E subito subito la Masterlist così poi si può pensare a p0rnare invece che a postare \O/
Postate nei commenti a questo post il vostro fanwork, indicando in grassetto nella prima riga il prompt utilizzato e nel corpo ogni altra informazione ritenete utile ai lettori
(
Read more... )
Conteggio parole: 448
Tornare in quel bar dove si erano incontrati a distanza di quarantanni era stata un'ottima idea, un'idea fantastica, decisamente romantica, con un solo punto debole: una volta iniziato a baciarsi fermarsi a quello era decisamente difficile.
Il barista fece l'impossibile per tentare di non badargli, dandogli persino le spalle, ma quando Gunnar fece un verso piuttosto coinvolto e quasi rovesciò il tavolino per avvicinarsi meglio a Barney il poveruomo fu costretto a schiarirsi la voce. E ripetere un altro paio di volte.
Cinque minuti dopo i due uomini si ritrovarono nuovamente fuori in strada al freddo, solo stavolta nel vicolo dietro il bar. Gunnar si premette contro Barney, spingendolo contro il muro, e l'uomo più basso si impegnò ad aprirgli il giaccone e ad infilare le mani sotto il suo maglione, toccandolo e stringendolo.
"Non sai per quanto tempo ho desiderato che questo fosse successo veramente quel giorno..." Mormorò Gunnar tra i baci, slacciando la cintura del compagno per aprirgli i pantaloni.
Ci fu un po' di tramestio, soprattutto per capire chi facesse l'attivo per quella volta e per far sì di non scoprirsi oltre lo stretto necessario visto il freddo, ma alla fine Gunnar si ritrovò piegato a novanta contro il muro del bar, quel bar dove aveva visto per la prima volta Barney da ancora ragazzino, a gemere mentre quello che era stato la sua prima cotta lo prendeva lentamente, iniziando subito a muoversi in lui come sapeva lo avrebbe fatto impazzire.
Bastarono due minuti perché Gunnar nemmeno tentasse più di tenere a freno la voce, preso dal ritmo via via più veloce imposto da Barney e dalla sua mano che era scivolata giù da un suo fianco per prendere a masturbarlo. Chiuse gli occhi, concentrandosi sul piacere e sul pensiero che finalmente stava realizzando una delle sue fantasie erotiche di quando era un ragazzo, quando un giovane Barney era stato l'uomo che continuava a sognare lo ritrovasse e lo prendesse fino a farlo svenire.
Barney continuò a muoversi con forza finché Gunnar non si riversò sulla neve che si era accumulata per terra con un gemito roco, e solo allora rallentò fino a fermarsi, lasciando andare la sua erezione per infilarsi ancora sotto il suo maglione, accarezzandogli il torso mentre Gunnar si sollevava, voltandosi per poterlo baciare da sopra la spalla.
"Mi farebbe suonare male se ammettessi di averci pensato un paio di volte anch'io a come sarebbe stato portare davvero quel ragazzino da qualche parte a baciarlo come si deve?" Chiese Barney, continuando ad accarezzare il corpo caldo del compagno, ma Gunnar rise e scosse la testa.
"No, non ti fa suonare male quando io mi sono impegnato perché tu pensassi proprio a quello."
Reply
Leave a comment