viva il tronchetto della felicità (e altre cazzate random)

Nov 01, 2010 15:26

alurs
premetto che la situazione per il mio occhio non è ancora cambiata, chiedo in anticipo scusa se nel testo troverete degli errori madornali.

Comunque, lo avevo accennato su EFP e lo ripeto pure qui: mi sono infortunata l'occhio sinistro a causa di un incidente domestico e per una decina di giorni devo usarne solo uno.
Immaginate lo stress di usarne solo uno ma andia con calma.
Quello che mi è quasi costata la perdita dell'occhio è stata una banale pianta sempreverde. Un "tronchetto della felicità" così chiamato dalle mie parti, a me pare solo una specie di palma con le foglie un pò rigide e per giunta leggermente seghettate.
Normalmente le piante vanno messe fuori dai piedi no? a quanto pare dove abito io no... Ed è stata messa vicino alla ciotola dei gatti. Quindi, faccio per piegarmi a dar loro da mangiare e mi becco una foglia nell'occhio.
Il dolore l'ho sentito, ma è stato solo verso sera che si è accentuato di più. Tantè che non riuscendo a prendere sonno verso le quattro del mattino ho chiesto di essere accompagnata all'ospedale.
Non c'era l'oculista nel pronto intervento, dato che attacca alle sette e finische alle sette di sera. Ok, ottimo servizio non c'è che dire.
comunque sia mi viene dato l'appuntamento alle otto del mattino, e li mi reco dopo una attesa di un'ora e mezza.
In effetti me lo viene detto, ho avuto culo che la pupilla non sia stata tagliata. Un danno grave guaribile in una decina di giorni. Cazzo, che culo.
Lo confesso, sono una persona molto "pratica". nche se perdevo l'occhio poco mi importava. Avevo sempre l'altro.
è il sottoporsi ad una cura a dir poco stressante e sopportare un dolore che ti porta via il sonno che poco mi aggrada. Oltre ad aggiungere la probabilità di non avere più la vista perfetta all'occhio sinistro causa perdita di gradi.
A quel punto che faccio? Mi faccio fare il monocolo figo *ç*? Senza nulla da dire a chi lo porta eh.

Vabbè, vabbè. Ora sapete il motivo del mio ritiro dalle scene. Anche se ho provato a moderare i forum che gestisco, posso stare poco al pc.

Giusto in queste giornate di oscura visione, ho provato a guardare un anime/manga sulla bocca di tutti, ossia il violento "Higschool of the Dead".

Non sono andata oltre il primo episodio, quindi se volete pesantemente criticarmi fatelo, però ci tengo a precisare: c'è un motivo perchè non sono andata oltre.
Ok, io adoro i film o storie con gli zombie di mezzo. Anche se c'è da dirlo, la trama è sempre quella che è il più delle volte.
Una infezione batterica crea un'orda di zombie affamati e chi viene morso da loro in breve subisce una trasformazione. I pochi sopravvissuti protagonisti, dovranno fare di tutto per sopravvivere al disastro planetario.
E ok, è una trama trita e ritrita ma non posso negargli fascino.
Le situazioni di pericolo, il sentirsi abbandonati a se stessi, lo smarrimento, la disperazione e perchè no, umorismo macabro e psicologia che fa riflettere sul troppo osare dell'umanità in campo scentifico.
Anche qui con questo anime abbia situazioni catastrofiche dove i pochi sopravvissuti si rifugiano in una scuola.
Ma c'è un limite anche alle banalità trite e ritrite come le storie sugli zombie.
i film tratti dalla meravigliosa saga di "Resident Evil" per quanto poco ci azzecchino con i videogame e la sua storyline, si erano premurati di non cadere troppo nella banalità degli stereotipi proponendoci personaggi comunque carismatici.
Oppure nel film semi/demeniale "L'alba dei morti dementi" possedeva delle trovate a dir poco uniche e memorabili. Di quelle che non ti scordi davvero più da tanto che sono stati geni gli sceneggiatori.

Qui non vedo nulla di tutto questo e anzi, trovo questi stereotipi odiosi e poco assimilabili/accettabili.
Battute trite e ritrite, scene squallide e ambigue come le studentesse divorate dagli zombie che però paiono più degli stupri o gangbang. La telecamera che indugia sul culetto o sulle tette della eroina stereotipata e figa, senza un valido perchè se non quello di aumentare odience e vendite. Eroine, ripeto, fatte con lo stampino e con pregiudizio.
sia fisicamente che caratterialmente, non vedo nulla di ammirevole in questi personaggi di carta. C'è la classica ragazzina "coraggiosa", c'è quella saggia e matura, c'è quella secchiona che manco farlo apposta porta gli occhiali (e li i secchioni portano tutti gli occhiali. negli anime intendo).
E poi ci sono i personaggi maschili che vengono messi in disparte dalle co-protagoniste femminili, ma non certo per il carattere o le doti in battaglia... Quanto ancora per la telecamera che indugia sulle mutandine (e vorrei anche sapere di che marca sono così me le compro).

Vendere, signori miei, è la parola d'ordine a questo mondo.

io però punto più sulla qualità che sulla spettacolarizzazione...

vita quotidiana, critica, anime e manga

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