E subito subito la Masterlist così poi si può pensare a p0rnare invece che a postare \O/
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«Ti amo», sussurrò Liz tra le labbra di Joanna, causandole un mugolio compiaciuto. Non le diede il tempo di raccogliere le parole per formare una risposta sensate: in un istante Joanna si trovava di nuovo con la schiena a terra. Con un gesto che di elegante aveva ben poco, Liz le posò le mani sulle ginocchia e le aprì le gambe, per poi slacciare i nodi del pezzo inferiore del bikini e sfilarglielo da sotto al sedere con un gesto secco.
Non perse tempo con baci e strofinamenti apparentemente casuali, ma si focalizzò immediatamente sul suo obiettivo: le posò le labbra tra le gambe, con evidente sollievo di Joanna che emise un profondo sospiro e strinse in automatico tra le dita il telo da mare rosa su cui erano sdraiate.
Liz conosceva benissimo il corpo della sua fidanzata, sapeva dove toccarla, come toccarla, o nel caso specifico baciarla. Dopo sei anni di relazione (di cui tre di convivenza) diventava inevitabile, ma ciò non significava che le cose tra loro due andavano spegnendosi o sintonizzandosi sulla monotonia, tutt'altro, ed entrambe ne erano particolarmente felici ma non sorprese da questo risvolto.
Le gambe di Joanna furono scosse da un tremito e reclinò la schiena gemendo forte: adorava quel contatto tra la sua intimità e le labbra della compagna. Era il bacio più segreto che potesse ricevere. L'orgasmo arrivò silenzioso ma non meno piacevole nel momento in cui Liz iniziò a massaggiarle una coscia.
«I-io...», boccheggiò Joanna tentando di rimettersi a sedere goffamente. Liz rise, afferrandola per un gomito e avvicinandola alle sue labbra.
Avrebbe voluto chiederle non senza una certa malizia se le era piaciuto per poi ricordarle quanto la amasse, ma un rumore di pneumatici proveniente dal vialetto le ridestò rapidamente dal torpore.
«Mio padre!», sibilò Liz voltandosi alla ricerca del pezzo superiore del suo bikini.
«Ma non doveva t-tornare dopo pranzo?»
«Evidentemente no!»
Si rivestirono rapidamente, le mani che tremavano nel tentativo di annodare i nastri del costume.
«Zuccherini, siete in terrazza?», tuonò la voce del signor Garner, allegra e frizzante come al solito.
«Sì papà, siamo quassù», rispose Liz sporgendosi dalla ringhiera, le guance imporporate.
«Ecco, allora ho visto bene. Dovreste fare più attenzione, se arriva qualcuno dalla stradina vi può vedere. Ora vado a preparare la griglia, voglio deliziare Joanna con il mio barbecue!», e così dicendo rientrò in casa canticchiando.
Entrambe avvamparono, Liz scosse la testa: i suoi genitori erano fin troppo aperti dal quel punto di vista.
«Grazie pa', lo terremo a mente», esalò Liz rivolta al panorama per poi voltarsi a guardare Joanna, seduta sull'asciugamano rosa. Scoppiarono a ridere istericamente.
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Che padre aperto di mentalità XD
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Comunque grazie <3
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