[Sherlock BBC] Il peso dei ricordi

Apr 30, 2012 23:17

Titolo: Il peso dei ricordi
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes/John Watson
Genere: triste
Avvertimenti: flash-fic; slash;
Rating: verde
Parole: 400
Note: Salve a tutti XD Forse avrete notato il mio precedente aggiornamento molto confusionario, ma, capitemi, ero nelle Marche e postavo del BB X'DDD Volevo contare queste parole per il mese di aprile quindi ho postato tipo alle 23:30 in fretta e furia XD Io spero che sia almeno decente dato che l'ho scritta negli ultimi 4 giorni in cui sono stata impegnata con l'MGS (un movimento giovanile) e ho passato la maggior parte del tempo in giro tra Civitanova Marche, Macerata, Recanati, Loreto e Ancona XD
Comunque, il titolo è arrandom e la fanfic partecipa allo Sherlothon dello sherlockfest_it con prompt 'dog tag' :3
Buona lettura <3
A prest :D

Le piastrine militari gli pendevano dal collo, rette da una catenina di ferro. Pesavano, come la gravità di mille ricordi, sul suo collo ormai privo dell'abbronzatura dovuta al sole dell'Afghanistan, ormai di nuovo abituato al tenue e capriccioso sole londinese.
Era un peso di cui non riusciva a liberarsi. Erano la conferma di tutto ciò che ricordava, un'ulteriore conferma, oltre a quella che la sua spalla e la sua gamba gli davano ogni giorno. Era come una condanna: lo torturava la notte, rendeva la sua mente inerme di fronte ai fantasmi del passato che molte volta aveva sentito aleggiargli intorno, impedendogli di respirare, di sorridere, di aiutare gli altri col suo lavoro... di vivere.
Solo quell'appartamento - il 221B di Baker Street - gli dava conforto, solo la poltrona accanto al camino, che ormai era di sua proprietà, solo la persona che ogni giorno occupava la poltrona davanti alla sua. Solo con Sherlock aveva ritrovato la sua sicurezza, la sua forza che lo aveva reso in grado di affrontare la guerra, solo con lui era stato capace di risollevarsi dal caos che era diventata la sua vita. Lui, e nessun altro, era stato capace di farlo rivivere, era riuscito a scacciare i suoi fantasmi: alcuni con la musica del suo violino, altri soltanto con il suono della sua voce saccente e arrogante, ma bellissima, profonda e decisa. Alcuni erano rimasti nella sua mente, altri legati a quelle piastrine di metallo che portava ancora al collo.

- Dovresti liberartene.- gli disse una volta Sherlock, cogliendolo di sorpresa, mentre leggeva il giornale.

Non aveva notato lo sguardo di lui, fisso sulla sua figura, che lo scrutava, lo analizzava. Non ci aveva fatto caso, distratto dalla sua lettura.

- Di cosa?-

- Di quelle.- disse indicandogli il petto e la catenina che si intravedeva da uno dei suo maglioni.

Silenzio.
John non sapeva come rispondere, anche perché non aveva nient'altro a cui aggrapparsi, non avrebbe potuto metterle via, separarsene.

- Non posso.- rispose semplicemente, racchiudendo tutti i suoi pensieri in due parole.

- Invece sì. Avrai me. Potrai metterle da parte.- disse, sapendo già quali pensieri albergassero nella sua mente, comunicando il resto con lo sguardo. Con quello sguardo che metteva in subbuglio le sue emozioni ogni volta che si poggiava su di lui, con quello sguardo chiaro e quasi trasparente, gli trasmise tutto, dandogli un'ulteriore sicurezza. Avrebbe potuto mettere - o almeno provare a mettere - da parte quei ricordi dolorosi.

prompt: dog tags, fandom: sherlock bbc, pairing: sherlock/john, genere: triste, avvertimenti: slash, avvertimenti: flash-fic, aprile, !sherlothon, 2012

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