Allo stesso km

May 31, 2012 01:49


Che brutto che sei amore mio.
Sei crudele, dispotico, immaturo.
Sei arrogante e sei soltanto cervello e niente cuore.
Crudele per le cattiverie gratuite che mi vomiti addosso costantemente; dispotico perché t'interessa solo d'imporre te stesso con le tue idee e le tue decisioni.
Immaturo perché mi dai la responsabilità di ogni cosa, dai fallimenti a come reagisci.
Arrogante perché credi di essere un salvatore ed invece mi rendo conto che tutte le tue energie le stai usando per spingermi in basso, umiliarmi, ferirmi.
Sei tutto cervello perché non parli mai attraverso i sentimenti ma con una statistica fatta di percentuali e proporzioni.
Sei brutto, amore mio.
Sei brutto perché non guardi in faccia la tua parte malata ma proietti la luce dell'occhio di bue sulla mia e mi porti a sentirmi totalmente sbagliata quando nessuno ti ha puntato la pistola alla fronte obbligandoti a stare con me. E, soprattutto, a lasciarmi e tornare, e ancora ed ancora ed ancora...
Sei bruttissimo perché sei codardo. Perché ancora una volta hai attuato uno dei tanti giochetti perversi per cui vorresti impormi di ammettere che dobbiamo lasciarci perché non possiamo star bene in coppia, quando io penso che se fossimo meno stronzi e ci mettessimo allo stesso km di partenza, potremmo camminare prendendoci la mano e guarire insieme, con umiltà imparando.
Sei brutto ed io devo davvero mettere a fuoco la tua parte malata e smettere di condannare la mia.
Perché se io, quando penso a te ed a noi, sono ancora in grado di camminare ad 800 mt da terra, farfalle nello stomaco e cuore che è un'esplosione primaverile di fiori significa che io il mio sentire è un canale ancora aperto...e se quello che raccolgo è soltanto disprezzo e lotte di potere, ancora fragile sulle mie gambe io, casco faccia a terra.
Mi sto ricostruendo e non è un percorso semplice: richiede coraggio, attenzione e fiducia. Se scelgo ancora te che mi distrai continuamente con cose negative e mi dai un ritorno pessimo di me stessa, soprattutto, non so di quanto s'allungherà la strada e non so sinceramente se ne uscirò viva.
Una parte di me incrocia le dita: che tu possa esser meno duro e che non sia giunto al fatidico momento "conquista e scopata occasionale di leggerezza emozionale" che è tanto prezioso al tuo ego...ma ammetto che, finalmente, una parte di me prega affinché io mi decida, con velocità crescente, ad allontanarmi da te.
Sei brutto, amore mio.
Sei brutto come la parte di me orrenda con la quale ti sei tanto scontrato.

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