Last time we arrived at our destination: this time we’ll “pass” through customs inspection and retrieve our baggage before leaving the airport and starting our journey.
After disembarking from the plane (remember to collect your possession and don’t leave anything behind), first of all you have to pass through customs inspection: keep your passport (or ID Card) close to you and, if needed, a visa and a module, where you declare your intentions and belongings (I don’t know how is called), which is given you on the plane (you can compile it before the disembarking) or at the airport. About the module, you have to compile that carefully because it’s an official document so if you’re not sure about some part, you should ask for help to flight or airport assistants (if you “lie” or write something “wrong” on it you could pay a high fine), especially if you’re declaring food or money in some places (i.e. USA, Australia and New Zealand).
At the customs there are different gates according to the nationality: if you have a passport (or ID card if is a domestic flight) of the same nationality of the Country you’re entering in, you have a dedicated lanes, if not, you have to use “all nationalities” ones; if you’re an EU/EAA citizens and you travel in one of those Countries, you have a dedicated lanes as well (sometimes you need just an ID card, not a passport).
About the passport, some years ago there were some nations that didn’t allow people who have been in some specific Countries (customs officers check the visa or the stamps in the document) so you had to change it: I don’t know if it’s the same now, but you should check before you start your journey. Instead, I’m sure that you need a “new” passport (with micro-chip Machine-readable one) for some places (i.e. USA).
At customs inspection the officers check your identity with the passport (or ID card), and control visa and the declaration module (if there are ones); sometimes they ask you some questions to be sure about what you declare (once this happened me because I had a 9-year-old passport and because of my job).
After those inspections, you can claim your main baggage: go to the right conveyor belt (look at the numbers on the screens); usually it takes a while before you can take them, so you have to wait patiently. It could happen that your luggage don’t arrive at destination (especially if you “changed” some planes) but they will be founded and will be given you after a couple of days (it is annoying, but it can be solved): it happened me twice, luckily when I came back home.
Sometimes, especially in some countries with strict quarantine rules (i.e. Australia), the luggage are inspected by some officers and some dogs; once I’ve seen a Labrador which was able to find an apple in a bag of a person while I was inspected: it was obviously a training for the dog (the fruit was still wrapped and all the people were smiling).
If you don’t have anything to declare, you can leave the airport thru the “green” exit (otherwise you have to pass thru the customs inspection).
Now you can leave the airport and begins your journey!
Now that’s all, folks!
As usual, here under the cut, there is the Italian version.
Come il solito, sotto al "cut", c'è la versione italiana.
Entriamo in un nuovo posto! (06)
L’ultima volta siamo arrivati a destinazione: ora noi “passeremo” le ispezioni doganali e recupereremo i bagagli prima di lasciare l’aeroporto e di iniziare il viaggio.
Dopo essere sbarcati dall’aereo (ci si deve ricordare di prendere tutte le proprie cose e non lasciare nulla dietro di sé), prima di tutto bisogna passare attraverso i controlli doganali: bisogna tenere a portata di mano il passaporto e, se c’è bisogno anche il visto e il modulo in cui si dichiara dove si sta andando e i propri possedimenti (sinceramente non so come si chiama), che viene data o sull’aereo (si può compilare prima lo sbarco) o all’aeroporto. Riguardo il modulo, deve essere compilato accuratamente perché è un documento ufficiale perciò, se non si è sicuri di alcune parti, è meglio chiedere aiuto agli assistenti di volo oppure agli agenti doganali (se si scrivono delle “bugie” o qualcosa di”errato” si rischia di pagare delle multe salate), specialmente se si dichiara cibo e soldi in alcuni posti (es. Australia e Nuova Zelanda).
Alla dogana ci sono diversi sportelli a seconda della nazionalità: ce ne sono alcuni dedicati se si possiede un passaporto (o una carta d’identità se è un volo domestico) con la medesima nazionalità del paese in cui si sta entrando, altrimenti si usufruisce degli altri per “tutte le nazionalità” (“all nationalities”); se si è cittadini europei (“EU/EAA citizens”) e si viaggia in uno di quei paesi, ci sono delle file apposite (talvolta basta solo il documento d’identità).
Riguardo il passaporto, anni fa c’erano alcune nazioni che non permettevano di varcare i confini alle persone che erano stati in determinati paesi (gli agenti della dogana controllavano i visti e i timbri sul documento) così che bisognava cambiarlo prima del viaggio: non so se capita ancora la stessa cosa tutt’ora. Invece, sono sicura che in alcuni posti (come negli USA) bisogna avere un passaporto “moderno” (con micro-chip e con sistemi leggibili con sensori ottici).
Ai controlli doganali gli agenti verificano l’identità dei viaggiatori (o la carta d’identità), e i controllano il visto e il modulo (se sono presenti); talvolta vengono fatte delle domande per controllare quello che si è dichiarato (a me è capitato una volta perché avevo un passaporto vecchio di 9 anni molto “vissuto” e a causa del titolo del mio lavoro).
Dopo questi controlli, si possono ritirare i propri bagagli: si deve andare al nastro trasportatore indicato dagli schermi; in genere ci vuole un po’ per riuscire nell’intento, perciò bisogna armarsi di pazienza. Può capitare che i bagagli non arrivino a destinazione (specialmente se si sono presi diversi aerei), ma in genere vengono ritrovati e inviati in un paio di giorni (è una cosa fastidiosa, ma può essere risolta); a me è capitato un paio di volte ma fortunatamente durante il viaggio di ritorno.
Talvolta, specialmente nei paesi con strette quarantene (es. Australia), le valigie sono ispezionato da alcuni agenti con dei cani; una volta ho visto un labrador che era stato in grado di trovare una mela in una borsa si una persona mentre stavo per essere controllata: ovviamente era stato fatto per “allenamento” per il cane (la mela era ancora imballata e le persone sorridevano tutte).
Se non si ha nulla da dichiarare, si può lasciare l’aeroporto attraverso l’uscita verde (altrimenti si deve passare attraverso un’altra ispezione).
Ora si può lasciare l’aeroporto e iniziare il proprio viaggio!
Per ora è tutto, gente!