Racconto d'inverno bonus n°1 -capitolo unico-

Jul 06, 2011 17:38

 Yeeeeeeeeh!!!!! Oggi ho dato l'orale!!!! Finalmente sono libera, non ne potevo più.. giuro, non ne potevo più! E, come promesso a suo tempo, continuo a postare le mie ficci (ma c'è ancora qualcuno che le legge???? T__T Spero proprio di sì!!).
Quando l'ho scorso mese ho scritto questa one-shot (che posto!) dissi a Crychan che l'avrei postata il giorno dell'orale.. e così faccio ^^ Quando all'epoca le dissi questo mi sembrava impossibile che "oggi" sarebbe arrivato! E invece eccomi qui! Credo che l'ora dell'interrogazione sia stata la più lunga della mia vita.. ma non è stata una cosa spiacevole ^^
Beh.. spero che questa piccola ficci vi piaccia! (Se qualcuno legge per la prima volta.. consiglio di leggere la storia principale "Racconto d'inverno", la trovate sotto la tag ARCHIVIO!)
Detto ciò.. buona lettura ^^

Titolo: Racconto d’inverno bonus n°1
Capitolo: unico
Autore: Eos_92
Gruppo: KAT-TUN
Coppie: Taguchi/Ueda
Genere: AU, angst (un po'!), longfic, pwp, romantica
Rating: pg-17 (un po' "tanto" spintino!!)
Avvertimenti: yaoi
Riassunto: niente trama.. ma conosciamo un po' più Ueda e Taguchi!
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.
Ringraziamenti: cry-chan perché le è piaciuta ^^ (e mi ha spinta a scriverla!!)

Continuava a rigirarsi tra le dita quell’evidenziatore giallo. No, non era lo stesso che aveva usato per tutto l’inverno, o forse sì. Scrutò nell’astuccio semiaperto che aveva di fronte, ce ne era un altro. Sospirò. Provò sulla pagina del libro quello che aveva tra le mani e non scrisse… solo un breve tracciato scolorito. Lo mise da parte, allungò una mano e prese l’altro: le scritte lungo la costa erano ben visibili.
“Taguchi?”
Il ragazzo di fronte a lui alzò il viso dal libro che stava leggendo.
“Perché non lo butti? È finito” disse indicando l’oggetto.
Junno alzò le spalle, “Me ne dimentico sempre… e comunque… ancora un po’ funziona, no?”
“Veramente no”, Tatsuya gli porse il proprio libro facendogli notare la linea gialla… e tendente al giallo, sarebbe più corretto.
“In effetti…” constatò Junno poi lo guardò negli occhi, “Ogni scusa è buona per non studiare eh?” gli sorrise.
Tatsuya sbuffò, “Facevo solo una piccola pausa” disse bofonchiando e tornò a guardare quegli ideogrammi che si susseguivano, che annullavano il loro senso, appoggiando il mento sul palmo della mano.
“Questa parte è davvero noiosa… me la ripeti tu?” chiese in un sussurro. Non sarebbe mai riuscito a superare quell’esame.
Junno si alzò e gli sedette di fronte, gli passò un braccio intorno alle spalle, gli scostò la frangia dalla fronte e ci appoggiò le labbra sopra.
“Sei stanco… vuoi mangiare qualcosa?”
Tatsuya scosse la testa, “Grazie a questi esami ho perso due dei quattro chili presi… non ti permetterò di farmeli riprendere” e mise il broncio. Junno lo sciolse baciandogli le labbra carnose. Tatsuya gli circondò il collo con le braccia.
“Facciamo qualcosa di divertente…” sussurrò al suo orecchio.
L’estate torrida era arrivata. Trenta gradi, forse di più. Suo cugino gli aveva proposto di andare al mare, e l’idea di vedere Junno in costume sotto i raggi del sole lo eccitava parecchio, ma c’era una condizione, passare quel maledettissimo esame, non poteva fuggire.
“Okay… se prima mangi qualcosa…”
“Dopo…” ansimò Tatsuya e gli leccò il lobo dell’orecchio. Junno ebbe un brivido.
“Dopo mangio… mentre tu mi spieghi il capitolo… okay?”
Junno annuì, lo prese di peso e lo fece sedere sul tavolo. Il tavolo della cucina. Tatsuya si guardò incontro, la luce del sole estivo mutava i colori di tutti gli oggetti, li rendeva più opachi, sfocati, la testa girava… Fame? Desiderio? Forse entrambi. Fece perno con le mani sul tavolo mentre Junno gli sfilava i pantaloni di cotone e gli slip, tutto in una volta lasciandoli cadere sul pavimento. Qualcosa sotto le mani: l’evidenziatore. Lo strinse forte mentre Junno iniziava a leccarlo lentamente. Voleva prolungare il tempo di pausa? Forse… non voleva che lui passasse l’esame? Non voleva andare al mare con lui? No… queste erano tutte le sue paranoie…
“Ah…” sospirò e si morse il labbro inferiore.
“Vuoi usarlo?” gli chiese Junno in un sussurro e gli prese il membro nella mano grande, raggiungendo la sua bocca per baciarla.
“Che cosa?” ansimò Tatsuya socchiudendo gli occhi e specchiandosi nei suoi lucidi e bramosi.
“L’evidenziatore… lo stringi… così forte… le tue nocche sono diventate bianche” e gliele sfiorò dolcemente.
Tatsuya avvampò, “Ti ho… reso un perverso…” mormorò.
Junno scosse la testa, “Lo sono sempre stato”, e iniziò a succhiare la pelle candida del suo collo.
“Potrebbe… essere divertente?” chiese Tatsuya con un filo di voce.
Junno sorrise.
Davvero era stato sempre un perverso? Erano da considerare i porno che nascondeva sotto il letto o la masturbazione? Si era sempre risposto di no. Era la crescita, era l’essere maschio, il voler conoscere e provare piacere… eppure… il piacere provato con lui andava oltre. Oltre qualsiasi altra esperienza che aveva vissuto. Oltre le proprie mani a procurare l’orgasmo, oltre l’emozione di aver vinto ai 100 metri dei campionati nazionali studenteschi, oltre l’ansia mista ad eccitazione nell’aspettare di essere solo in casa per guardare quei video, leggere quei manga. Con Tatsuya ogni barriera era crollata, ogni non si fa o si fa (ringraziamento speciale a Lu Poru Heidegger xD) avevano perso di valore. Con Tatsuya era riuscito ad illuminare un nuovo mondo, con quella torcia dalla flebile luce che stringeva tra le mani, o forse… il proprio mondo aveva preso a brillare dei suoi veri colori.
Quell’evidenziatore giallo stava brillando, pulsava con intensità sempre maggiore fino a raggiungere il suo massimo picco, nel momento in cui Tatsuya glielo porse.
Lo prese, “Girati”
Tatsuya annuì, si mise carponi sul tavolo gettando i libri a terra e nascose il viso tra le braccia, vergogna? Forse un po’.
La lingua di Junno lo violò in un attimo, trattenne un grido, “Non lo avevi.. mai fatto..” ansimò.
“Scusa” sentì la sua voce, alterata dal desiderio che andava crescendo. Il cuore nel petto iniziò a battere forte, sarebbe scoppiato, ne era certo.
La sua lingua tornò a penetrarlo, si sentiva bagnato dalla sua saliva. Rilassò i muscoli, come svincolati dal loro collegamento al cervello, ma li ricontrasse subito, alla presenza dell’oggetto liscio ed estraneo dentro di sé.
Junno spinse l’evidenziatore, bagnato dal sudore della propria mano che lo aveva tenuto, più in fondo, fino a lasciare fuori solo la parte blu del retro.
Gli ansiti di piacere di Tatsuya si facevano sempre più ravvicinati, inarcò la schiena in avanti e strinse ancora di più l’oggetto tra le natiche.
Junno si mise in piedi e incrociò le braccia.
“Che… che stai facendo?” chiese Tatsuya, cercando di trasformare i gemiti in parole.
“Ti ammiro” rispose Junno e si slacciò i jeans, che per il caldo e il sudore si erano appiccicati alle cosce, infilò una mano negli slip e prese il membro gonfio e rosso, il cuore stava pulsando, proprio in quell’organo che scoppiava di desiderio.
Tatsuya si sporse di lato, “Non… puoi venire solo guardandomi” ansimò, iniziava a vedere davvero tutto sfocato, ma si sforzò di mettere a fuoco.
“Io… penso di sì”, soffiò e appoggiò la mano libera sul tavolo, facendo perno per non cadere, le gambe gli tremavano.
Tatsuya allungò una mano all’indietro, si infilò due dita dentro, prese l’¬¬¬¬¬¬evidenziatore e lo fece uscire di un po’ per poi ripigiarlo dentro di sé, gli uscì un gemito più acuto, Junno trattenne il respiro.
“Se faccio così... ti ecciti di più?”
“Mh…” mugugnò Junno, portando la mano sulla sua a togliere l’oggetto.
Quando Tatsuya ne fu privo ebbe un sussulto. Poteva essere così logico e naturale avere un oggetto infilato nell’ano? L’evidenziatore inanimato lo aveva riempito ma non colmato. Junno iniziò a spingersi dentro di lui.
“Rilassati… prima eri così aperto...” il suo sussurro gli aprì le orecchie e il cervello ricominciò a dare ordini a quell’anello di muscoli che si distesero.
Junno entrò del tutto e si spinse in profondità.
“Sei… più grosso del solito…” ansimò; Junno si allungò su di lui e gli strinse una mano nella sua.
“Scusa… è… più doloroso?” chiese in un sussurro dolce.
Tatsuya scosse la testa, “E’ sempre più piacevole”.
Junno spingeva velocemente. Solo la sua presenza dentro di sé riusciva a colmare quel vuoto esistenziale. Per tutto il tempo in cui lo aveva conosciuto, solo come compagni di corso all’Università e nulla di più, non era stato così. Non bastava guardarlo, e sentire il suo profumo farsi sempre più vicino, non bastavano le sue dita che sfioravano le proprie nel passare un libro, una penna, un evidenziatore, non bastavano neanche i baci. Il sesso. Solo se c’era anche il sesso allora sarebbero stati indivisibili.
Forse era normale e logico avere quella presenza dentro di sé, la sua. Solo perché era lui.
“Vengo…” gemette;¬ Junno gli prese il pene e subito la sua mano si macchiò di sperma. Appiccicosa e sporca, quella mano afferrò i suoi capelli neri tirandoli, mentre con l’altra mano gli strinse il fianco portandoselo più vicino, arrivando dove forse non si era mai spinto, e si liberò dentro di lui, con un sospiro roco.
Lentamente lasciò il suo corpo, Tatsuya rilassò le gambe girandosi e facendo aderire la schiena al tavolo. Junno si tirò su, in posizione eretta, risistemandosi slip e pantaloni.
Tatsuya fissò le sue mani noccolute che coprivano quella parte del corpo indispensabile alla propria vita, poi si fissò in mezzo alle gambe.
“Certo… è bruttino…” constatò, “…così piccolo e floscio”
Junno trattenne una risata, “Non è vero” e si accucciò lasciandoci sopra un bacio umido.
Tatsuya sorrise, “Sono drogato… dal sesso con te” ammise.
Junno lo prese tra le braccia, “Anche io”
Tatsuya strinse le braccia intorno al suo collo, “Mi hai sporcato i capelli con il mio sperma… ora dovrai lavarli”
“Ai suoi ordini” sorrise Junno e gli baciò con uno schiocco le labbra.
Si diressero verso il bagno.
Tatsuya appoggiò la testa sulla sua spalla, “Fermati un attimo” disse.
Junno s’immobilizzò.
“Dopo mi aiuterai a studiare, promesso?” chiese bruciapelo.
“Promesso” sussurrò al suo orecchio, “Anche perché non vedo l’ora di andare al mare con te, e Nakamaru-san è stato così gentile da proporci di andare con la sua auto, che bisogna proprio approfittarne, no?”
Tatsuya annuì, “Se… ti stancherai di farlo con me, continua a farlo, o morirei” era serio, terribilmente serio e lo fissò negli occhi.
“Non ho intensione di smettere di farlo con te” rispose, una luce diversa negli occhi.
“Crederò alle tue parole… perché ti amo, Taguchi” e gli posò le labbra su una guancia.
“E… se tu dovrai stancarti di farlo con me… uccidimi e poi ucciditi” mormorò Junno, Tatsuya annuì, non avrebbe mai smesso né di desiderarlo né di amarlo, era nato solo per quello.
“Solo se tu mi prometti che farai altrettanto”
“Te lo prometto… perché ti amo”.

Commento
Aiuto!!! È la cosa più imbarazzante che io abbia mai scritto! ^//^ Vorrei sotterrarmi per questo! È stato molto strano scrivere questa scena, da una parte perché sentivo che dovevo per forza inserirci dei pezzi “filosofici”, vedi il palese riferimento a Lu Poru Heid. xD dall’altra perché mi è sembrato di descrivere la scena (moooolto HOT) in un modo un po’ “spersonalizzato”, come se non avesse a che fare con me.. non mi sono sentita molto partecipe, ecco.. forse non mi so spiegare, scusate ^//^ Ma temo che la narrazione risulti un po’ “fredda”. Io ce l’ho messa davvero tutta!
Dopo aver letto W/O NOTICE di Crychan, lei stessa mi ha fatto tornare in mente il caro evidenziatore giallo fluorescente xD.. e così oggi prima di cena ho avuto una folgorazione e ho preso a scrivere… anche perché non me la sentivo di continuare “Cronache del mondo fluttuante” è troppo seria quella fanfic.. e io sono troppo stanca!
Ma tutto sommato, forse anche questa ficcina è seria, e i protagonisti sono comunque dilaniati dai loro dilemmi esistenziali, che non li abbandoneranno mai! La fine è un po’ “tragica” lo ammetto, ma non sono molto sani, scusateli! Si sono fatte delle promesse estreme, l’amore può portare a questo? Non lo so… quando lo saprò magari ci scriverò sopra una fanfic xD
Ringrazio Cry per la bella chiacchierata di questo pomeriggio.. dalla quale ho preso spunti interessanti per questa fic! Un bacio <3

Alla prossima!

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