Titolo: Nice to meet you
Autore:
el_defeBeta: no-oh XD
Fandom: RPF Calcio (BJK Beşiktaş 2010-11)
Personaggi: Guti/Ricardo Quaresma
Rating: 18+
Warning: slash, slutness
Conteggio Parole: 367 (FDP)
Note:
Notte bianca, I edizione @
maridichallengeIntro: È Ricardo a fare gli onori di casa.
Disclaimer: Tutto fintissimo e senza alcuno scopo di lucro.
Nice to meet you
«Benvenuto. Sono davvero molto felice che tu abbia scelto di venire a giocare qui con noi - e ovviamente con me.» Ricardo gli stringe la mano con energia, non facendo affatto caso al sorriso sottile e nonostante ciò incredibilmente sfacciato: si pente di non aver prestato sufficiente attenzione a quel segnale di pericolo (o di invito, a seconda delle prospettive) soltanto quando, appena quindici minuti più tardi, si ritrova la sua mano - fredda, agile, forte - stretta sulla sua nuca, impegnato a baciarlo con tanta foga da non lasciar spazio neppure a un mugolio di sorpresa, o a un cenno di allarme perché sono in uno dei corridoi aperti al pubblico e, insomma, chiunque potrebbe passare di lì.
«Dio» riesce a rifiatare soltanto molto dopo, guardando da un lato all’altro del passaggio con timore sempre meno accentuato man mano che si rende conto che no, non è passato nessuno ma poteva davvero scoppiare uno scandalo mondiale, che ancora no, non può proprio dirsi dispiaciuto - Dio, che cazzo di bacio, è come se mi avesse scopato e invece mi ha solo baciato - e che sì, le mani di Guti strette intorno ai suoi glutei sono dannatamente piacevoli e dovrebbe oltrepassare anche le mutande, non solo i pantaloncini. «Fai così ogni volta che arrivi in una nuova squadra?» ansima, dimenandosi appena sotto la pressione delle sue dita.
«Non ho mica cambiato tante squadre, sai» gli ricorda con un ghigno abbastanza eloquente, schiacciandolo ancora di più contro il muro fino a fargli sentire ogni fibra del suo corpo.
«E allora cosa?» boccheggia, cercando di trascinare se stesso e Guti verso la porta più vicina - improvvisamente si esalta all’idea di chiudersi in un ufficio a caso e fare sesso sulla scrivania di qualche burocrate turco o anche per terra, sulla moquette scura e perfetta, e in ogni caso ovunque riescano a infilarsi per stare tranquilli e al sicuro quel tanto che basta.
«Mi piace mettere le cose in chiaro.» La porta più vicina porta a uno sgabuzzino minuscolo, un anfratto di due metri per uno o giù di lì, così stretto da essere più soffocante dell’eccitazione dirompente. Nonostante ciò, Ricardo ha anche la forza di borbottare a mezza voce, più forte.
FINE