Lucciola, io ti chiudevo
nella man come in cuore,
perché nell’ombra lieve
il palpitante lume
ti paresse un gran sole.
Lucciola, io non vedevo
che la tua vita è altrove,
su speranze leggere
un pullular di luce
quante sono le stelle.
Lucciola, apro la mano:
a me rimanga il folle
fosforo nelle vene,
a te caldo un barlume
di proteggente culla.
Clemente Rebora, Dieci poesie per una lucciola