[RPF] Full stop (Skarroll)
Titolo: Full Stop
Fandom: RPF Calcio
Personaggi/Pairing: Andy Carroll(/Martin Skrtel)
Rating: R
Conteggio Parole: 450 (fidipu)
Prompt: 250 parole minimo, senza un punto fermo del Multifandom Drabble Fest @ it100
Avvertimenti: slash, sesso non descrittivo, linguaggio, mmom_italia (mi capite)
Note: perlinha, eddue ♥ *BRFLFLFLFLFLL*
- Scusami se non ha senso/è tremenda da leggere e_e.
Disclaimer: Non mi appartiene nulla; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo.
~ Full Stop.
Andy, incredibile a dirsi, incredibile a credersi, è lì nudo sotto la doccia da almeno venti minuti, l’acqua un po’ troppo calda che gli piove in uno schiaffo continuo contro la nuca, gli rotola giù dai capelli, sul viso e lungo il mento, e poi sulla schiena, tra le scapole, verso i fianchi ed oltre la curva rotonda delle natiche, sulle cosce, i polpacci: non si sta più lavando da un pezzo, e precisamente dal momento in cui il suo cervello traditore - traditore, traditore, traditore bastardo, - gli ha ricordato gli occhi di Martin e soprattutto le sue mani, le sue dita; Andy quasi non ci dorme più la notte, per le dita di Martin, che sono troppo affusolate e troppo belle e troppo maschili e troppo di Martin, soprattutto, e come ogni cosa di Martin sembrano fatte apposta per farlo impazzire: Andy sta impazzendo, sta impazzendo davvero e, d’altra parte, se non stesse impazzendo allora sicuramente non se ne starebbe lì, sotto la doccia, fermo come un cretino, la spugna buttata chissà dove, dimenticata da un pezzo, dimenticati pure l’allenamento e la colazione e tutti i suoi doveri di calciatore adulto e responsabile solo perché ha pensato a Martin e quindi, come un ragazzino, si è infilato una mano nelle mutande, solo che le mutande non ce le aveva neppure, e tanto meglio, perché si è trovato subito, già semieretto e accaldato e gli è bastato un minuto, davvero, un minuto e un pensiero al modo in cui Martin non sorride quasi mai per eccitarsi del tutto e sentire il cuore ingranare la quarta per assecondare il ritmo del suo tocco troppo lento, dei suoi fianchi troppo fermi; e dopo un attimo ancora ha dovuto appoggiarsi con una mano alla parete perché gli mancava il fiato, Dio santo, gli mancava già il fiato perché sentiva le mani perfette di Martin dappertutto su di sé, il suo respiro affannato di quando in campo Andy gli si preme alle spalle per non lasciarsi marcare, perché Kenny gli ha detto di farlo, ed è faticoso, è faticoso ai limiti dell’impossibile tentare di nascondere a Martin l’effetto della loro vicinanza ed è stressante e il risultato è che Andy ora sta lì, in piedi sotto la doccia da un’eternità, a farsi piovere addosso e toccarsi e bisbigliare il nome di Martin come se avesse quindici anni tutto da capo e non riesce neppure a vergognarsi, perché sta pensando alle mani di Martin, a Martin, e Martin gli piace così tanto che, naturalmente, tutto il resto perde d’importanza.
Fandom: RPF Calcio
Personaggi/Pairing: Andy Carroll(/Martin Skrtel)
Rating: R
Conteggio Parole: 450 (fidipu)
Prompt: 250 parole minimo, senza un punto fermo del Multifandom Drabble Fest @ it100
Avvertimenti: slash, sesso non descrittivo, linguaggio, mmom_italia (mi capite)
Note: perlinha, eddue ♥ *BRFLFLFLFLFLL*
- Scusami se non ha senso/è tremenda da leggere e_e.
Disclaimer: Non mi appartiene nulla; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo.
~ Full Stop.
Andy, incredibile a dirsi, incredibile a credersi, è lì nudo sotto la doccia da almeno venti minuti, l’acqua un po’ troppo calda che gli piove in uno schiaffo continuo contro la nuca, gli rotola giù dai capelli, sul viso e lungo il mento, e poi sulla schiena, tra le scapole, verso i fianchi ed oltre la curva rotonda delle natiche, sulle cosce, i polpacci: non si sta più lavando da un pezzo, e precisamente dal momento in cui il suo cervello traditore - traditore, traditore, traditore bastardo, - gli ha ricordato gli occhi di Martin e soprattutto le sue mani, le sue dita; Andy quasi non ci dorme più la notte, per le dita di Martin, che sono troppo affusolate e troppo belle e troppo maschili e troppo di Martin, soprattutto, e come ogni cosa di Martin sembrano fatte apposta per farlo impazzire: Andy sta impazzendo, sta impazzendo davvero e, d’altra parte, se non stesse impazzendo allora sicuramente non se ne starebbe lì, sotto la doccia, fermo come un cretino, la spugna buttata chissà dove, dimenticata da un pezzo, dimenticati pure l’allenamento e la colazione e tutti i suoi doveri di calciatore adulto e responsabile solo perché ha pensato a Martin e quindi, come un ragazzino, si è infilato una mano nelle mutande, solo che le mutande non ce le aveva neppure, e tanto meglio, perché si è trovato subito, già semieretto e accaldato e gli è bastato un minuto, davvero, un minuto e un pensiero al modo in cui Martin non sorride quasi mai per eccitarsi del tutto e sentire il cuore ingranare la quarta per assecondare il ritmo del suo tocco troppo lento, dei suoi fianchi troppo fermi; e dopo un attimo ancora ha dovuto appoggiarsi con una mano alla parete perché gli mancava il fiato, Dio santo, gli mancava già il fiato perché sentiva le mani perfette di Martin dappertutto su di sé, il suo respiro affannato di quando in campo Andy gli si preme alle spalle per non lasciarsi marcare, perché Kenny gli ha detto di farlo, ed è faticoso, è faticoso ai limiti dell’impossibile tentare di nascondere a Martin l’effetto della loro vicinanza ed è stressante e il risultato è che Andy ora sta lì, in piedi sotto la doccia da un’eternità, a farsi piovere addosso e toccarsi e bisbigliare il nome di Martin come se avesse quindici anni tutto da capo e non riesce neppure a vergognarsi, perché sta pensando alle mani di Martin, a Martin, e Martin gli piace così tanto che, naturalmente, tutto il resto perde d’importanza.