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Sep 07, 2010 18:33


"La guerra non è una maledizione insita nella natura; è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita. Ciò è mostruoso, ne convengo. Così mostruoso che il mio ateismo deriva principalmente da questo. Cioè dal mio rifiuto di accettare l'idea d'un Dio che ha inventato un mondo dove la Vita uccide la Vita, mangia la Vita. Un mondo dove per sopravvivere bisogna uccidere e mangiare altri esseri viventi, siano essi un pollo o un'arsella o un pomodoro. Se tale esigenza l'avesse concepita davvero Dio creatore, dico, si tratterebbe d'un  Dio ben cattivo."

"Che razza di democrazia è una democrazia che vieta il dissenso, lo punisce, lo trasforma in un reato? Che razza di democrazia è una democrazia che invece di ascoltare i cittadini li zittisce, li consegna al nemico, li abbandona agli abusi e alle prepotenze? Che razza di democrazia è una democrazia che favorisce la teocrazia, ristabilisce l'eresia, sevizia e manda al rogo i suoi figli? Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della maggioranza, spadroneggia e ricatta?!? Una non-democrazia, ti dico. Un imbroglio, una menzogna. E che razza di libertà è una libertà che impedisce di pensare, parlare, andare controcorrente, ribellarsi, opporsi a chi ci invade o ci imbavagli? Che razza di libertà è una libertà che i cittadini li fa vivere nel timodre d'esser trattati anzi processati e condannati come delinquenti? Che razza di libertà è una libertà che oltre ai ragionamenti vuole censurare i sentimenti e quindi stabilire chi devo amare, chi devo odiare, sicché se odio gli americano nonché gli israeliani vado in Paradiso e se non amo i mussulmani vado all'Inferno? Una non-libertà, ti dico. Una beffa, una farsa."

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A me la Fallaci piace.
Mi sa una donna con le contropalle, una intelligente; che ha il cervello abbastanza aperto da potersi permettere di parlare, al contrario della Guzzanti senz'altro favorita dal cognome di paparino - nonché della sua carriera.
La cara, vecchia Oriana no. Lei è una che si è fatta un culo tanto, che la guerra l'ha vissuta. C'è stata in mezzo, tra i fucili, tra le pallottole, tra le rivoluzioni, e alla fine ha parlato. Ha parlato e ha deciso di dire le cose come stanno, senza se e senza ma. Senza ritagli, senza vergogna, senza paura. Andando contro tutti; contro l'opinione pubblica abilmente manipolata dallo Stato, che ci fa credere di essere liberi quando invece non lo siamo.
La Fallaci ha detto la verità, e come tutti quelli che hanno le palle di dire le cose come stanno è stata condannata per questo.
La massa giudica e non ragiona; ci si atteggia a rivoluzionari e libertini, imbattendosi poi nel pericoloso mostro dell'incoerenza. Si gioca all'opinionismo, e poi? Si torna a casa la sera con i soldi che tintinnano in tasca e la cena pronta, tronfi e vanagloriosi di un'opinione che conta poco o nulla se presa da sé.
La destra e la sinistra sono ugualmente colpevoli. E non solo loro.
Tutti siamo colpevoli - colpevoli di tacito consenso.
Ce ne stiamo col culo caldo nelle nostre belle casette a cenare tutti insieme davanti al tg. Famiglia tipo con mamma casalinga e papà lavoratore reduce da una lunga giornata, fratelli e sorelle che litigano dagli estremi opposti del tavolo mentre la televisione lancia la solita sequela di notizie contraffatte, nascondendo la sporcizia, lo schifo e il marcio di chi ci governa. E noi ce lo facciamo andare bene, perché si scuote la testa davanti a Berlusconi, Fini, Bossi e chi altro; ma alla fine è più importante la cena, il minestrone, la macchia sul colletto, la lite avuta nel pomeriggio.
L'informazione ci riempie di panzane e a noi sta bene così, perché la verità è qualcosa che fa paura. La verità è che questo paese sta andando a rotoli per le esigenze dei singoli, che al governo abbiamo un harem di coglioni che scrivono leggi a caso per tutelare nient' altro che loro stessi. Tradimenti, scandali, escort, evasioni fiscali, soldi che spariscono dietro ai colletti inamidati e ai flash delle macchine fotografiche.
E poi c'è questo paese che si odia, quest' Italia che ce l'ha con il razzismo e la xenofobia e poi si fa la guerra dal basso in alto, perché il sud e il nord non sanno fare altro che combattere. C'è il bigottismo, e il perbenismo, e il chiudere gli occhi: c'è il fare finta di essere dispiaciuti, le malelingue che parlano a bassa voce.
E pensare che un centinaio e passa di anni fa c'è stato chi ha fatto di tutto per unirla, quest'Italia.
Che fine ha fatto, quel sogno patriottico? Le bandiere, l'inno, contano ancora qualcosa?
Io mi rifiuto di appartenere a un paese senza personalità: sono stanca di vivere nelle bugie.
Voglio la verità.

politica, fallaci, odio

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