E subito subito la Masterlist così poi si può pensare a p0rnare invece che a postare \O/
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Cina gemette, appoggiando contro la parete la fronte.
Francis gli posò il viso sulla spalla e gli ricoprì di baci la spalla ed il lato del collo mentre muoveva il corpo alla cieca cercando di infilargli l'erezione nel sedere.
«Smetti, aru...» mormorò sofferente Wang, gli occhi chiusi e la pelle imperlata di sudore.
Quando Francis finalmente riuscì a penetrarlo, Cina s'irrigidì e si lasciò sfuggire un ansito di dolore profondo misto ad una per lui assolutamente inusuale sensazione di piacere.
«Goditela, mon chère...» sospirò il Bonnefoy, affondando direttamente con pochi colpi di bacino mirati, percependo con piacere la rigidità nella postura del suo amante. Le sue dita simili a zampette di ragno fremevano e si muovevano verso i testicoli dell'altro.
Il dolore per Cina era atroce, tanto che temette che il suo corpo non resistesse e si spaccasse in due.
Una volta penetrato completamente, Francia rimase totalmente immobile per alcuni istanti, prima di iniziare ad impartire rapide e veementi spinte, dondolando con il corpo.
Al dolore subentrò il piacere.
Cina s'inarcò all'indietro socchiudendo beato gli occhi, le labbra dischiuse come se da un momento all'altro dovesse mandare un gemito di piacere.
La mano di Francia che si stava trastullando con la sua erezione agiva con un ritmo quanto più possibile identico a quello con cui si stava spingendo all'interno del corpo del partner.
Quest'ultimo divaricò le gambe per far sì che l'altro potesse dargli più piacere.
Una parte del suo cervello lo stava biasimando per quell'accozzaglia di desideri impetuosi e lascivi che lo stavano dominando, ma d'altra parte lui non poteva far niente più che cercare di opporre resistenza.
Tremando per il desiderio di libidine che gli si dibatteva in petto come una bestia in gabbia, Cina fece perno sul muro con il torace e spinse indietro il bacino, schiacciando le proprie natiche contro l'inguine di Francia.
Il piacere che ne derivò per entrambi fu tale da spingerli all'orgasmo più o meno nello stesso momento.
L'orientale riversò il proprio sperma nella mano dell'occidentale, il quale strinse la presa tanto da far quasi male; quest'ultimo invece venne senza alcun ritegno nel corpo del partner, liberando un gemito di viscerale piacere talmente esplicativo della sua estasi da far sembrare dannatamente sexy il suo ansito all'udito del cinese.
Ambedue rimasero lì immobili in quella posizione ad ansimare, a corto di fiato.
«Cina... sei bellissimo» bofonchiò Francis, appoggiando la fronte contro i capelli di Yao.
«... io non ti amo, Francia... aru» borbottò per risposta il moro.
«Imparerai, chèrie» rispose il biondo, concedendosi un ultimo sorriso carico di lascivia.
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