Titolo: Un attimo di intimità
Fandom: Original
Parte: 1/1
Rating: Nc17
Conteggio parole: 338
Riassunto: Mark ha bisogno di sfogare l'ansia pre-esame e sceglie un metodo classico che funziona sempre...
Note: Scritto per il prompt 12 (computer portatile) della Maritombola di
maridichallenge.
“Ah… mh… sì… ahn…”
Questi erano i suoni che giungevano alle orecchie di Mark tramite le cuffie, assieme al rumore bagnato dell’amplesso in corso sullo schermo del suo pc portatile.
Si stava mordendo il labbro inferiore per non lasciare uscire i gemiti che gli salivano in gola. Non voleva rischiare di svegliare il suo compagno di stanza, addormentato nel letto sotto al suo.
Muoveva la mano sul suo membro seguendo il ritmo delle spinte nel video; la voce della donna bionda gli accarezzava le orecchie, aumentando la sua eccitazione.
Immaginava di essere lui a penetrarla, a spingersi dentro di lei in profondità, a farla gemere di piacere in quel modo. Immaginava di essere lui a toccarla, ad accarezzarla, a stringerle i seni fra le mani e massaggiarli.
Faceva sempre più fatica a non fare rumore, sbuffando dal naso per cercare di sfogare il bisogno di mugolare.
La donna del video gemeva sempre più forte e sempre più spesso, guardando languida la telecamera coi suoi occhi azzurri da favola, incrociando il suo sguardo con quello del ragazzo che, dall’altro lato dello schermo, desiderava essere assieme a lei.
Lui stava sudando, le gocce gli scivolavano lungo la nuca fino al colletto del pigiama, giù dalle tempie e dal collo.
La mano sul suo membro andava sempre più veloce, così come il ritmo dell’amplesso del filmato.
Fu sufficiente un gridolino particolare della donna per far venire il ragazzo, con un grugnito soffocato. Gli piaceva da morire quella donna, il suo aspetto innocente all’inizio di ogni video per poi rivelare la maiala che era in realtà, il suo viso così espressivo, le sue grosse tette e quel culo pazzesco.
Si lasciò scivolare lungo il materasso, ansimando soddisfatto.
Chiuse il pc e si tolse le cuffie, pulendosi con un paio di fazzolettini di carta e risistemandosi i pantaloni, poi posò il computer sulla mensola che gli faceva da comodino.
Sospirò, la mente finalmente svuotata di ogni pensiero e preoccupazione, mentre si metteva comodo e si addormentava pacificamente, l’ansia dell’esame completamente dimenticata.