Dec 05, 2011 12:45
Titolo:Barbie
Autore:Fail Lidah/Bommie
Gruppo:Shinee
Personaggi:Choi Minho,Lee Taemin(2MIN)
Genere:oneshot;lemon;
Avvertimenti: slash;pwp
Rating:NC-17
ConteggioParole:1188
Riassunto:La visione del suo ragazzo,sul palco,vestito come una Barbie eccita non poco il repper degli shinee che chiederà al più giovane di bissare nella loro camera d'albergo
Nota:credo che sia la più pwp che abbia mai scritto X°D
Disclamair:i personaggi non mi appartengono
“Ti prego Minnie fallo per me!! Voglio rivederti di nuovo vestito in quel modo! I costumi del concerto li abbiamo noi, no?!”
Minho aveva espresso il desiderio di averlo per sè in abiti femminili dopo averlo visto al concerto di oggi durante l’esibizione di “first kiss”con Key.
Era la prima volta che il suo ragazzo gli chiedeva qualcosa di cosi bizzarro, certo nei momenti di intimità sapeva essere molto passionale ma, non aveva mai palesato “strane” voglie, almeno fin’ora!
Qualche ora prima Minho aveva osservato Taemin sul palco con gli occhi sgranati e una nuova eccitazione montargli dentro: l’aveva visto sì vestito da donna altre volte ma, l’effetto era stato diverso!
Il modo in cui si muoveva ed era sicuro di sé…le altre volta era sempre parso come una timida scolaretta! In realtà non capiva nemmeno lui cosa gli stesse prendendo, sapeva solo che ad esibizione conclusa avrebbe afferrato il maknae per un braccio e lo avrebbe trascinato nel primo anfratto nascosto per farlo prepotentemente suo: gli avrebbe sollevato quella gonna fucsia e stracciato le calze nere poi… Poi era rinsavito, trattenendo ogni suo intento degno di uno stupratore. Pensò bene di aspettare il ritorno in albergo e di proporre il gioco al suo compagno nella speranza che non si sarebbe tirato indietro; sapeva quanto Taemin non amasse poi tanto indossare abiti femminili, però il moro aveva un vantaggio: il più giovane non sapeva dirgli di no ed infatti, ora, era nel bagno della sua camera d' albergo impegnato nell'ardua impresa di infilarsi di nuovo un paio di calze e questa volta senza l’aiuto delle costumiste, mentre Minho lo aspettava fuori camminando su e giù per la stanza impaziente.
Dopo svariati minuti la porta del bagno si aprì e una biondina esile e bella ne uscì, aveva le guance leggermente colorate di rosso ma teneva lo sguardo fisso in quello del moro, con un gesto della mano spostò indietro i lunghi capelli della parrucca bionda e divaricando leggermente le gambe sottili incrociò le braccia e rimase in attesa delle intenzioni del suo hyung. Minho sgranò di nuovo gli occhi come qualche ora prima al concerto e deglutì rumorosamente, quella nuova ed inspiegabile eccitazione lo assalì per la seconda volta quel giorno con prepotenza, offuscandogli la ragione. Con due ampie falcate raggiunse il biondino, afferrò il suo viso tra le mani e iniziò a baciarlo infilando immediatamente la lingua con forza nella sua bocca, intrecciandola con quella di Taemin e succhiandogli di tanto in tanto le labbra carnose, nel frattempo lo aveva spinto all’indietro sbattendolo contro la parete accanto alla porta del bagno senza mai staccarsi dalla sua bocca, senza mai stancarsi di divorargliela affamato. Taemin fu costretto a dargli piccoli pugni sulle spalle, per quanto potessero essere efficaci i suoi colpi su quel corpo muscoloso e solidio, per cercare di far smettere l'altro e recuperare aria, visto che il ragazzo non gli dava nemmeno modo di respirare.
“ah fuu non respiro hyung …calmati...” pregò il piccolo quando finalmente l'altro smise per un attimo di baciarlo. Minho aveva solo allontanato il viso di un paio di centimetri ma il suo corpo continuava a premere su quello del maknae tenendolo incollato alla parete mentre, con la gamba tenuta in mezzo a quelle dell’altro, premeva sul suo membro da sotto la gonna.
“Scusami Taemin ah! Scusami!”
“hyung ma ... di cosa ti scusi?” non riusciva proprio a capire di cosa il più grande si stesse scusando, era stato solo un bacio un po’ troppo irruento, non gli aveva fatto del male in fondo.
“Per qualunque cosa ti farò adesso!”
Non diede nemmeno il tempo alla biondina di rendersi conto di quelle parole che si fiondò a baciarlo di nuovo con foga, succhiando e mordendo le sue labbra piene e morbide, mentre le mani scesero ad accarezzargli le gambe da sotto la gonna, massaggiandogli il membro da sopra le calze ...sì quelle calze strette erano un impedimento, non gli permettevano di toccare Taemin per bene, come piaceva al più giovane, di sentire il calore della sua pelle ed era dal concerto che desiderava fare una cosa: stracciargliele di dosso e farlo suo.
Così lo fece: le afferrò con le dita all’altezza della coscia e iniziò a lacerarle creando ampi buchi attraverso i quali vi infilò la mano raggiungendo la meta. Il più giovane gemette forte contro le labbra del moro a quel tocco rude e prepotente in mezzo alle proprie gambe e, nonostante fosse preoccupato per le precedenti scuse del suo compagno, iniziava a gradire quella sua irruenza e a desiderare di più.
“Minho…” Taemin afferrò il polso dell’altro quando la sua mano avvolse il proprio pene cominciando a muoversi ritmicamente. Il bruno si fermò, guardò un attimo l’altro negli occhi e le sue labbra piene si distesero in un sorrisino sghembo perché sapeva bene cosa Taemin voleva e come preferiva godere, per questo si inginocchiò immediatamente guardandolo ancora in volto poi si concentrò sulla gonna che aveva di fronte, iniziò ad accarezzarlo da sopra di essa, dove c'era un certo rigonfiamento, ascoltando sorridendo i gemiti che di nuovo stavano lasciando la bocca dell’altro. Dopo averlo torturato abbastanza, la sollevò il tanto che bastava, gli abbassò gli slip, gli afferrò saldamente le cosce coperte dalle calze ormai lacerate e senza mezze misure lo prese completamente in bocca. Le labbra di Minho succhiavano avide ed esperte la piccola erezione del maknae, quasi volessero prosciugarlo di tutta la sua linfa vitale, andando su e giù senza sosta, costringendo l'altro ad inarcare la schiena contro la parete e a gemere sempre più forte riempiendo le orecchie di entrambi solo dei suoi lamenti lascivi, finchè non venne nella bocca dell'altro.
Minho si rialzò e afferrò il compagno come un sacco di patate, attraversò il piccolo spazio che li divideva dal letto e lo gettò rudemente su di esso, ci salì anche lui con le ginocchia e si sfilò la maglia gettandola poi sul pavimento. Si piegò in avanti verso il corpo steso di Taemin, poggiò la mano sinistra sul materasso e avvicinò la destra alla sua bocca, con l’indice e il medio forzò le sue labbra per far entrare le sue dita esortandolo a leccargliele e a succhiargliele mentre le muoveva dentro di lui, in cerchio e dentro e fuori. Le sfilò all’improvviso, pregne della saliva del più piccolo e le portò in basso dietro la sua schiena, sotto la gonna, raggiungendo l’apertura di Taemin, infilò prima un dito poi due, sentendolo gemere di dolore al terzo dito non previsto. Ma Minho non aveva voglia in quel momento di preoccuparsi di non fargli male o di prepararlo a lungo come faceva di solito tanto era eccitato, anzi, tolse le dita dopo poco, salì la gonna il più possibile fino ai fianchi di Taemin, si sedette sui talloni, lo afferrò per i fianchi e attirò il bacino del maknae verso la sua erezione. Si sistemò dentro di lui penetrandolo piano, cercando di regolarsi in base ai gemiti e le smorfie di dolore del compagno, ma quando fu completamente dentro di lui il ritmo dei suoi movimenti fu subito potente e profondo.
“Ah hy-hyung! Aspetta!”
Minho si piegò in avanti, distendendosi sopra l’altro, costringendolo cosi ad allargare maggiormente le gambe, gli scostò la frangia bionda della parrucca con un gesto delicato e poi lo zittì con un profondo bacio. Non voleva fargli male ma proprio non riusciva a trattenersi, in fondo quello su di giri da ore a causa sua era lui ed ancora non aveva avuto nessuna forma di sollievo! Ma non voleva nemmeno essere egoista cosi, dopo avergli bloccato i polsi al di sopra della testa con una mano, con l’altra scese ad accarezzarlo in mezza alle cosce. Voleva fare in modo che venissero insieme, così riprese a muoversi di nuovo dentro di lui, prima con movimenti veloci e brevi poi sempre più profondi, muovendo contemporaneamente la mano intorno al fallo di Taemin e, godendo dei gemiti e i mugolii dell’altro, raggiunsero insieme l'orgasmo.
Il moro si guardò un attimo intorno, come ridestato da un sogno, si soffermò sul ragazzo ansante sotto di lui e gli accarezzò le guance con i polpastrelli.
“Non ti ho nemmeno spogliato…” sorrise dispiaciuto.
“In fondo era così che volevi farlo… “ sospirò il piccolo.
“La prossima volta soddisferò qualunque tua voglia, promesso!” si chinò a baciargli la punta del naso, mentre le labbra di Taemin si distendevano in un sorrisetto furbo.
“Allora tieniti pronto !” si tolse la parrucca e afferrò l’altro dietro la nuca per baciarlo ”Adesso però perché non mi spogli?”gli sussurrò a fior di labbra
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