Egoismo razionale

Nov 23, 2010 21:16


Gli Editors cantano Munich.
Se la mia vita fosse un film, probabilmente non esisterebbe una colonna sonora meno adatta; perché questo momento dovrebbe essere accompagnato da una di quelle canzoni che colano come miele, esplodono alla fine e lasciano quel vago senso di soddisfazione che fa sorridere, alla fine di tutto. Il classico monologo finale.
... ma questo non è nemmeno un monologo finale. Perché la pellicola non finisce stasera - gli spettatori non si alzano dalle poltrone. E non entra nemmeno l'uomo delle pulizie a togliere le carte dei pop corn e le lattine di coca cola.
Domani mi alzerò e sarà un'altra mattina simile alle altre. Non credo che niente di tutto questo mi cambi la vita.
Però. Però.
Voglio scrivere a cuore aperto, senza censurarmi, almeno stavolta. Senza mettermi un freno o un limite.
Io non sono una persona perfetta. Non lo sono mai stata, anzi; il più delle volte, cercando di evitare i guai, ne ho combinati così tanti che ho finito per fare casini ancora più grandi.
E pensandoci bene non sono nemmeno la persona buona che vorrei essere. Non sono così dolce, e altruista... anzi. A dir la verità è tutto il contrario. E non lo dico per scherzare; molte volte ho cercato di manipolare le situazioni a mio piacimento. E pur riconoscendolo in quel momento stesso, non mi sono fermata.
Il fine giustifica i mezzi. Volevo essere felice. E in virtù di questa tanto sospirata felicità, non mi sono mai fermata.
Mentirei se dicessi di non avere nessun rimpianto; ce ne ho, eccome se ce ne ho. Eppure indietro non ci tornerei mai, nemmeno per prendere la rincorsa.
Ed è questo, che voglio dire. Che posso essere stronza, e cattiva, e perfida quanto uno vuole; ma questo non cambia le cose. Non tornerò sulle mie decisioni. Non le rivaluterò. E l'orgoglio non centra nulla...
Perché sì, io ho fatto del male agli altri. E mi sta bene.
Ma tutte le persone che mi hanno chiesto di cambiare, non ne hanno fatto a me? Tutte le persone che hanno cercato ad ogni costo di tenermi vicina quando io non lo volevo non mi hanno soffocata?
Tutte le merda di persone che mi hanno idealizzata, mi hanno reinventata secondo le loro aspettative non hanno in qualche modo contribuito a farmi odiare ancora di più me stessa?
E questo davvero non conta niente?
Conta. Conta perché una voce ce l'ho anche io. Conta perché anziché rovesciare i tavoli sono sempre stata zitta - e adesso no, zitta non ci sto più.
Conta perché io indietro non ci torno.
Perché quello che è passato è passato e ho deciso che da stasera non conterà più niente perché di campare di ricordi no, non ne posso più.
Una volta avrei chiesto scusa continuamente, pur di non sentirmi odiata. Adesso scusa non lo chiedo più. Adesso ci sono io e tutto l'odio che mi merito - e quello a cui posso rispondere.
E nel mio essere perfida, stronza, troia e qualsiasi cosa mi si possa rimproverare, sono contenta così.
Non voglio essere salvata.

un po' di tutto, passato, scazzo, vetro, ricordi

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