[fanfiction]Supernatural.BDT.Prompt:022-Nemici

Dec 24, 2008 01:43

Ecco cosa la mia mente malata partorisce quando è in una sala d'aspetto d'ospedale...dite che debba farmi vedere da un medico bravo?O.o

Titolo: And time leads to other things
Fandom: Supernatural
Personaggio/Coppia: Dean Winchester,Castiel
Prompt: 022-Nemici
Rating: G
Conteggio Parole: 446 (W)
Riassunto:C'è stato un tempo,prima della venuta dell'uomo,in cui gli angeli calcavano il suolo della terra.
Note:
1. Il titolo è tratto da Wings of God degli Anathema.
2. Castiel POV (dovrei iniziare a preoccuparmi di questo O.o)
Disclaimer: Purtroppo Dean Winchester e Castiel non sono miei,ma appartengono a quella mente geniale di Eric Kripke. Questa fanfiction non ha nessuno scopo di lucro,ma è solo il delirio notturno di una folle mente insonne,provata dall'astinenza da Supernatural.
Warning: Spoiler 4a stagione di Supernatural
Tabella: Big Damn Table

C'è stato un tempo,prima della venuta dell'uomo,in cui gli angeli calcavano il suolo della terra. Le loro ali facevano vorticare la polvere e si crogiolavano nella beatitudine di un raggio di sole. Le loro piume candide rifrangevano la luce e splendevano.
Quando Lucifero cadde,la terra tremò,attutendo la sua caduta,e le sue ali si tinsero di pece e di sangue.
E poi fu guerra.
Angeli e Demoni si contesero la terra.
Stridore di spade e urla squarciarono l'aria. Alcune piume caddero al suolo e dalla loro morte nacquero i salici,lacrime della nuda terra.
E quando un angelo periva non v'erano abbastanza lacrime per piangerne il delicato soffio di vita che si perdeva nell'aria.
E quando un demone cadeva,non si levavano urla di giubilo. Le schiere degli angeli restavano mute e attonite. La morte era l'unica cosa davvero reale in un mondo ancora vergine.
Quando Castiel brandì la spada in battaglia per la prima volta e uccise il suo primo demone,la sua mano non ebbe esitazioni,ma i suoi occhi erano ciechi,troppo occupati a piangere lacrime di rimorso per vedere la luce di quegli occhi nemici spegnersi per sempre.
Col tempo nulla divenne semplice,ma Castiel non versava più lacrime quando con un colpo deciso recideva il capo di un demone che con un tonfo sordo andava a posarsi ai suoi piedi.
E col tempo le spade scomparvero,sostituite dalle armi dell'uomo,e sopraggiunse il vuoto. L'ascetico adempimento di un dovere,di un ordine del Padre suo.
Non v'era più scopo.
Non v'era più dolore.
Solo un eterno ritorno dell'uguale.
Così per migliaia di anni.
E mentre il tempo passava,il suo distacco dalla terra divenne abisso. I suoi piedi non battevano più il suolo,lo sfioravano appena. Le sue ali non risplendevano più. Per troppo tempo ripiegate sulle scapole,divennero opache e si tinsero di malinconia. I suoi occhi divennero aridi e le lacrime di sangue divennero uno sbiadito ricordo.
Col trascorrere dei millenni,Castiel divenne perfetto.
Nessun sentimento. Nessuna esitazione. Nessun rimpianto. Nessun rimorso. Nessun dubbio...
Fino a quando Dean Winchester non venne a sconvolgere il mondo. Il suo mondo.
Se Castiel era la perfezione,Dean era perfettamente e dannatamente imperfetto. Arrogante,cinico,iracondo,goloso,lussurioso. Ma Dean era anche capace di amare incondizionatamente,di sacrificarsi,di farsi delle domande. Dean era anche capace di avere dubbi.
Dean Winchester avrebbe dovuto essere il suo nemico,perché lui era tutto ciò che Castiel non poteva permettersi di essere.
Nel suo lento vegliare sul mondo,Castiel continuava a ripetersi che non provava nulla. Che Dean Winchester era un uomo come gli altri per lui. Che questa era la sua verità. La verità di Dio. La sola verità che contasse davvero.
Ma quella verità era solo l'ennesima menzogna che si raccontava. Labile come fumo,incostante come la luna.

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