[RDJude!AU] The Picture of Perfection
Titolo: The Picture of Perfection
Fandom: RPF - Attori
Personaggi: Robert Downey Jr./Jude Law
Genere: erotico
Avvertimenti: one-shot, AU
Rating: rosso
Parole: 958
Note: LOLOLOLOL E per postare in tempo, non avevo neanche scritto le note XD Ok, adesso rimediamo.
Innanzitutto questa storia partecipa alla quinta settimana del cow.-T per il prompt 'Quadro' della Missione 3. Io devo dare il merito per questa cosa alla serie TV Fisica O Chimica che io, mio fratello e papà seguiamo tutti i giorni su Rai4 all'ora di pranzo e che nelle ultime puntate ha fatto vedere uno dei protagonisti, che è un pittore, ritrarre la sua musa nuda. L'idea è venuta così, poi è uscita sta roBBBBa che non so se è accettabile perchè... bho, non so nemmeno io se mi soddisfa completamente LOL
Vabbè, spero che piaccia <3
Buona lettura!
A presto :333
L'unico rumore in quella mansarda semi oscura è quello del gessetto che traccia la bellezza che si para davanti alla tela con gesti forti, dettati dalle emozioni che l'artista prova.
Robert in quel momento suda. Suda mentre divora con gli occhi ogni particolare di quel corpo nudo, mentre li trasferisce sulla tela; suda mentre l'eccitazione aumenta, rendendo quei gesti passionali.
Con rapide occhiate cattura gli ultimi dettagli, gettando il gessetto sul pavimento, completamente preso dalla sua opera e dalla sua musa che con quelle occhiate lo stava facendo impazzire. Rob era perso di lui, Jude era ciò di cui aveva bisogno, ciò che aveva reso finalmente completo il suo essere, ciò che alcune volte diveniva anche più importante della sua arte. La sua mente non era sicura di riuscire a sopportare l'insieme di quei fattori: Jude e la pittura lo avrebbero fatto andare fuori di testa.
Prende il pennello, sporcandolo di vernice, inizia a definire i lineamenti di quella figura lasciati sulla carta dal gesso . Mischia l'azzurro con una tonalità di verde che gli ricorda le sfumature che colorano a volte gli o occhi di Jude, dipinge la tela cercando altre tonalità, scurendole per fare le ombre che si disegnavano sul suo corpo a causa di quell'unica luce che illuminava la stanza.
Robert è certo che quel quadro non possa rappresentare la perfezione di quel corpo, ma le sue mani cercano di catturare almeno un soffio di lui per riportarlo sulla tela.
Passa il pennello sulla tela, sfumando alcuni tratti con le dita, continuando, poi, a dipingere. I vestiti sono ormai sporchi, usati come se fossero stracci, segnati dalle manate di pittura e continuano a sporcarsi man mano che Robert dipinge. Le ultime pennellate sono le più leggere, poi il pennello cade a terra e l'artista rimane a guardare la tela per qualche secondo ancora prima di spostare lo sguardo sul suo bellissimo modello, che in quel momento gli sorride dalla sua postazione.
Lo raggiunge velocemente, prendendogli il viso tra le mani e avvicinandolo al suo, per baciarlo con urgenza crescente. Le mani di Rob scendono ad accarezzargli il corpo, i fianchi, mentre quelle di Jude stringono i suoi capelli avvicinandosi a lui rispondendo con ardore al bacio.
Robert prende i suoi fianchi, facendo aderire i loro bacini: uno nudo, l'altro ancora costretto dai jeans. Le mani dell'altro abbandonano i suoi capelli andando ad alzare e a sfilare la maglietta, lasciandolo a petto nudo. Delinea ogni muscolo con le dita, accarezzando il ventre, prima di andare a sbottonare i pantaloni, mentre Robert si prende cura del suo collo. Mordicchia, lasciando una scia dall'orecchio alla scapola; alterna i baci, ai morsi. Un punto preciso dietro l'orecchio lo fa gemere, chiudere gli occhi.
Con uno strattone Robert si toglie i pantaloni, per poi scalciarli lontano; la stessa fine la fanno i suoi boxer. Si muovono con gesti impacciati, frenetici, guidati da quella voglia che adesso oscura le loro menti, rendendoli incapaci di pensare.
Jude lo stringe contro di sé mentre ricongiunge le loro labbra, e la sente. Sente l'erezione dura e umida premergli contro la coscia, che attende di essere soddisfatta; la sua è nelle medesime condizioni. Deciso ad alleviare quell'eccitazione costante e crescente che triplica ogni emozione, portandolo al limite anche solo con un tocco leggero, spinge la sua musa sul piedistallo rettangolare sul quale posa prima. Lo fa distendere, facendosi spazio tra le sue gambe, tornando sulle sue labbra rosse di baci, continuando a morderle e a baciarle.
Si stacca da lui e lo guarda mentre, disteso su quel telo, che ricopre il piedistallo, ansima ad occhi chiusi, con il membro dolorosamente eretto che cerca attenzioni. È un'immagine che avrebbe voluto aver stampata a fuoco nella mente sempre, ogni istante.
- Sei perfetto.- sussurra con devozione, mentre sfiora il suo corpo, mentre lo esplora con gli occhi e con quel leggero tocco.- Perfetto...- continua a sussurrare mentre bacia il suo volto, il suo collo, poi il suo petto; mentre una mano scende ad accarezzargli il ventre, sempre più vicina.
Inizia ad accarezzarlo, mentre fa intrusione nel suo corpo. Non vuole fargli troppo male, ma il calore di Jude è così irresistibile, così stretto da fargli perdere la testa. Quando è completamente dentro di lui, non riesce a trattenersi: le spinte si susseguono sempre più forti e veloci, accompagnate dalla sua mano che al contempo massaggia la sua erezione.
Con l'altra mano gli afferra forte una gamba - è sicuro che sarebbero rimasti i segni delle dita - e la solleva per affondare maggiormente in lui, per toccare quel punto che lo fa perdere definitivamente il controllo della sua voce.
I muscoli delle gambe di Jude si tendono per lo sforzo e stringono i fianchi di Rob per averlo più vicino, le sue braccia stringono le sue spalle.
Cerca di soffocare i gemiti, Jude, mordendo la pelle dell'altro, ma diventa impossibile quando salgono di tono, incontrollati, una delle conseguenze di quella passione che non sembra aver limiti. Una passione che, dopo spinte sempre più profonde e precise, esplode, consumandosi, mandandoli in estasi, rendendoli inermi e ansimanti uno addosso all'altro.
Si liberano da quell'abbraccio possessivo e si stendono vicini, cercando di recuperare il fiato che, durante l'amplesso, era fuori controllo.
Robert non perde l'occasione di osservarlo, ancora. Ama farlo e non avrebbe mai smesso, se fosse per lui. Lo scruta, pensando al quadro, lo esamina cercando di capire cos'è che nel suo dipinto manca, ciò che non è riuscito a catturare, nonostante ci abbia provato così tanto. E in fondo sapa cos'è...
- Perchè mi guardi?- chiede Jude accorgendosi del suo sguardo e incatenandolo al suo.
- Sai, sono sempre più convinto che il mio quadro non sia completo...-
- E perchè lo pensi?-
- Perchè credo sia impossibile limitare la tua perfezione su una tela...-
Fandom: RPF - Attori
Personaggi: Robert Downey Jr./Jude Law
Genere: erotico
Avvertimenti: one-shot, AU
Rating: rosso
Parole: 958
Note: LOLOLOLOL E per postare in tempo, non avevo neanche scritto le note XD Ok, adesso rimediamo.
Innanzitutto questa storia partecipa alla quinta settimana del cow.-T per il prompt 'Quadro' della Missione 3. Io devo dare il merito per questa cosa alla serie TV Fisica O Chimica che io, mio fratello e papà seguiamo tutti i giorni su Rai4 all'ora di pranzo e che nelle ultime puntate ha fatto vedere uno dei protagonisti, che è un pittore, ritrarre la sua musa nuda. L'idea è venuta così, poi è uscita sta roBBBBa che non so se è accettabile perchè... bho, non so nemmeno io se mi soddisfa completamente LOL
Vabbè, spero che piaccia <3
Buona lettura!
A presto :333
L'unico rumore in quella mansarda semi oscura è quello del gessetto che traccia la bellezza che si para davanti alla tela con gesti forti, dettati dalle emozioni che l'artista prova.
Robert in quel momento suda. Suda mentre divora con gli occhi ogni particolare di quel corpo nudo, mentre li trasferisce sulla tela; suda mentre l'eccitazione aumenta, rendendo quei gesti passionali.
Con rapide occhiate cattura gli ultimi dettagli, gettando il gessetto sul pavimento, completamente preso dalla sua opera e dalla sua musa che con quelle occhiate lo stava facendo impazzire. Rob era perso di lui, Jude era ciò di cui aveva bisogno, ciò che aveva reso finalmente completo il suo essere, ciò che alcune volte diveniva anche più importante della sua arte. La sua mente non era sicura di riuscire a sopportare l'insieme di quei fattori: Jude e la pittura lo avrebbero fatto andare fuori di testa.
Prende il pennello, sporcandolo di vernice, inizia a definire i lineamenti di quella figura lasciati sulla carta dal gesso . Mischia l'azzurro con una tonalità di verde che gli ricorda le sfumature che colorano a volte gli o occhi di Jude, dipinge la tela cercando altre tonalità, scurendole per fare le ombre che si disegnavano sul suo corpo a causa di quell'unica luce che illuminava la stanza.
Robert è certo che quel quadro non possa rappresentare la perfezione di quel corpo, ma le sue mani cercano di catturare almeno un soffio di lui per riportarlo sulla tela.
Passa il pennello sulla tela, sfumando alcuni tratti con le dita, continuando, poi, a dipingere. I vestiti sono ormai sporchi, usati come se fossero stracci, segnati dalle manate di pittura e continuano a sporcarsi man mano che Robert dipinge. Le ultime pennellate sono le più leggere, poi il pennello cade a terra e l'artista rimane a guardare la tela per qualche secondo ancora prima di spostare lo sguardo sul suo bellissimo modello, che in quel momento gli sorride dalla sua postazione.
Lo raggiunge velocemente, prendendogli il viso tra le mani e avvicinandolo al suo, per baciarlo con urgenza crescente. Le mani di Rob scendono ad accarezzargli il corpo, i fianchi, mentre quelle di Jude stringono i suoi capelli avvicinandosi a lui rispondendo con ardore al bacio.
Robert prende i suoi fianchi, facendo aderire i loro bacini: uno nudo, l'altro ancora costretto dai jeans. Le mani dell'altro abbandonano i suoi capelli andando ad alzare e a sfilare la maglietta, lasciandolo a petto nudo. Delinea ogni muscolo con le dita, accarezzando il ventre, prima di andare a sbottonare i pantaloni, mentre Robert si prende cura del suo collo. Mordicchia, lasciando una scia dall'orecchio alla scapola; alterna i baci, ai morsi. Un punto preciso dietro l'orecchio lo fa gemere, chiudere gli occhi.
Con uno strattone Robert si toglie i pantaloni, per poi scalciarli lontano; la stessa fine la fanno i suoi boxer. Si muovono con gesti impacciati, frenetici, guidati da quella voglia che adesso oscura le loro menti, rendendoli incapaci di pensare.
Jude lo stringe contro di sé mentre ricongiunge le loro labbra, e la sente. Sente l'erezione dura e umida premergli contro la coscia, che attende di essere soddisfatta; la sua è nelle medesime condizioni. Deciso ad alleviare quell'eccitazione costante e crescente che triplica ogni emozione, portandolo al limite anche solo con un tocco leggero, spinge la sua musa sul piedistallo rettangolare sul quale posa prima. Lo fa distendere, facendosi spazio tra le sue gambe, tornando sulle sue labbra rosse di baci, continuando a morderle e a baciarle.
Si stacca da lui e lo guarda mentre, disteso su quel telo, che ricopre il piedistallo, ansima ad occhi chiusi, con il membro dolorosamente eretto che cerca attenzioni. È un'immagine che avrebbe voluto aver stampata a fuoco nella mente sempre, ogni istante.
- Sei perfetto.- sussurra con devozione, mentre sfiora il suo corpo, mentre lo esplora con gli occhi e con quel leggero tocco.- Perfetto...- continua a sussurrare mentre bacia il suo volto, il suo collo, poi il suo petto; mentre una mano scende ad accarezzargli il ventre, sempre più vicina.
Inizia ad accarezzarlo, mentre fa intrusione nel suo corpo. Non vuole fargli troppo male, ma il calore di Jude è così irresistibile, così stretto da fargli perdere la testa. Quando è completamente dentro di lui, non riesce a trattenersi: le spinte si susseguono sempre più forti e veloci, accompagnate dalla sua mano che al contempo massaggia la sua erezione.
Con l'altra mano gli afferra forte una gamba - è sicuro che sarebbero rimasti i segni delle dita - e la solleva per affondare maggiormente in lui, per toccare quel punto che lo fa perdere definitivamente il controllo della sua voce.
I muscoli delle gambe di Jude si tendono per lo sforzo e stringono i fianchi di Rob per averlo più vicino, le sue braccia stringono le sue spalle.
Cerca di soffocare i gemiti, Jude, mordendo la pelle dell'altro, ma diventa impossibile quando salgono di tono, incontrollati, una delle conseguenze di quella passione che non sembra aver limiti. Una passione che, dopo spinte sempre più profonde e precise, esplode, consumandosi, mandandoli in estasi, rendendoli inermi e ansimanti uno addosso all'altro.
Si liberano da quell'abbraccio possessivo e si stendono vicini, cercando di recuperare il fiato che, durante l'amplesso, era fuori controllo.
Robert non perde l'occasione di osservarlo, ancora. Ama farlo e non avrebbe mai smesso, se fosse per lui. Lo scruta, pensando al quadro, lo esamina cercando di capire cos'è che nel suo dipinto manca, ciò che non è riuscito a catturare, nonostante ci abbia provato così tanto. E in fondo sapa cos'è...
- Perchè mi guardi?- chiede Jude accorgendosi del suo sguardo e incatenandolo al suo.
- Sai, sono sempre più convinto che il mio quadro non sia completo...-
- E perchè lo pensi?-
- Perchè credo sia impossibile limitare la tua perfezione su una tela...-