E così arriviamo a Marzo. Il cambio di stile di vita comincia a piacermi e mi sto abituando a non riversare su cibo e sigarette le ansie quotidiane.
Chi mi sta intorno diventa l'involontario argine contro cui sfogo le mie nuove paure e preoccupazioni.
Tutte le persone importanti della mia vita, che il cielo li protegga in ogni istante anche e soprattutto da me, resistono alla piena.
L'uomo con cui per lunghi anni ho pensato che avrei condiviso il resto della mia vita decide che è il momento giusto per tirare fuori tutti le sue debolezze e viene portato via dall'impeto delle acque.
Buon viaggio.
Passiamo oltre.
Frankie Hi-NRG canta “Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili”
E' il 26 marzo e mio padre diventa raggiungibile.
Lo sportivo della famiglia, lo scalatore dello Stelvio, quello che divide il suo tempo tra il girare in bicicletta da corsa e il pulire/adorare la bicicletta da corsa, quello che pianifica la dieta e il percorso della vita con coscienza, esperienza, moderazione, raziocinio e saggezza... Sì, proprio lui, proprio il papà che ho sempre considerato un dio (perché io dal complesso di Edipo mica ne sono mai uscita) improvvisamente scende la china: da divino a mortale, da mortale a malato, da malato a bisognoso di un intervento chirurgico... Da Super a Bionico.
Lui resiste alla tentazione di girarsi dall'altra parte e far finta di niente, io a quella di entrare in un bar tabaccheria e chiedere un pacchetto di sigarette e un bicchiere di whiskey non necessariamente in quest'ordine.
La clessidra viene magicamente girata, si torna al tour degli ospedali di ormai 4 anni fa. E' vero, questa volta, a differenza di quando in ospedale c'era mia mamma, la sera non ho nessuno a casa che mi aspetta e nessuno con cui dividere turni e difficoltà, ma io sono più forte di 4 anni fa e qualcosa porco cane dalla vita l'ho imparato.
Adesso conosco la filosofia della salita: qualunque sia la pendenza scegli un rapporto, adegua la velocità, fai un respiro profondo, un bel sorriso e pedala.
[Continua]