Resolution*

Mar 15, 2010 11:29


Questa ff è dedicata alla meravigliosa hanachan85  (alias Chaurtraux su EFP =P), eccelsa scrittrice di NaruSasu/SasuNaru, nonchè musa ispiratrice della storia che vi propongo *___*
Grazie davvero, perchè se da un lato scrivere mi piace molto, dall'altro per me è difficilissimo trovare l'ispirazione, soprattutto perchè tendo a non essere mai contenta di niente di quello che combino^^" (della serie che ho bisogno di qualcuno che mi costringa a scrivere, altrimenti m adagio sugli allori e non faccio più nulla ç__ç).
Spero che ti piaccia^^

Titolo: Resolution
Fandom: Naruto
Pairing: SasuNaruSasu
Summary: dove l'incubo si fonde con la realtà
Disclaimer: i personaggi e la storia appartengono a Kishimoto e a lui soltanto

        
BGM: Muse “Undiclosed Desire”

“Sei un miserabile”

“Sempre a parlare della tua deplorevole pace, dell’amore che dovrebbe legare tutti, del tuo desiderio…”

“Non puoi impormi la tua felicità”

“…del tuo desiderio di me”

Avrei voluto urlare.

Avrei voluto strapparmi i capelli là dove le mie mani li serravano forte, almeno finché il dolore non mi avesse reso impossibile capire ciò che stava accadendo.

E invece, rimasi lì fermo, lasciato a chiedermi se tutto quello fosse realtà o solo l’ennesimo incubo.

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Ho sempre aspettato il momento in cui Sasuke avrebbe interrotto quella sua sfrenata corsa verso nulla per fare i conti con noi, il suo passato; ma lui è tornato indietro solo per superarmi e andare ancora più avanti, come se non ci fosse mai stato nessuno lì ad aspettarlo.

Io l’ho odiato, per questo;

ma contemporaneamente non l’ho mai amato tanto come in quel periodo.

Resolution

A volte voglio credere che lui sapesse cosa fosse quel dolore che mi opprimeva il petto quando mi accorgevo di non riuscire a raggiungerlo prima che se ne andasse più lontano, che riuscisse a comprendere quella mia tristezza profonda sette solitudini. Se fossi riuscito a fargli provare gli stessi sentimenti, mi avrebbe chiamato ancora stupido come può fare solo chi condivide il tuo stesso orizzonte?

O era inevitabile che cercasse di uccidermi una volta di più?

Magari non avrebbe pensato di poter essere felice vivendo da solo in un passato lontano.

Forse, se la risposta fosse stata un sorriso, avrei potuto davvero sperare di salvarlo.

“Tu … ragioni come un bambino”

Quanto si somigliavano lui e Itachi per riuscire a dirmi la stessa cosa? E com’è possibile che due fratelli che hanno scelto l’esilio per non essere costretti a chiudere gli occhi davanti a ciò che ritenevano importante, abbiano finito per ferire proprio chi volevano proteggere ad ogni costo?

Come se distruggere se stessi fosse il male minore.

“Se Sasuke attaccasse il villaggio, riusciresti ad ucciderlo per il bene di Konoha?”

“Io non posso perdonare”

Può la vita di una persona valere quanto le vite di altre centinaia? Sarei davvero capace di scegliere una persona al mondo sapendo che ciò che ho sempre desiderato era avere il rispetto di tutti?

Il mio sogno di diventare Hokage: come negare che il mio desiderio era mosso proprio dalla volontà di essere notato e rispettato da tutti? Ho sempre cercato là fuori l’amore di qualcuno che sostituisse la mia famiglia, senza rendermi conto che cercare in te un fratello e soffrire per la tua lontananza faceva di te l’unica persona a cui non potevo rinunciare a nessun costo.

Cosa desidero veramente?

Io… ho sempre ammirato Sakura. La ammiravo perché lei era in grado di fare a meno dell’affetto di tutti pur di essere al centro dei pensieri dell’unica persona che per lei contava veramente. Lei non era costretta a desiderare di diventare Hokage per ottenere l’approvazione di altri; la amavo perché essere odiata da me per lei non sarebbe stato un problema se questo fosse servito a strappare un sorriso a Sasuke.

…Ma da quando ho iniziato anch’io a desiderare che Sasuke sorridesse?

Forse ero solo stanco di avere solo il pallido ricordo di lui e il suo sorriso mentre mi prendeva per mano; forse ciò che volevo era solo un legame che so di non aver mai stretto con nessun’altro. E senza volerlo l’ho desiderato più della volontà di diventare Hokage.

Io desidero-­

Io volevo solo far vedere la luce alla persona che per prima me l’aveva fatta vedere.

Così che se questa persona avesse deciso di distruggere il mio mondo, io l’avrei ricostruito da capo, infinite volte, insieme a lei, in modo tale da modellarlo sulla base di ciò che la rendeva felice; così che sapesse che nulla era senza speranza, che uccidere un’ideale era impresa tanto ardita quanto vana e che finché avessi avuto vita, avrebbe sempre trovato una casa calda ad aspettarla, consapevole che nonostante tutto l’odio, almeno io avevo deciso di amare.

Ma tu, pur avendo visto il mio amore, hai scelto l’odio. Hai scelto di distruggere la casa che ti avevo preparato, hai definito ipocrisia il mondo in cui vivevo, hai distrutto ogni cosa con le parole prima ancora che con le azioni.

Come posso scegliere di nuovo te nonostante tutto questo? Perché per salvarti devo per forza arrivare all’eccesso di preferirti sopra un intero villaggio? Perché ami solo chi rinuncia all’intero suo mondo per te?

Come se io non ti amassi abbastanza.

Eppure ancora non riesco a lasciarti andare--

E l’incubo torna a tormentarmi.

--

“Presto diventerò cieco”

Tendendo l’orecchio, avresti potuto quasi sentire qualcosa dentro di me spezzarsi.

Era il cuore? L’animo? Le ossa? La carne? Il sangue?

Cos’era questa volta?

Cos’ho perso stanotte?

Tu mi rendi crudele.

Per un istante mi sembra che tu, guardando il mio volto contrito voglia chiedere qualcosa, ma è solo l’impressione di un attimo: chiudi gli occhi, li riapri e non dici nulla. Ti limiti ad osservarmi mantenendo negli occhi quello sguardo color onice che non lascia alcun margine alla speranza.

Non guardarmi, ti prego.

“E non tornerò”

Crack­­- un altro sentimento è andato.

(Cosa ci sarà in fondo? Cosa rimarrà quando avrai finito? Il tuo odio, o il mio amore per te?)

Proprio ora che volevo mostrarti la luce, non ti farò veder altro che tenebre per l’intera tua vita. Perché doveva accadere una cosa del genere? Se anche ti riportassi a Konoha non saresti in grado di vedere la mia pace; ergo, che senso ha avuto questo mio desiderio?

E d’improvviso ogni cosa perde colore.

“Io ho scelto di essere diverso”

“Per te”

“Per poter lenire il tuo odio…”

“…per poterti perdonare anche se ucciderai tutti coloro che amo”

Vuoi distruggere la mia verità? Allora fallo fino in fondo.

Prova a distruggere questo, idiota.

“Ti amo”

“Sei pazzo” mormori, riducendo pian piano gli occhi a due fessure.

Poi ti volti, dandomi le spalle. Te ne vuoi andare?

“Merda. Merdamerdamerda--”

E con una mano ti tocchi il volto, quasi a-

Quasi a volerti asciugare delle lacrime.

“Sasu-”

E qui tutto scompare.

La luce svanisce accartocciandosi in una nuvola di fumo mentre le tenebre del sogno lasciano il posto a quelle della notte. Mi alzo a sedere nel letto e sento un magone premermi contro la gola.

Quello non era un sogno.

Quello era un genjutsu.

E Sasuke stava piangendo-

“Mi dispiace Sasuke. Mi dispiace”

Appoggiando la testa sulle ginocchia rimango in silenzio per un po’, ma quando la rialzo non riesco a trattenere un leggero sorriso.

Perchè ora sapevo di poterlo portare indietro.
      

naruto, fanfiction, oneshot, sasunarusasu

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