Fic: You can tell me all your secrets

Jun 18, 2011 08:12

Titolo: You can tell me all your secrets
Fandom: X-Men: First Class RPF
Personaggi/Pairing: Michael Fassbender/James McAvoy (<3)
Rating: PG14
Conteggio Parole: 815 (fidipu)
Prompt: segreto professionale per il 730!fest di dietrolequinte/sottoilpalco. (Defliz!set, 6/6)
Avvertimenti: gen, hints slash, commedia
Note: Ma sono la prima a scrivere McBender in italiano? Ditemi di no, dai, non fatemi vergognare XD *sbadigl*
Disclaimer: Non mi appartiene nulla; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo.

~ You can tell me all your secrets.

James scoppia a ridere, avvampa fino alla punta delle orecchie e si nasconde la faccia tra le mani, piegandosi in avanti, distrutto dall’imbarazzo. Michael, seduto accanto a lui, sorride e beve un sorso di birra, e allunga la mano libera ad accarezzargli gentilmente la schiena, tentando di calmarlo. James si tira su dopo un’infinità di tempo, quasi tremando per le risate, e ha gli occhi lucidi, le guance rosa. Michael sposta il braccio sulla spalliera del divano, e si sente un coglioncello alle prime armi che non ha il coraggio di stringersi addosso la ragazzina più bella della scuola.
«Allora?» gli chiede, sogghignando con l’aria di uno che si sta divertendo un mondo, e James ride un altro pochino, allungandosi a rubargli la birra di mano e buttandone giù quanta più può nel minor tempo possibile.
«Neppure se mi preghi in ginocchio, Fassbender,» dice, restituendogli la bottiglia e sorridendo appena, il viso e il collo che si arrossano ancora un po’. Michael s’imbroncia, un po’ offeso, e picchietta col ginocchio contro il suo, azzardandosi persino a stringergli la mano libera attorno alla nuca, tirandoselo un po’ contro. Incolpa la birra, per questa botta di coraggio, ma non è che gli dispiaccia poi tanto, specie quando James non oppone resistenza ma gli si avvicina con una specie di adorabile mugolio. «Non è giusto, c’è... c’è il segreto professionale, su queste cose.»
Adesso è Michael che ride, sorpreso e contento e un po’ perso, e mette via la birra per stringere entrambe le braccia attorno alle spalle di James, crepi l’avarizia. Lo guarda da sotto in su, tentando di trattenere il sorriso un po’ cretino che vuole assolutamente aprirglisi sulla faccia, e non gli sfugge la smorfietta compiaciuta e imbarazzata di James, il modo in cui le sue pupille un po’ si dilatano, scure e scurissime in mezzo a quel mare di azzurro.
«Sono piuttosto sicuro che te lo sia appena inventato, James,» dice, e James gonfia le guance, s’imbroncia appena. «Ma comunque, lo sai che i tuoi segreti sono al sicuro con me.»
James solleva le sopracciglia in un’espressione totalmente poco impressionata, e Michael gli fa quel suo sorriso un po’ da squalo cui nessuno mai è riuscito a resistere. James chiude gli occhi, sospira, si allunga in avanti quel tanto che basta a nascondere il viso contro l’incavo del collo di Michael.
«Eddai, Mike,» brontola, abbracciandolo in vita e Michael, davvero, fa fatica anche solo a ricordarsi cos’è che gli aveva chiesto, tanto per cominciare. Gli accarezza la nuca, intrecciando le dita ai suoi capelli, perché gli sembra l’unica cosa giusta e importante nell’universo. «Possiamo lasciar stare, hm? Parliamo di qualcos’altro.»
Michael annuisce, lascia che James si risollevi e si risistemi contro il divano e sta già annaspando alla ricerca di un altro argomento di conversazione quando si rende conto che, dannato McAvoy, l’abbraccio e la vocina deliziosa e pure il modo in cui lo sta guardando ora - era tutto un piano malvagissimo per distrarlo e convincerlo a non insistere.
«Maledizione, sei un genio del male,» ride Michael, scompigliandogli i capelli con un po’ più di forza di quanto sia strettamente necessario, e James ride con lui, tentando di fermarlo, lagnandosi appena, e un po’ si mette pure a scalciare, tutto soddisfatto di sé.
«Mi piacerebbe potermi prendere tutto il merito,» dice, sogghignando come un dannato e Michael non sa proprio quale santo in Paradiso gli stia dando la forza di non saltargli addosso ora e subito, anzi, magari anche cinque minuti fa. «Ma la verità è che sei tu che sei troppo scemo e prevedibile.»
«Oi!» salta su Michael, subito, premendosi le mani sul petto con aria irrecuperabilmente oltraggiata, e James gli sorride, gli sorride, gli sorride, con gli occhi grandi e tutto uno scintillio furbetto sul viso che gli si addice in maniera quasi preoccupante. «Un’offesa simile andrebbe lavata col sangue, ragazzino.»
«Sono troppo giovane per morire,» si lagna James, senza neanche un po’ di convinzione, e Michael sorride.
«Allora mi dovrò accontentare di sentirti rispondere alla mia domanda,» dice, avvicinandoglisi ancora un po’ e sistemandogli di nuovo una mano sulla nuca, perché sta indegnamente comodo ed è irresistibile il modo in cui James si rilassa contro il suo tocco. «Niente cazzate sul segreto professionale, James, solo sì o no.»
James alza gli occhi al cielo, vagamente esasperato, ma quando torna a guardarlo sorride, solleva una mano a toccargli appena una guancia, il profilo del mento, il collo, il petto. Michael è sul punto di esplodere, ma si costringe a resistere.
«Prometti che non lo dici a nessuno?» domanda James, aggrottando appena le sopracciglia e imbronciandosi, premendo il palmo bene aperto della mano all’altezza del cuore di Michael e Michael vorrebbe dirgli che non è così che si fanno i giuramenti, che dovrebbe essere lui a toccarsi il cuore, ma non ne ha minimamente la forza, davvero.
«Prometto,» annuisce, soltanto, e James si morde le labbra, arrossisce di nuovo, sorride.
«Sì,» dice. «Keira è davvero piatta come sembra.»

fic, !730 fest, fic » fandom » attori » x-men: first cla, fic » people » michael fassbender, fan » waferkya, fic » people » james mcavoy

Previous post Next post
Up