Angelica!verse (5/?)
Avrei dovuto far comparire prima Desgrez e Sorbone, lo so, ma almeno li ho fatti comparire col botto :D, per inciso, io adoravo Desgrez, almeno finchè non si mette a fare il poliziotto, diciamo che questo è un capitolo di transizione
Nei giorni si era stabilita una bizzarra routine che ormai alla Tour de Nesle conoscevano tutti.
Ygritte era sempre più gentile, forse perché aveva compreso che Satin non era il solo nemico ma che poteva essere un alleato e se ne serviva. Come tre sere dopo la festa per la causa di Sam Tarly: si erano fatti trovare nel letto, entrambi nudi e gli si erano offerti, dimenticando le loro rivalità per quella notte. Lei si era presa una soddisfazione quando Jon l’aveva presa davanti a Satin, ma poi … era peccato quello, amare un uomo come si ama una donna, era un grande peccato, ma non le importava. Lei e Satin la mattina uscivano per lavorare mentre Jon andava con gli altri in tribunale per la causa di Sam Tarly, altrimenti andavano a “ vendemmiare “.
Un giorno aveva incontrato Ros che le aveva detto che doveva lavorare di più perché avevano ospiti a casa: “ E’ un bravo ragazzo, ma non è come noi “ le aveva detto.
La mattina comunque, non appena la guardia di Calembedaine arrivava al Pont Neuf, sotto la statua del buon re Enrico IV dove di solito stazionava il poetastro Robb iniziava a seguirli.
Ormai sapeva a perfezione dove andava il suo fratellastro, con chi parlava, che abiti avrebbe indossato quel giorno e se avrebbe “ vendemmiato “ o meno. Theon lo seguiva con il suo solito sorriso mentre ne approfittava per “ vendemmiare “ anche lui.
Poi dopo il vespro si recavano a casa dove Theon dava la refurtiva a Ros che la sistemava nel suo portagioie e preparava la cena quando c’era, poi andavano alla Tour de Nesle per mangiare quel che c’era perché non si sa mai cosa capita nella vita, un giorno vivi e un giorno sei a Mountfaucon aveva detto la Polacca la sera che la marchesa degli angeli aveva rotto la brocca sulla testa dura di Calembradaine stesso che le aveva mancato di rispetto amoreggiando con la Polacca.
Quel giorno sul Pont Neuf faceva caldo nonostante fosse dicembre, Claudio le Petit più noto come il Poetastro era al suo solito posto, il Gran Matteo lavorava e i pitocchi come sempre o scioperavano o “ lavoravano “, almeno finché Bel Ragazzo non urlò << L’uomo col cane! >>. Con grande sorpresa dei bravi borghesi si vide un’orda disorganizzata che fuggiva da tutte le parti, Gilly che stava mendicando con suo figlio si alzò subito e finse d’interessarsi a dei fiori, Ros, Ygritte e la Polacca non ebbero altra alternativa che correre tenendosi stretto il loro denaro mentre gli altri fuggivano nella direzione opposta. Theon vistosi nel panico non trovò idea migliore che sistemare la sua refurtiva nelle tasche di Robb intimandogli di restare in silenzio.
E la prode guardia di Calemebredaine che non indietreggiava nemmeno di fronte a Rodogon l’Egiziano? Non avevano trovato di meglio che buttarsi nella Senna e restare sull’altra riva il tempo di aiutare Sam per poi correre verso il Lussemburgo. “ Chissà se sta bene, la Senna dev’essere ghiacciata “ pensò Robb prima che un cane enorme seguito da un uomo apparisse. << L’uomo col cane >> gli disse Theon prima di cominciare a bighellonare.
<< Greyjoy, giusto? Lo scozzese >> lo apostrofò il nuovo venuto con voce atona mentre il cane non lo perdeva d’occhio. << Ben detto commissario Desgrez, Theon Greyjoy per servirvi, come sta Sorbone? Lui è lord Robb Stark, appena arrivato dalla provincia >> disse prima di nascondersi dietro Robb. << Sorbone sta bene, non vedete? Stark … per caso ha una causa al Palazzo di Giustizia? >> chiese il commissario. << Perché me lo chiedete? >> ricordava bene quel che dicevano sull’uomo col cane sebbene quel tizio gl’ispirasse fiducia. << Perché se non fossi stato radiato sarei stato il vostro avvocato, con permesso >> e detto questo raggiunse l’altra riva. << Ma come fanno a fuggire ogni volta? Eppure quello grasso sembra così lento … bah, andiamo a prendere la guardia di Calembradaine >> e detto questo scomparve
Nei giorni si era stabilita una bizzarra routine che ormai alla Tour de Nesle conoscevano tutti.
Ygritte era sempre più gentile, forse perché aveva compreso che Satin non era il solo nemico ma che poteva essere un alleato e se ne serviva. Come tre sere dopo la festa per la causa di Sam Tarly: si erano fatti trovare nel letto, entrambi nudi e gli si erano offerti, dimenticando le loro rivalità per quella notte. Lei si era presa una soddisfazione quando Jon l’aveva presa davanti a Satin, ma poi … era peccato quello, amare un uomo come si ama una donna, era un grande peccato, ma non le importava. Lei e Satin la mattina uscivano per lavorare mentre Jon andava con gli altri in tribunale per la causa di Sam Tarly, altrimenti andavano a “ vendemmiare “.
Un giorno aveva incontrato Ros che le aveva detto che doveva lavorare di più perché avevano ospiti a casa: “ E’ un bravo ragazzo, ma non è come noi “ le aveva detto.
La mattina comunque, non appena la guardia di Calembedaine arrivava al Pont Neuf, sotto la statua del buon re Enrico IV dove di solito stazionava il poetastro Robb iniziava a seguirli.
Ormai sapeva a perfezione dove andava il suo fratellastro, con chi parlava, che abiti avrebbe indossato quel giorno e se avrebbe “ vendemmiato “ o meno. Theon lo seguiva con il suo solito sorriso mentre ne approfittava per “ vendemmiare “ anche lui.
Poi dopo il vespro si recavano a casa dove Theon dava la refurtiva a Ros che la sistemava nel suo portagioie e preparava la cena quando c’era, poi andavano alla Tour de Nesle per mangiare quel che c’era perché non si sa mai cosa capita nella vita, un giorno vivi e un giorno sei a Mountfaucon aveva detto la Polacca la sera che la marchesa degli angeli aveva rotto la brocca sulla testa dura di Calembradaine stesso che le aveva mancato di rispetto amoreggiando con la Polacca.
Quel giorno sul Pont Neuf faceva caldo nonostante fosse dicembre, Claudio le Petit più noto come il Poetastro era al suo solito posto, il Gran Matteo lavorava e i pitocchi come sempre o scioperavano o “ lavoravano “, almeno finché Bel Ragazzo non urlò << L’uomo col cane! >>. Con grande sorpresa dei bravi borghesi si vide un’orda disorganizzata che fuggiva da tutte le parti, Gilly che stava mendicando con suo figlio si alzò subito e finse d’interessarsi a dei fiori, Ros, Ygritte e la Polacca non ebbero altra alternativa che correre tenendosi stretto il loro denaro mentre gli altri fuggivano nella direzione opposta. Theon vistosi nel panico non trovò idea migliore che sistemare la sua refurtiva nelle tasche di Robb intimandogli di restare in silenzio.
E la prode guardia di Calemebredaine che non indietreggiava nemmeno di fronte a Rodogon l’Egiziano? Non avevano trovato di meglio che buttarsi nella Senna e restare sull’altra riva il tempo di aiutare Sam per poi correre verso il Lussemburgo. “ Chissà se sta bene, la Senna dev’essere ghiacciata “ pensò Robb prima che un cane enorme seguito da un uomo apparisse. << L’uomo col cane >> gli disse Theon prima di cominciare a bighellonare.
<< Greyjoy, giusto? Lo scozzese >> lo apostrofò il nuovo venuto con voce atona mentre il cane non lo perdeva d’occhio. << Ben detto commissario Desgrez, Theon Greyjoy per servirvi, come sta Sorbone? Lui è lord Robb Stark, appena arrivato dalla provincia >> disse prima di nascondersi dietro Robb. << Sorbone sta bene, non vedete? Stark … per caso ha una causa al Palazzo di Giustizia? >> chiese il commissario. << Perché me lo chiedete? >> ricordava bene quel che dicevano sull’uomo col cane sebbene quel tizio gl’ispirasse fiducia. << Perché se non fossi stato radiato sarei stato il vostro avvocato, con permesso >> e detto questo raggiunse l’altra riva. << Ma come fanno a fuggire ogni volta? Eppure quello grasso sembra così lento … bah, andiamo a prendere la guardia di Calembradaine >> e detto questo scomparve