Fic: Meet me halfway

Jan 20, 2010 00:32

Titolo: Meet me halfway
Autore: el_defe
Beta: lisachanoando
Fandom: RPF - Inter FC
Personaggi/Pairing: Dejan Stankovic/Wesley Sneijder (... uhm. Weski? XDDDDDD)
Rating: VM18
Warning: slash, PWP, accenni a linguaggio e versione soccerdomistica dei riassunti di Beautiful di Tivvùsorrisiecanzoni.
Word count: 1.006 (Word).
Note: Terzo P0rn Fest @ fanfic_italia: RPF Calcio (Inter FC), Dejan Stankovic/Wesley Sneijder, fantasia. Titolo: Black Eyed Peas.
Disclaimer: È tutta finzione dagli apostrofi alle virgolette e comunque non mi pagano per scrivere né pagano voi per leggermi \O/



Meet me halfway

Se solo potesse tornare indietro nel tempo, Dejan non si sarebbe mai arrischiato a baciare Wesley sull’angolo della bocca per poi farlo passare come uno scherzo seguito d’istinto fatto soltanto “per vedere che faccia facevi, Wes, avresti dovuto vedere le reazioni di altra gente!”. No, Dejan l’avrebbe baciato per davvero, con la lingua e tutto, probabilmente in un angolo del localino tranquillo in cui erano passati dopo il derby, tanto per non perdere due o tre fottutissimi mesi a studiare quelli che evidentemente erano messaggi più che eloquenti e che continuava a considerare con un’alzata di spalle. E l’avrebbe baciato soltanto come aperitivo di una scopata coi controfiocchi, ovviamente.
Comunque ha intenzione di recuperare il tempo perduto molto in fretta, ora che le labbra sottili di Wes sono incollate alle sue e le baciano e le mordicchiano con un’insistenza meravigliosa, quasi fosse Dejan quello che aveva bisogno di una “spintarella nella giusta direzione”: Dejan era, ed è, ancora molto irritato con Thiago per quella definizione del cazzo, ma aveva preferito non litigare in un momento in cui aveva bisogno di molto più autocontrollo di lui, visto il dramma che si stava consumando nel suo letto e l’imponente palco di corna erettosi rigoglioso sulla sua testa a sua insaputa (gli ultimi pettegolezzi di spogliatoio indicano il profilarsi dell’ennesimo ménage à trois di Appiano, con la segreta speranza di tutti e tre i protagonisti che non facesse proprio la fine di tutti i precedenti e di quelli ancora in corso di autodistruzione).
Wes impreca - probabilmente in olandese - quel tanto che basta per riprendere fiato, prima di tornare a baciarlo e a infilare le mani sotto la felpa alla ricerca della sua schiena nuda. Dejan cerca di occhieggiare alle sue spalle, alla ricerca di una qualsiasi superficie vagamente orizzontale che sicuramente deve esistere da qualche parte, e non fa neanche in tempo a terminare di pensarlo che Wes lo trascina verso di sé, indietreggiando fino alla camera da letto.
«Ci trattiamo bene» sussurra Dejan sulle sue labbra, sfilandosi la felpa e aiutando l’altro a togliersi il maglione. Wes non si prende neppure la briga di rispondere, piombando sul materasso che oscilla un paio di volte e lasciando che Dejan lo sovrasti. Stringe ancora il suo labbro tra i denti, godendosi la sensazione assurda di baciare la sua risatina resa un po’ vacua dall’eccitazione e tuttavia perfettamente sobria.
«Deki…» sospira, abbassando la zip dei suoi jeans e facendo scorrere lentamente due dita sull’erezione evidente sotto il suo tocco; Dejan vacilla appena, abbassandosi su di lui per baciarlo ancora, e un brivido che non ha nulla a che vedere con… con tutto, risale lungo la sua schiena per fermarsi a metà tra il proprio torace e quello di Wes, ancora a contatto tra loro, ed è una sensazione piacevole sentire il suo respiro alternarsi al proprio, quasi più piacevole della presa di Wes che si fa più decisa e salda. Dejan lascia scivolare i jeans alle caviglie, avventandosi su quelli di Wes che - è come se lo notasse solo ora - sembrano ancora più piccoli e stretti di quanto non avesse pensato quando aveva scherzato durante la serata: accarezza il bordo dei pantaloni con divertimento, prima di sbottonarglieli e abbassarglieli insieme ai boxer per scoprire la sua erezione che reagisce anche soltanto al soffio affannato che sfugge dalle labbra di Dejan per accarezzarla.
Wes inarca il capo all’indietro a quel refolo caldissimo e umido che lo scuote violentemente, sorridendo al soffitto per un istante prima di prendere Dejan di sorpresa, scrollandoselo di dosso in un movimento così naturale che in un primo momento sembra anche al serbo di averlo concordato con lui fin dall’inizio; Wes afferra l’elastico dei boxer dell’altro e glieli sfila insieme ai jeans in una carezza lunghissima che costringe Dejan a chiudere gli occhi, prima, e a stringerli forte quando la lingua di Wes stuzzica il suo addome, scivolando giù lungo l’inguine, sulla coscia, lambendo la sua erezione pulsante soltanto di sfuggita prima di chiudere le labbra su di essa e lasciarla scivolare più profondamente di quanto Dejan potesse anche soltanto sospettare - e il gemito e l’imprecazione salgono insieme alle sue labbra, mescolandosi in un grugnito incomprensibile alle sue stesse orecchie. Dejan allarga le gambe lentamente, quasi offrendosi a lui in un invito più sospirato che detto, e Wesley continua a scorrere su e giù con la bocca, stuzzicandolo delicatamente con la punta delle dita prima di lasciarle scivolare sempre più a fondo.
Dejan non riapre gli occhi neppure quando Wes si ferma e comincia ad armeggiare con il preservativo, ma schiude ancora le labbra in un gemito carico di voglia nell’attimo stesso in cui lo sente premere contro di lui ed entrare con un’attenzione che quasi lo diverte per quanto è esasperata - anche se poco dopo, non appena tirato il fiato e cercato a fatica le sue labbra roventi per un altro bacio e per una muta rassicurazione, Wes comincia a muoversi con quella che è tutt’altro che premura: e il gemito di Dejan si fa mormorio e poi una sequela infinita di respiri decisamente più udibili, che si inseguono al ritmo imposto dalle dita di Wes che lo masturbano con foga e che non si interrompono neanche quando viene in un grido appagato - e Wes non si ferma, continua a scoparlo con un’irruenza che fa parte delle tante cose che Dejan non si aspettava da lui.
Quando Wes si accascia su di lui dopo l’orgasmo, esausto, Dejan non può trattenersi dall’accarezzargli una guancia con un dito, a lungo, in una tenerezza che due ore prima neanche avrebbe creduto possibile concedergli. «Domani» mugola, la voce appena arrochita, e l’olandese annuisce contro quella mezza carezza, chiudendo gli occhi e appoggiando l’orecchio sul suo petto. Dejan resta sveglio anche quando si è addormentato profondamente, considerando ancora con una punta di rimpianto che avrebbe potuto avere tutto questo molto prima di adesso. E sorridendo del suo stesso essere incontentabile, al punto da valutare di mettere in pratica per davvero una mezza fantasia che prevede proprio Wes assopito tra le sue braccia.

FINE

Noticina: le mie figlie chia25 e ary_true dovrebbero imparare in fretta che non è il caso di dirmi che qualcosa è impossibile da scrivere, perché non solo riuscirò nell'esatto contrario e a renderlo credibile, canon e quant'altro, ma pretenderò adeguate ricompense per questo.
Un saluto al povero Thiago, cui voglio molto più bene di così U_U

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