Fic: Ho visto che l'amore cambia il modo di guardare.

Sep 04, 2010 19:21

Titolo: Ho visto che l'amore cambia il modo di guardare.
Autore: innocence8
Beta/Prelettrici: lisachanoando & chia25
Fandom: Inter FC. ♥
Personaggi: Samuel Eto'o *inserire amore a valanghe*, Diego Milito. (Milito'o! --Sì, Thiago, ama di più te.)
Warning: (A little bit of) Angst, Slash. (E forse anche fluff, va' XDDDD)
Disclaimer: Non è mio, e questo è un crimine ingiusto. Chi mai mi darebbe due lire per scrivere queste cose? E, tra l'altro, non sono di certo avvenute.
Riassunto: Samuel e i suoi tre amori. Samuel che fa i conti con chi l'ha "mollato" senza riguardo, Samuel che trova un nuovo mondo a cui donare il cuore, Samuel che ha voglia di vivere per sempre in un paio di occhi azzurri.
Note: È nel computer da un po'. Ho appuntato qualche frase sul cellulare mentre rivedevo il primo dvd della Gazza sulla nostra Triplete, e c'è stato un momento in cui hanno inquadrato Sammy che mi ha fatto nascere il tutto. Ho iniziato a scriverla dalla fine, dalla parte Milito'o. Ho notato che venivan fuori 200 parole esatte e ho scritto le altre due con lo stesso metro. La prima è stata la parte più difficile, indubbiamente. *sospira* Comunque, le voglio bene, stranamente. E voglio un bene che non si racconta alla parte Milito'o (Thiago, io ti prego di perdonarmi T_T), ma non perché sappia scrivere o blabla: perché mi sono emozionata mentre scrivevo, perché voglio bene a Sammy, a Diego e a tutto il resto. E penso di aver sproloquiato abbastanza XDDDD Titolo gentilmente preso ad "Atto di Fede" del Liga ♥ I titoletti delle drabble fanno parte della stessa canzone.
Eccccomunque, essendo io priva di decenza, molto probabilmente riciclerò titoletti vari ed eventuali per drabble Santonelli. =P

Per chia25 perché è splendida e votata al Milito'o (Passa all'M2, le cose possono convinvere tranquillamente.) e perché c'è Liga, ché anche lei lo adora tanto. ♥ E a lisachanoando perché è bella, e basta. ♥


~ Di tutta la vita passata questo è il momento.
Guardo i miei compagni esultare dopo il gol di Pedro, poi guardo la mia maglia e realizzo che è diversa dalla loro, quindi è sbagliato pensare che siano ancora i miei compagni. Le lacrime premono ed io cado a terra, fingendo che le emozioni siano solo per la sconfitta in corso.
Quando finisce un amore, sei sempre fermo a ricordare. Il presente ti passa davanti, credi che non ti stia dando nulla, credi che la tua vita si sia fermata nel momento in cui sei stato lasciato. Chi ti ha amato ti lascia indietro, intraprende una nuova strada e non perde tempo con i ricordi; l’importante è solo ciò che sta vivendo. E io? Io ho accettato di buon grado la cessione, lo scambio. Eppure un pezzo del mio cuore, un pezzo consistente, è rimasto a Barcellona. E stasera sento la sua assenza. Vorrei alzarmi e festeggiare con loro, poi andare tutti negli spogliatoi e ridere del solito spettacolino di Gerard. Invece da terra vedo solo il Mister che mi guarda preoccupato, i suoi occhi mi stanno chiedendo se tutto va bene “Tieni duro, Sammy, e torna a giocare”. Mi rialzo e decido di consegnare il resto del mio cuore a questa nuova squadra.

~ Di tutta la vita davanti questo è il momento.
Non ho mai visto il Bernabéu così bello. Le lacrime del Mister, la Coppa tra le braccia di Pupi, Diego che mi sorride ed è così dannatamente meraviglioso che il resto sembra solo un contorno sfocato, Douglas che corre su e giù avvolto nella bandiera del Brasile, Lucio e Thiago che cantano l’inno, l’Europa ai nostri piedi. Se ripenso a questa stagione mi viene in mente solo un aggettivo: epica. Già l’anno scorso feci tripletta con il Barcellona e fu una cosa storica. Ma ripetere l’impresa... la definirei solamente epica. È stato doloroso, all’inizio: non riuscivo a staccarmi dalla mia vita spagnola, guardavo i ragazzi pensando a quanto bene stessero facendo senza di me, sudavo e lottavo con questa nuova squadra ma non riuscivo a sentirla davvero dentro. L’esplosione totale fu a Londra per gli ottavi di Champions League. Serviva un gol, ne sarebbe bastato soltanto uno per continuare la nostra avventura. Ed è stato il mio. Adesso siamo qui, non ci sono altri pensieri, non c’è dolore, non ci sono fantasmi: c’è un unico amore ad unirci. C’è chi andrà via, e chi forse vorrà farlo ma non ci riuscirà: eppure non potremo mai dimenticare quest’annata, questa notte e questo grande cuore che batte all’unisono.

~ Ho visto la bellezza che ti spacca il cuore e occhi come il mare nel momento del piacere.
La prima volta in cui ho visto da vicino quegli occhi ero appena arrivato ad Appiano per le visite mediche. Lui mi si è avvicinato e si è presentato: “Ciao, sono Diego. Sarà un onore lavorare insieme a te”. Ci siamo stretti la mano, poi mi hanno trascinato via. Durante il mio primo allenamento si è avvicinato di nuovo. Ha solamente sorriso e io lì ho iniziato a capire poco e niente. Poi i sorrisi sono diventati due, tre, dieci, tanti e troppi ma mai troppi davvero e ad un certo punto il sorriso di Diego è diventato il mio sorriso, hanno iniziato a confondersi sfiorandosi piano ed un bacio ed un altro ancora e ancora ancora ancora; ci siamo ritrovati nello spogliatoio per ultimi, tra una chiacchiera e una battuta. E i baci non bastano più, c’è l’urgenza di mescolare la pelle con la sua, di smettere di avere linee ben definite, e quando l’ho spinto contro la parete Diego ha semplicemente chiuso gli occhi, abbandonandosi totalmente a me. Li ha riaperti solamente dopo, mentre l’ultimo gemito di piacere gli scivola via dalle labbra. Le palpebre si sono alzate lentamente e hanno scoperto delle iridi dell’esatta tonalità del mare.

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