fic: NN (Scozia centric)

Jan 18, 2013 19:59



Titolo: NN
Personaggi: OC!Scozia (Kenneth Kirkland)

Fandom: hetalia axis powers

Rating: giallo girasole

Avvisi: flash,shonen ai
Note: Improvvisata in una conversazione su skype con la Danna.

C'è un che di ipnotico e affascinante, nel modo in cui la massa di capelli biondo grano spiove sulle spalle di Scozia. Un che di selvaggio, e primitivo, una magia arcana che il mondo ha dimenticato. Qualcosa di pericoloso, che chiede per favore di non distogliere lo sguardo, nemmeno quando le sue dita segnate di cicatrici iniziano a dipanare ciocche e nodi per intrecciarli di nuovo nella coda abituale. Un rito semplice, casuale, ma intriso di una sensualità accattivante.
C'è un che di terribilmente appagante, nel modo in cui Scozia contrae le spalle. I muscoli torniti che guizzano, si tendono, si rilasciano sotto la pelle, disegnando una rete intricata di linee e svincoli. è come una carezza che scivola giù, nel profondo, perché la schiena di Scozia è una roccia liscia, ma increspata dai segni delle battaglie. Può riconoscerne la gran parte, perché ha percorso lo stesso cammino mille, infinite volte, e lo conoscono le sue mani e le sue dita. Il modo in cui scozia tende il collo, piega il torso, ogni singolo movimento è una cascata di piccoli mutamenti, una pioggia calda e tonificante.
C'è un che di inquietante nelle mani di Scozia, nelle dita che non hanno nulla di aristocratico, che portano ancora i calli delle armi bianche e i ricordi delle campagne selvagge. Eppure sono sempre state morbide sulla sua pelle, sempre gentili sul suo corpo, sempre delicate nel cercarlo e nel trovarlo. Con quelle mani ha costruito castelli, ha spianato valli, ha cacciato e ha anche ucciso, ma tra le piccole pieghe dei suoi palmi troverà sempre l'odore silvestre dei pini e il dolce aroma del luppolo.
C'è un che di magnetico negli occhi di Scozia, negli spicchi verdi delle sue iridi in cui gli anni, il tempo e il passato hanno scavato tortuosi cammini. Non sono profondi, gli occhi di Scozia, non nascondo antri o anfratti in cui rischiare di perdersi. Sono schietti, caldi, sinceri, si accendono di una luce rassicurante ogni qualvolta sorride e gli angoli delle palpebre si increspano appena, sono occhi che furbi e sicuri che conoscono ben più di quanto la sua bocca non dica. Sono gli occhi di chi è stato forgiato dal vento e dalla tempesta, dall'erba piegata nei campi e dalla spuma salmastra del mare. Sono occhi che ti accolgono, quando li guardi, con l'affetto del vecchio pastore che torna all'ovile.

character: oc!scozia

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