Questa volta dobbiamo ringraziare la cara
stregatta per l'aggiornamento. Ci ha infatti fornito una piccola ricerca, da lei condotta, sulle tradizioni e i giochi popolari legati alle piante e alla natura in generale.
E' molto curiosa perciò ve la consiglio. Buona lettura.
In queste righe, ho voluto raccogliere le piccole tradizioni che mi sono state tramandate dai miei genitori, e che appartengono ad un’antica cultura contadina locale, strettamente connessa alla Natura, e ai suoi elementi.
In un’epoca non troppo remota le persone utilizzavano la Natura come fonte di gioco per distrarre con semplicità i bambini, per ottenere divinazioni o risposte, per propiziarsi la sorte.
Trovo questi piccoli frammenti, di un mondo ormai in via di estinzione, particolarmente affascinanti, densi di poesia e degni di essere conservati a beneficio delle generazioni future.
Per ora trascriverò quelli che ho rammentato, in futuro spero di aggiungerne altri, anche appartenenti a differenti realtà contadine di altre parti d’Italia o semplicemente del territorio compreso tra il Ferrarese ed il Bolognese…
GIOCHI
Trombetta di Tarassaco:
Bisogna cercare il fiore del Tarassaco (il soffione n.d.r.), volgarmente detto anche “Dente di Leone”, “Piscia-a-letto” o “Bruciaculo”.
Questi ultimi due appellativi derivano probabilmente dalla forte proprietà diuretica e purificatrice della pianta stessa.
Si cercherà un fiore vigoroso, dallo stelo alto e carnoso.
Io di solito, per permettere al fiore di compiere il suo ciclo, raccolgo solo gli steli che presentano il capolino fiorito già al termine, cioè privo dei semi.
Si recide il fiore alla base e si toglie la parte superiore ovvero il capolino.
Poi si soffia all’interno dello stelo dalla parte più sottile e, se esso risulterà “idoneo” si potrà udire un suono basso e vibrante molto buffo, simile a quello di una sorda trombetta.
Spezzando lo stelo progressivamente (partendo dal basso), il suono diverrà sempre più acuto sino ad arrivare ad una specie di ronzio penetrante…
Io lo faccio spesso d’estate!
L’unico inconveniente è il lattice amarissimo del Tarassaco…
Bocca Di Leone:
Questo è un giochino che di certo in molti avranno fatto nell’infanzia…
Si raccoglie un fiore di Bocca Di Leone e, premendo con le dita ai lati, si potrà vedere il fiore aprirsi come una bocca…di leone per l’appunto!
Papaveri:
Ci si può sfidare a chi indovina per il maggior numero di volte il colore dei petali di un bocciolo di Papavero.
Esempio: io raccolgo un bocciolo e dico “Per me è rosso”
L’altro dice “Per me è rosa”
Si apre e chi ha indovinato vince.
I petali all’interno dei boccioli possono essere di tre colori: rosso, rosa e bianco.
Sempre con i Papaveri si può fare un altro gioco.
Si prende un petalo bello grande e si pone sulla mano sinistra (se si è destri, sennò il contrario) chiusa a pugno ma che abbia le dita tenute non strette.
Deve rimanere uno spazio vuoto, come un piccolo cilindro.
Poi con il palmo dell'altra mano si batte violentemente sul petalo.
Si udrà un piccolo scoppio.
Il petalo forma una membrana che, con lo spostamento d’aria repentino prodotto dall’altra mano si rompe.
La mano chiusa “a cilindro” fa da amplificatore e permette al petalo di rompersi…
Botton D’Oro:
Il Botton D’Oro è il fiore tipico della Primavera che è conosciuto col nome di Ranuncolo.
Con la capsula dei semi di questo fiore, quando non è ancora diventata troppo secca ed è quindi di colore verde, si possono imprimere delle specie di minuscoli tatuaggi sulla pelle, in particolare quella delle braccia…
Avena:
I frutti dell’Avena selvatica si usano come freccette.
Si tolgono dalla pianta facendo scorrere le dita sul fusto, e poi si lanciano contro ad una persona.
La maggior parte resterà attaccata ai vestiti…
Semi di Ciliegia:
Dopo aver mangiato una Ciliegia (o Durone o Amarena) , si prende il seme e lo si schiaccia tra il pollice e l’indice per farlo schizzare via come un proiettile.
Chi va più lontano vince…
Attaccamani o Speronella:
Pianta comunissima, ha su tutta la sua superficie dei minuscoli dentelli.
Si appiccica a tutto ciò con cui viene in contatto, mani, vestiti…
Per questo la si usava per fare stupidi scherzi un po’ come per l’Avena…
FORTUNA E DIVINAZIONE
Arcobaleno:
Osservare i colori dell’Arcobaleno era per i contadini un metodo per capire l’andamento dei raccolti futuri.
A seconda dell’ampiezza ed intensità di un determinato colore si poteva prevedere quale raccolto sarebbe stato più ricco.
VIOLA - INDACO: Vigne e vino
VERDE: Foraggio.
ARANCIONE: Mais
GIALLO: Grano
ROSSO:Frutteti
Cuculo:
Udire il suo canto può avere diversi significati.
1) Quando si ode per la prima volta il canto del Cuculo (in Primavera), se in tasca si hanno dei soldi, questi non mancheranno mai per tutto l’anno.
2) Quando si ode per la prima volta il canto del Cuculo (in Primavera), raccogliete immediatamente ciò che avete sotto i piedi e conservatelo in tasca.
Avrete fortuna per l’intero giorno.
3) Chiedete al Cuculo quando vi sposerete e poi contate quante volte fa CUCÚ. Ad ognuno di essi corrisponde un anno…
Rondine:
Quando scorgete la prima Rondine dell’anno, fate una capriola, vi porterà fortuna (se non vi spaccate la schiena :P)
Primo frutto di stagione:
Ogni volta che mangiate il primo frutto della stagione (qualsiasi stagione) esprimente un desiderio, si avvererà…
Coccinella:
È risaputo che, se vi si posa addosso una Coccinella sulle cui ali sono 7 puntini, avrete molta fortuna.
Però la Coccinella in questione non va infastidita né cacciata, altrimenti la fortuna se ne va con lei…
Epifania:
In questa notte, come in altre considerate “magiche” quali l’ultimo dell’anno e la notte di San Giovanni, si dice che gli animali parlino e, se il padrone durante l’anno li ha trattati male, essi sparleranno di lui.
Se poi una persona dovesse trovarsi nei pressi di una stalla in un particolare momento di una di queste notti, oltre a sentire gli animali parlare, avrebbe l’occasione di udirli rivelare l’ubicazione di un favoloso tesoro…
Civetta:
Quando la Civetta si posa sul tetto o su di un albero o comunque negli immediati pressi di una casa e comincia a cantare a lungo ed ossessivamente, si dice che essa stia preannunciando la prossima morte di qualcuno presente in quella casa, o l’arrivo di sfortuna e sventure.
Grillo:
I Grilli della casa, quelli piccoli e marroni dalle lunghe antenne, sono considerati portafortuna (per l’appunto) della casa in cui scelgono di dimorare, e per questo motivo non vanno né uccisi né infastiditi.
Quando ero piccola, una famiglia di Grilli aveva preso casa al piano terra, nel garage, vicino alla caldaia. Di sera andavo sempre a vedere come stavano e poi, quando ero già a letto, mio padre apriva le porte del garage, del primo paino e della mia stanza per farmi sentire il loro CRICRI…
Folletto:
I mulinelli di vento, sorta di tornado in miniatura che si producono specie in estate sulla polvere o nelle sterpaglie, sono chiamati “Folletti” (Fulèt) e si dice facciano scherzi alle persone se costoro, malauguratamente dovessero passarvi in mezzo.
In particolare si narra che se un uomo passa dentro ad un Fulèt cambia sesso e diventa donna, e viceversa… :P