singhiozzato di sollievo ed è stato adorabile.
Non ha lottato quando l’ho portato all’auto e l’ho chiuso nel bagagliaio. Non ha lottato quando l’ho legato con una corda all’interno di una macchina abbandonata. Non ha nemmeno gridato quando ho ricoperto lui e l’auto di benzina e gli ho dato fuoco, anzi. Ha guardato il cielo limpido pieno di stelle e ha sorriso fra le lacrime, grato di morire, prima di essere avvolto dalle fiamme.
Rimango a guardare la macchina bruciare fino quasi all’alba prima di tornare a casa.
È ora di riprendere la caccia.
Fandom: Original
Parte: 1/1
Rating: SFW
Warning: Horror, violenza non descrittiva, introspettiva
Note: scritta per il prompt 49 della maritombola
Mi piaceva questo ragazzo. Finora è stato quello che è durato di più. È quello che speravo quando l’ho rapito, dopotutto.
Era un atleta, un giocatore di basket. Ovviamente non era un professionista né sarebbe potuto diventarlo, ma si allenava quasi tutti i giorni nello stesso posto. Ed era molto, molto carino. Era decisamente il ragazzo adatto per me.
Rapirlo è stato terribilmente semplice. Che razza di idiota si allena da solo fino a tarda notte, quando le strade sono deserte? Mi è bastato fingermi un turista ubriaco che aveva perso la strada e mostrargli una mappa per distrarlo abbastanza da prenderlo alla sprovvista e premergli il fazzoletto imbevuto di cloroformio su naso e bocca. Non è nemmeno riuscito a gridare prima di svenire.
Quando si è risvegliato, legato e imbavagliato, ha cercato di lottare e aveva uno sguardo di fuoco. È stato in quel momento che ho capito che era perfetto.
È stato stupendo guardarlo crollare, passando tutte le fasi che avevo già visto con gli altri che ho avuto prima di lui.
Lotta rabbiosa.
Suppliche disperate.
Silenziosa speranza che qualcuno venisse a salvarlo.
E infine, quando anche la speranza è morta, rassegnazione al proprio destino.
Distruggerli fino a questo punto è la mia ragione di vita. Torturarli in tutti i modi che conosco è l’unico modo che ho di avere un orgasmo. Ma non sempre li stupro, oh no! Se facessi loro subire una cosa ripetutamente darei loro un’abitudine. E non voglio che sappiano cosa ho in mente di fare in anticipo.
Comunque, questo è durato molto più degli altri. Il fuoco nei suoi occhi si è spento dopo mesi di torture continue.
Stamattina, quando sono andato a trovarlo, anche l’ultima scintilla di speranza era sparita. Un vero peccato, mi stavo quasi affezionando a lui. Ma sapevo che prima o poi sarebbe successo. Ed era per questo che da qualche giorno mi portavo dietro l’adrenalina.
Ho fatto del mio peggio. Ogni volta che stava per svenire gli iniettavo una dose, che gli impediva di perdere i sensi. Sono andato avanti senza pause fino al tramonto e l’ho stuprato più e più volte.
‘È finita.’ Gli ho mormorato sulle labbra prima di baciarlo per la prima e ultima volta. Ha singhiozzato di sollievo ed è stato adorabile.
Non ha lottato quando l’ho portato all’auto e l’ho chiuso nel bagagliaio. Non ha lottato quando l’ho legato con una corda all’interno di una macchina abbandonata. Non ha nemmeno gridato quando ho ricoperto lui e l’auto di benzina e gli ho dato fuoco, anzi. Ha guardato il cielo limpido pieno di stelle e ha sorriso fra le lacrime, grato di morire, prima di essere avvolto dalle fiamme.
Rimango a guardare la macchina bruciare fino quasi all’alba prima di tornare a casa.
È ora di riprendere la caccia.