Titolo: Fra un minuto.
Autrice:
innocence8Beta/prelettrice:
lisachanoando, che è l'amore come sempre. ♥
Fandom: RPF FC Inter (Primavera)
Personaggi/Pairing: Lorenzo Crisetig ♥♥♥, Felice Natalino ♥ (Nominato Simone Benedetti ♥)
Wordcount: 560 (FDP)
Rating: G.
Warnings: Slash accennato, fluff, il mio amore pazzesco per Lorenzo. ♥
Disclaimers: Lorenzo ha davvero compiuto diciotto anni il 20 gennaio, e davvero l'Under 17, dopo l'eliminazione dal Mondiale di categoria, ha trascorso la notte a giocare ai videogiochi tenendo in piedi la poca gente sana nel loro stesso hotel XD Per il resto, non sono miei (ma ci sto lavorando), nessuno mi paga per scrivere queste cose, e non è accaduto niente. :)
Note: Mh. Ecco. XDDDDDDDD Innanzitutto, vorrei dire che mentre scrivevo mi vergognavo come la capra che sono già X'D E non c'è niente di esplicito, se non del Felice/Lorenzo accennato e tipo due soli baci. Sono un caso perso XDDDDD Il prompt da cui tutto è partito è il #53 "Fra un minuto" della Maritombola @
maridichallenge e non so se mi sarei mai sbloccata a scrivere di loro, altrimenti X'D Comunque li amo pazzamente, non c'è più niente da fare XD (Ciao Crise *agita manina*) E niente, il mondo dovrebbe palesemente darmi più roba sulla mia Primavera XD e qualcuno dovrebbe anche darmi dell'originalità per i titoli, uh? #delirisparsi
Fra un minuto.
Felice poggia le labbra su quelle di Lorenzo, lievemente, senza nessuna pressione, soffiando “Fra un minuto”.
Fra un minuto.
Fra un minuto sarà mezzanotte precisa, diverrà il 20 gennaio del 2011.
Fra un minuto.
Fra un minuto in quella stanza ci sarà un casino immane, Simone spalancherà la porta e tutti si butteranno su Lorenzo.
Fra un minuto.
È un minuto che si tende all’infinito, mentre Felice lo stringe e lo bacia con dolcezza.
Fra un minuto.
Fra un minuto Lorenzo compirà diciotto anni, raggiungerà la maggiore età e tutti saranno pronti a festeggiare.
Fra un minuto.
Nessuno di loro ha mai perso la voglia di fare casino, anche quando magari da festeggiare c’è ben poco (basti pensare all’eliminazione dal Mondiale Under 17 dell’estate 2009: hanno passato una notte intera a giocare ai videogiochi, mettendo a soqquadro l’hotel), nessuno di loro ha mai detto “Non mi piace il giorno del mio compleanno, non mi piacciono i festeggiamenti, non mi piacciono i regali, non mi piace diventare più grande”.
Fra un minuto.
Felice tende le orecchie, continuando a lambire con la lingua le labbra di Lorenzo, e sente già il trambusto appena fuori dalla loro stanza. Sente qualcuno sibilare un “Ssssst!” che non ha nessun effetto su una massa di adolescenti ben intenzionati a far saltare per aria l’intero complesso solo per festeggiare uno di loro che diventa maggiorenne.
Fra un minuto.
Lorenzo sorride, lasciandosi baciare e accarezzando il fianco scoperto di Felice, chiedendosi quanto stia durando questo minuto e se in realtà il tempo non si sia fermato per fargli godere quei sessanta secondi di pace prima del caos.
Fra un minuto.
Felice si stacca da lui, prendendolo subito per mano e sussurrandogli di tenersi pronto, ché i ragazzi là fuori non si limiteranno a fare una piramide umana su di lui. Lorenzo ridacchia e ascolta l’amico contare a bassa voce i secondi, come si fa alla vigilia di capodanno.
Fra un minuto.
“Feli, non è mica così importante, sono solo diciotto anni.”
“Non capisci niente.”
E un bacio sulla punta del naso.
Fra un minuto.
Non è più fra un minuto, è adesso. È mezzanotte precisa e mentre la porta si spalanca, sbattendo contro la parete e svegliando chiunque nell’area di trenta chilometri, Felice bacia nuovamente Lorenzo, dandogli così il suo primo augurio. Il cellulare vibra sul comodino - mamma e papà, sicuramente - ma non può certo prenderlo perché dopo nemmeno una frazione di secondo è sdraiato a terra da una dozzina di compagni urlanti.
“Auguri Lore!”, “Auguri Crise!”, “Auguri fenomeno!”. Gli auguri si aggrovigliano, diventando una massa di parole confuse mentre Felice torna in camera - ma quando era sparito? - con due bottiglie di spumante e una piccola torta con una sola candelina sopra.
Lorenzo è felice e confuso, non sa più chi abbracciare e non sa più pigiare i tasti del cellulare per rispondere al milione e mezzo di messaggi arrivati in soli cinque minuti dalla mezzanotte, si sente solo pervaso da una quantità tale d’amore che vorrebbe solo prendere un microfono e ringraziare tutti in perfetto stile da reginetta di fine anno al ballo scolastico.
Sono le due passate quando anche Simone li lascia soli in stanza, e Lorenzo ha ancora quel bel sorriso che gli provocherà una paresi facciale a breve. Felice sospira, guardando il caos a terra, iniziando a pulire di buona lena ma viene subito preso per le spalle e tirato su.
“Devo pulir--”
“… fra un minuto.”
E ridendo, lo trascina a letto.