Apr 11, 2014 21:56
Ero dal parrucchiere.
(E qui devo aprire una parentesi.
Perché alcune persone amano andare dal parrucchiere?
Sarà che ho una chioma abbastanza consistente da meritare un proprio status giuridico, dinnanzi a cui gli ignari parrucchieri si accartocciano in attimi di disperazione, ma veramente... Perché alcune persone amano sprecare tempo a farsi lavare e tagliare e colorare la testa? Sappiate, coevi e posteri, che ci sono andata soprattutto per un motivo pragmatico: impiegare tre minuti per bagnare tutti i capelli è troppo.)
Ero dal parrucchiere, il mio parrucchiere easy going nel centro di una delle città più snob e borghesi che io concepisca: la mia. Il fatto che i miei parrucchieri riescano a essere una coppia di persone tranquille nell'animo, così tranquilla da non essere (... qual è il participio passato di "tangere"? Beh, quello) dai pettegolezzi milf benpensanti che pagano loro le vacanze, mi fa pensare che tutto è possibile. E' un bel pensiero, ma c'è di meglio.
Ad esempio, mentre il parrucchiere litiga con i miei capelli parlando di quanto i limoni siciliani siano deliziosi, ai limiti dell'erotico, enfatizzando il concetto con una serie di "cazzo" armonicamente distribuiti all'interno della frase, VB fa notare quanto siano buoni i limoni di Sicilia con il sale.
E io penso, cazzo (adeguandomi al parrucchiere), che conosco quel sapore.
Poi realizzo.
Tequila.
E continuo ad averne voglia.
daily life,
alcohol