Jun 07, 2008 13:23
Scusate se posto in italiano, oggi, ma non è proprio aria di scrivere in inglese.
Mi sono resa conto che c'è un prezzo da pagare per aver compiuto 18 anni. I miei oggi a pranzo mi hanno detto cosa ne pensano del mio viaggio a Sondrio da Marta - in realtà l'avevano già fatto tempo fa, dandomi il permesso di andare, anche perchè "sei maggiorenne, decidi tu". Dire che oggi hanno ritrattato, sarebbe sbagliato. Però hanno aggiunto cose che realmente pensano e di cui non mi avevano fatto ancora partecipe.
Hanno detto che si sentono molto, troppo preoccupati (mio padre afferma di non dormirci la notte) per il fatto che viaggerò fino a Milano da sola in treno, con i pericoli che ci sono al giorno d'oggi. Io non ho mai viaggiato in treno se non una volta, lo scorso Febbraio, fino a Bologna, in compagnia di tutti i miei compagni di classe e dei professori. Quindi è un'esperienza nuova; e per questo io dicevo di volerla fare, perchè l'anno prossimo, quando andrò all'università, dentro ai treni ci metterò casa :D Ma loro hanno tirato fuori la storia che per una come me che è inesperta, andare fino a Milano la prima volta da sola è troppo. Che è una grande città e potrei avere problemi anche appena arrivata. Che in treno si fanno troppe brutte conoscenze e io, da sola, attirerei l'attenzione. E hanno paura che succeda quello che ultimamente sentiamo troppo spesso accadere alle ragazze - e non c'è bisogno che scenda nei dettagli, mi avete capito. Io a questo proposito penso anche che questo accada nei treni meno frequentati, non negli intercity che si fanno tutta una tirata da pescara a milano o simili. Loro hanno risposto che l'intercity è uno dei treni più "scadenti" e anche peggio frequentati. io non ho saputo rispondere visto che ne capisco poco o niente.
Poi hanno tirato fuori il problema dei soldi; non siamo messi così bene, ma a fine mese ci arriviamo. Eppure una volta su dovrei portare con me altri soldi (sto da Marta 8 giorni, sicuramente ne spenderò un sacco, soprattutto se penso all'intenso programma di cose da fare che ha preparato per me). Questo è un problema di secondo piano, secondo me, ma so anche quanto siano intoccabili su questo argomento.
Metteteci pure che non conoscono Marta nè sua madre; non si fidano a mandarmi in una famiglia di persone a loro estranee. Non concepiscono (e li capisco, perchè sono di un'altra generazione) che io e lei siamo potute diventare così amiche solo sentendoci su Internet. Mio padre mi ha chiesto "ma cosa ci trovi in lei che non trovi nelle altre che puoi frequentare tutti i giorni?" Io non sapevo nè cosa nè come rispondergli. Ho provato a raccontargli di come ci siamo conosciute, di come ci siamo aperte l'una con l'altra e fidate l'una dell'altra. Di come due anni li abbiamo passati così, a parlare tutti i giorni, a scherzare insieme, a trovare appoggio e supporto l'una nell'altra. Non sono riuscita a fargli capire quanto sia importante per me avere persone come queste; non capisce quanto mi trovi male qui dove sono. Non gli viene nemmeno lontanamente pensato che io abbia cercato e trovato lontano quello che non ho qui, e che voglia mantenerlo finchè posso. E povero papà, non lo incolpo perchè non capisce.
E sentir dire loro che lo fanno per me, che non si opporranno se deciderò di partire lo stesso, sentire quanto sono preoccupati per me, sentire che le paure che hanno sono fondate, e sentirmi così impotente, perchè io mi fido ciecamente di Marta, ma so di non poter pretendere che si fidino anche loro, questo mi fa stare così male. Mi ha messa in difficoltà ancora più che se mi avessero obbligato a non andare. Perchè a quel punto avrei reagito, avrei detto "cazzo, mandatemi e non rompete le palle". Ma così no, così è diverso. E io mi sento stupida, perchè un'altra al posto mio se ne fregherebbe e si prenderebbe la sua vacanza che si è pure guadagnata. Ma io non lo so se ce la faccio ad andarmene con loro che per me non ci dormono la notte. E' sbagliato che siano così attaccati a me, lo so, dovrebbero rendersi conto che ormai devono lasciarmi andare, ma nel contempo ho paura di non essere abbastanza forte da farcela, abbastanza coraggiosa, abbastanza fortunata da scampare alle persone schifose che circolano in giro. Hanno condiviso con me questo peso e io adesso non so che fare. Non voglio deludere Marta: programmiamo di stare insieme dall'estate scorsa, ho aspettato questa stessa estate soprattutto xkè avrei potuto vederla e passare una settimana in compagnia di persone per cui sono veramente importante. Non voglio deludere me stessa, perchè ho sempre sognato di allontanarmi da qua in treno, in aereo o con qualsiasi mezzo. E voglio crescere. Voglio fare le esperienze. Ma sono arrivata a 18 senza un minimo di "bagaglio" sulle spalle. Si tratta di cominciare da 0 a un'età in cui dovresti essere già piuttosto autonoma. E io non so che fare, perchè so che comunque facendo deluderei me stessa o i miei genitori. Perchè mi dispiace ma non ci riesco a fare quella menefreghista che si lascia alle spalle i genitori ossessivi, perchè nemmeno io so se su quel treno mi andrà bene, se arriverò a destinazione o meno, o cose simili. Io la voglio, questa vacanza, ne sono certa...ma a quali condizioni?
Non è tutto perduto. Mamma propone di far venire Marta quaggiù, pur di non farmi partire. O comunque, potrebbe esserci una mia amica che deve andare su a Sondrio nello stesso periodo mio, e quindi ci faremmo compagnia a vicenda in treno. Io spero tanto di trovare una soluzione, perchè sennò è una situazione davvero di merda.
ita,
holidays,
family: parents,
friends: tesora,
family