Fic: Easy to please
Titolo: Easy to please
Autore: el_defe
Beta: lisachanoando
Fandom: RPF - F1
Personaggi: Felipe Massa, Kimi Raikkonen
Rating: VM16
Warning: Linguaggio, Slash (leggero)
Conteggio Parole: 300 (Word)
Note: su richiesta di mei-neko, neo-dottoressa *_*.
Disclaimer: Questa fanfiction non è a scopo di lucro. Non si vuole offendere o essere lesivi nei confronti delle persone reali descritte. Niente di quanto narrato nelle fanfiction qui contenute è realmente accaduto e non si pretende di dare tramite esse un ritratto veritiero di eventi o personalità. È una serie di pura fantasia e non vuole descrivere atteggiamenti reali. La presenza di contenuti espliciti o non adatti a tutte le età sarà debitamente segnalata, pertanto l'eventuale fruizione di tali contenuti ricade sotto la piena responsabilità degli utenti. *piange*
Introduzione: Poi gli ha chiesto una sola altra cosa.
Easy to please
L'ha trascinato via con forza, dopo la festa - «dove cazzo mi porti, Felipe?» - e farfugliando qualcosa che Kimi non è riuscito a intendere, al punto che il suo cervello ha registrato, placidamente, "pit-stop", e già pianificava di rispondergli «Pit-stop? Cosa diavolo c'entra ora? Che cosa intendi per pit-stop?» quando ha insistito e gli ha mormorato qualche altra cosa. E, stavolta, ha capito benissimo.
«Devo dirti una cosa, Kimi, ed è abbastanza privata, se capisci cosa intendo» gli ha detto, e suona strano all'orecchio di Kimi l'inglese che rimbalza e rotola sulla sua lingua con una morbidezza tutta nuova, che non ha mai conosciuto prima, Felipe che parla sempre e con tutti e in tanti modi diversi, ed è allegro o malinconico o semplicemente divertente, qualunque cosa decida di dire.
Poi gli ha chiesto una sola altra cosa, «... cosa stai facendo con quelle mani?», prima che Felipe gli impedisse di parlare ancora.
Per poco non cade, Kimi, perché Felipe lo trascina a sé e non dice nulla, er, e forse è meglio se parla, dopotutto. E forse no. E forse boh, il caldo dell'auto e dell'abitacolo e i casini dopo la gara gli hanno fritto il cervello, oltre che i fianchi e il culo. È così strano baciarlo, e sentire le sue braccia circondarlo e avvilupparlo come a reclamare un possesso davanti a tutto, davanti a ogni particella di buio che fa loro da testimone.
Felipe si tira indietro di un niente, il fiato corto e gli occhi che brillano alla ricerca di aria e risposte, e Kimi non riesce a trattenersi: si lascia guidare dal suo respiro caldo, alla ricerca di un altro bacio. «Be', potevi anche dirlo subito, credo» mormora subito dopo, un'inaspettata vena ironica nella voce, prima di tornare in strada e cercare un taxi. Per due.
FINE
Noticina: il titolo viene da Easy to please dei Coldplay. Inspiegabilmente, è una canzone che ho rimosso dalla mia testa, infatti il titolo me l'ha trovato lisachanoando. Orrore e disonore su di me e sulla mia stirpe, juuhachi_go esclusa.
Autore: el_defe
Beta: lisachanoando
Fandom: RPF - F1
Personaggi: Felipe Massa, Kimi Raikkonen
Rating: VM16
Warning: Linguaggio, Slash (leggero)
Conteggio Parole: 300 (Word)
Note: su richiesta di mei-neko, neo-dottoressa *_*.
Disclaimer: Questa fanfiction non è a scopo di lucro. Non si vuole offendere o essere lesivi nei confronti delle persone reali descritte. Niente di quanto narrato nelle fanfiction qui contenute è realmente accaduto e non si pretende di dare tramite esse un ritratto veritiero di eventi o personalità. È una serie di pura fantasia e non vuole descrivere atteggiamenti reali. La presenza di contenuti espliciti o non adatti a tutte le età sarà debitamente segnalata, pertanto l'eventuale fruizione di tali contenuti ricade sotto la piena responsabilità degli utenti. *piange*
Introduzione: Poi gli ha chiesto una sola altra cosa.
Easy to please
L'ha trascinato via con forza, dopo la festa - «dove cazzo mi porti, Felipe?» - e farfugliando qualcosa che Kimi non è riuscito a intendere, al punto che il suo cervello ha registrato, placidamente, "pit-stop", e già pianificava di rispondergli «Pit-stop? Cosa diavolo c'entra ora? Che cosa intendi per pit-stop?» quando ha insistito e gli ha mormorato qualche altra cosa. E, stavolta, ha capito benissimo.
«Devo dirti una cosa, Kimi, ed è abbastanza privata, se capisci cosa intendo» gli ha detto, e suona strano all'orecchio di Kimi l'inglese che rimbalza e rotola sulla sua lingua con una morbidezza tutta nuova, che non ha mai conosciuto prima, Felipe che parla sempre e con tutti e in tanti modi diversi, ed è allegro o malinconico o semplicemente divertente, qualunque cosa decida di dire.
Poi gli ha chiesto una sola altra cosa, «... cosa stai facendo con quelle mani?», prima che Felipe gli impedisse di parlare ancora.
Per poco non cade, Kimi, perché Felipe lo trascina a sé e non dice nulla, er, e forse è meglio se parla, dopotutto. E forse no. E forse boh, il caldo dell'auto e dell'abitacolo e i casini dopo la gara gli hanno fritto il cervello, oltre che i fianchi e il culo. È così strano baciarlo, e sentire le sue braccia circondarlo e avvilupparlo come a reclamare un possesso davanti a tutto, davanti a ogni particella di buio che fa loro da testimone.
Felipe si tira indietro di un niente, il fiato corto e gli occhi che brillano alla ricerca di aria e risposte, e Kimi non riesce a trattenersi: si lascia guidare dal suo respiro caldo, alla ricerca di un altro bacio. «Be', potevi anche dirlo subito, credo» mormora subito dopo, un'inaspettata vena ironica nella voce, prima di tornare in strada e cercare un taxi. Per due.
FINE
Noticina: il titolo viene da Easy to please dei Coldplay. Inspiegabilmente, è una canzone che ho rimosso dalla mia testa, infatti il titolo me l'ha trovato lisachanoando. Orrore e disonore su di me e sulla mia stirpe, juuhachi_go esclusa.