Aug 06, 2009 05:53
"Io sarò un fisioterapista, ma qui abbiamo una corda di violino."
Massaggiarsi il collo guardando un film.
Trovare il punto bloccato, ostinarcisi, fino a che il collegamento con la spalla non tira - corda di violino - e insistere e insistere fino a desensibilizzarsi il braccio.
VB è particolarmente brava a fare massaggi.
Premendo punti non rintracciabili sulle mie caviglie e sui miei polpacci mi ha fatto passare mezzora gemendo di dolore sul letto. Mi ha trovato tensioni che non immaginavo di avere. E poi sono crollata, come uno straccio molto rilassato.
Il nodo è lì, testardo, rimpicciolito ma non dissolto.
Trovare tensioni è un po' come scoprire parti intime di me - e non solo perché si va sotto la pelle. Un'intimità che spesso necessita il tocco altrui, perché sono troppo di parte per andare a scoprire i punti più desensibilizzati.
C'è poi una specie di mal di gola da ieri, casuale, fastidioso, rincoglionente. Che mi ostino a negare e si ostina ad arrochirmi la voce.
I malori mi insospettiscono. Sempre.
Quelli che nascono dentro ed escono, intendo.
Mi rendono sospettosa come un volto brutto farebbe con lo spettatore di una fiaba dove il buono è riconoscibile in quanto tale perché bello e sano. E vogliamo tutti essere buoni. Anche chi vuol essere malvagio, perché abbiamo addomesticato i malvagi a priori dando loro una bontà riposta nel profondo come nel profondo il mio collo è contratto.