[Fanfiction] NCIS: Abby/McGee, tatuaggi
Nick: Lady Carol
Fandom: NCIS
Prompt: Abby/McGee, tatuaggi
Avvertimenti: Doppio drabble
Rating: Per tutti
Riassunto: Abby ormai è un'esperta di tatuaggi, infatti ne ha di tutti i tipi, grandi, piccoli, poco o ben visibili e, a volte, inquietanti. McGee ha come una fobia verso tutto ciò che riguarda questa forma d'arte, eppure una promessa va mantenuta.
Una promessa è una promessa
- Abby, stai lontana da me! - esclamò un McGee alquanto spaventato, scappando via dall’amica.
- Oh, non avrai paura di questo? - chiese lei inseguendolo per il laboratorio - Eppure avevi detto che te ne saresti fatto fare uno.
- Quando l’ho detto? - chiese allora lui, fermandosi e guardandola attraverso il vetro, dietro il quale si era rifugiato.
- Alla festa di Halloween. - rispose lei, facendo aprire le porte che separavano i due laboratori.
- Abby, ero ubriaco, avrei anche potuto dire che amo Gibbs, ma nessuno mi prenderebbe sul serio. - tentò di spiegare lui, indietreggiando lentamente.
- Infatti l’hai detto e Gibbs ci ha riso su. - disse la scienziata con tranquillità, continuando a dirigersi verso l’agente; lo guardò un attimo, ormai era in trappola, non poteva più scappare: - Andiamo, non ti farò male, in fondo non ho neanche un aghetto in mano.
- Assolutamente no, non puoi pensare di farlo. Pensa a Gibbs, non posso presentarmi con una cosa del genere. - cercò di impietosirla lui, con una scusa alquanto banale.
- Te lo farò in un posto invisibile. - ghignò lei, distruggendo così anche l’ultima possibilità di ripensamento e brandendo il foglietto del tatuaggio cancellabile.
Fandom: NCIS
Prompt: Abby/McGee, tatuaggi
Avvertimenti: Doppio drabble
Rating: Per tutti
Riassunto: Abby ormai è un'esperta di tatuaggi, infatti ne ha di tutti i tipi, grandi, piccoli, poco o ben visibili e, a volte, inquietanti. McGee ha come una fobia verso tutto ciò che riguarda questa forma d'arte, eppure una promessa va mantenuta.
Una promessa è una promessa
- Abby, stai lontana da me! - esclamò un McGee alquanto spaventato, scappando via dall’amica.
- Oh, non avrai paura di questo? - chiese lei inseguendolo per il laboratorio - Eppure avevi detto che te ne saresti fatto fare uno.
- Quando l’ho detto? - chiese allora lui, fermandosi e guardandola attraverso il vetro, dietro il quale si era rifugiato.
- Alla festa di Halloween. - rispose lei, facendo aprire le porte che separavano i due laboratori.
- Abby, ero ubriaco, avrei anche potuto dire che amo Gibbs, ma nessuno mi prenderebbe sul serio. - tentò di spiegare lui, indietreggiando lentamente.
- Infatti l’hai detto e Gibbs ci ha riso su. - disse la scienziata con tranquillità, continuando a dirigersi verso l’agente; lo guardò un attimo, ormai era in trappola, non poteva più scappare: - Andiamo, non ti farò male, in fondo non ho neanche un aghetto in mano.
- Assolutamente no, non puoi pensare di farlo. Pensa a Gibbs, non posso presentarmi con una cosa del genere. - cercò di impietosirla lui, con una scusa alquanto banale.
- Te lo farò in un posto invisibile. - ghignò lei, distruggendo così anche l’ultima possibilità di ripensamento e brandendo il foglietto del tatuaggio cancellabile.