Autore: diana9241
Fandom: Game of Thrones (ASOIAF)/Angelica marchesa degli angeli
Personaggi: (GoT) Robb Stark, Jon Snow,Theon Greyjoy, Tyrion Lannister, Samwell Tarly, Grenn, Pypar, Satin, Cersei Lannister, Ygritte, Gilly, Ros. ( Angelica ): Angelica Sancé de Mountloup, Nicola Merlot/Calambredaine, Claudio le Petit, Barcarole, Rosina, Rolin il Tozzo, Sbavante,Cul-di-Legno, Flipot, Linot, Barbara, Jean Putrido, la Polacca, il figlio di Kuassi Ba e Olimpia di Soisson
Pairing: Jon/Robb, Theon/Ros, Angelica/Nicola, Angelica/Claudio, Jon/Ygritte, Jon/Satin, accenni Jaime/Cersei, Jon/Angelica FRIENDSHIP
Rating: Rosso
Note: Una simile follia poteva venire solo a me
Nota2: Dubito che molti consocano la saga di Angelica, forse ve ne hanno parlato i nonni o l'avete beccato per caso su SKY, pertanto vi mostro
il suo voltoNote3: Slash, hest, triangolo INCEST, VM18, CROSSOVER, io vi ho avvertiti
Nota4: Credo che l'azione si svolgerà durante il
secondo e
terzo film, che corrispondono al
terzo, quarto, quinto e sesto libro dell'edizione TEA, alternero entrambe le cose per motivi di fluidità
Nota5: Ho fatto i salti mortali per far quadrare tutto, compresi i nomi
Nota6: Angelica potrebbe apparvi un po' Mary Sue, ma non prendetevela con me, io ho cercato di renderla più IC che potevo
Nota 7: età dei libri, lettore avvisato lettore salvato
Parigi, era arrivato a Parigi. Si ricordò veloce le istruzioni di sua madre, ossia recuperare Jon al Mazarin, saldare il conto, verificare come andava il processo e subito tornare a casa. Ad aspettarlo c’era Theon Greyjoy che si esibì in un sorriso beffardo. Theon era di origine scozzese ed era vissuto per nove anni presso di loro a Tolosa in qualità di ostaggio, uno dei pochi ostaggi dei realisti in esilio.
E sebbene dalla lontana Ness giungessero ogni mese gli appelli dei suoi zii e di suo padre affinché tornasse in patria il giovane Greyjoy si era invece trasferito a Parigi.
<< Eccoti qui Stark, mi stavo congelando ad aspettarti >> lo saluto Theon e Robb fu sorpreso di vederlo vestito con un semplice farsetto e delle brache che a prima vista gli apparivano consunte.
<< Beh, ora sei qui, vieni >> e detto questo lo condusse verso il faubourg Saint Antoine. Era quasi sera e si sorprese di come l’altro corresse, a Tolosa era tutto diverso. Per cominciare sua madre da quando era rimasta vedova aveva stabilito delle regole ferree, non prima di aver mandato Jon a Parigi presso il loro zio Benjen che insegnava al Mazarin. In seguito aveva cominciato a parlare l’occitano e a pretendere che lo si parlasse anche in famiglia tanto che Robb aveva quasi dimenticato l’inglese dei suoi primi tre anni di vita.
<< Casa dolce casa >> disse Theon aprendo una porta, proprio mentre una ragazza dai capelli rossi, con un abito imbarazzante, faceva la sua comparsa. << Eccoti finalmente, lord Greyjoy! La padrona vuole essere pagata altrimenti ci butta per strada, Ditocorto trattiene troppi soldi e Bel Ragazzo è uno spilorcio! >> disse, prima di scorgere Robb e sorridere. << Abbiamo ospiti Ros, e parlerò con la padrona domani, dove vai? >> le chiese Theon mentre la ragazza si sistemava i capelli di fronte ad uno specchio rotto. << Dove vado? Da Calembredaine! Si fa festa perché hanno trovato i figli della marchesa degli angeli >> rispose Ros prima di osservarsi un’ultima volta. << La marchesa ha dei figli? E chi lo sapeva? >> << E chi? Barcarole e Cul di Legno >> rispose la ragazza prima di uscire. << Ci vediamo alla festa, la polacca sarà oltremodo furiosa >> e detto questo scomparve.
<< Ecco, devi venire con me Stark, ci beve, si mangia, si balla e ci si trova sempre qualcosa da fare >> << Dovrei andare al Mazarin >> Robb ricordava bene le parole di sua madre e di suo zio lord Richard Karstark, lontano parente di suo padre, “ fai quello che devi fare e poi torna “ era la prima cosa, la seconda invece era “ non fidarti di Greyjoy “. << Al Mazarin? E che devi farci? >> gli rispose l’altro mentre si sistemava la camicia. << Devo portare Jon con me a Tolosa, e controllare l’andamento del processo >> gli rispose semplicemente. << Non te l’ha scritto? L’hanno buttato fuori un anno fa, e per il processo non ci sono problemi, l’avvocato Desgrez fa miracoli, tranne che per quello stregone di Tolosa, Peyrac >> gli rispose l’altro.
Jon non gli aveva scritto nulla, non gli scriveva da almeno sei mesi ma aveva pensato che fosse a causa della guerra civile contro il re per vendicare Peyrac. Ovvio che sapeva quello che era accaduto al conte, chi al Sud non era al corrente di quell’ingiustizia?
<< No, eh? Vieni con me, so dove potresti trovarlo >> gli disse prima di trascinarlo fuori e avergli messo in mano una maschera nera.
La serata si stava svolgendo come previsto. Dal suo scranno Calembraine sorvegliava lo svolgimento della festa e aveva accanto la marchesa degli angeli, un viso che a Robb sembrava familiare solo che non ricordava dove l’aveva visto. La tavolata era appena stata sparecchiata e al suono della gironda del vecchio Tebaldo le marchese ballavano, tutte tranne la Polacca, una donna dai capelli castani che era in un angolo a bere.
<< E smettila Barcarole! >> e a Robb parve di riconoscere quella voce ma era impossibile.
Preceduti da un nano che correva più veloce che poteva entrarono quattro ragazzi che indossavano abiti neri, il suo primo pensiero fu che erano davvero preziosi per dei pitocchi poi ne riconobbe uno e rischiò di strozzarsi col vino che stava bevendo.
<< Largo al bastardo, largo al grasso e largo anche ai due cretini! Largo alla guardia personale del grande Calembraine! >> urlava il nano prima di fare un inchino, e prima che una pedata lo facesse volare.
<< Jon, come mai avete impiegato tanto? >> chiese la marchesa degli angeli, e a Robb sembrava di averla già conosciuta, mentre i quattro facevano un inchino. << Sam aveva una causa marchesa >>, e ora era ovvio, era lui.
Jon, quello era Jon Snow, il suo fratellastro. Rimase in silenzio, Jon era … cambiato. Gli abiti gli stavano benissimo, vedeva che aveva una spada alla cintura, i capelli erano più riccioluti di prima ma emanava un’aura di autorevolezza maggiore, seducente. Seducente, ecco la parola giusta pensò prima di vergognarsi per quei pensieri.
<< E com’è andata Sam? >> chiese Calembraine al ragazzo alla sinistra di Jon. << Benissimo capo, sono giorni che la causa va avanti, tra tre giorni ci sarà l’ultima arringa >> rispose questi sorridendo.
<< E allora festeggiate anche voi! Huerlot, Tebaldo, forza con la musica!>> urlò Calambraine prima di prendere la sua donna per la vita e condurla su un tavolo a ballare.
Musica? Quella non era musica, era solo un fracasso infernale si disse Robb mentre osservava Theon e Ros che se la ridevano, appena prima che una ragazza dai capelli rossi lunghi fino alle spalle lasciasse il gruppo delle marchese seguita da un’altra bionda. La bionda raggiunse quello chiamato Sam che la baciò sulla guancia prima che i due iniziassero a parlare mentre la rossa raggiunse Jon e lo baciò sulla bocca davanti a tutti.
Non sapeva perché ma quell’immagine lo fece star male, vederli così vicini lo angustiava e vedere Jon che rispondeva al bacio gli era insopportabile.
<< Vedi quella? >> fece Theon prima di bere un altro goccio e lui assentì con la testa. << Si chiama Ygritte, la mattina la trovi vicino il Luxembourg, è la marchesa di Jon >> gli spiegò. << La sua amante? >> il concetto lo angosciava senza un motivo preciso. << Più o meno giovane Stark, noi donne siamo libere di amare chi vogliamo, qualcuna addirittura sceglie. Finché andrà a bene a tutti e due saranno amanti, poi si vedrà >> gli rispose Ros, prima di raggiungere le altre ragazze e ballare con loro ridendo.
Non sapeva perché ma si era alzato e aveva raggiunto Jon che si era seduto un secondo mentre accanto a lui ballavano.
Ignorava il perché della cosa ma gli prese il volto tra le mani e lo baciò, timoroso che il fratellastro lo avesse riconosciuto e che lo respingesse ma l’altro dopo un secondo di sbalordimento se lo avvicinò ricambiando il baciò. Robb non aveva mai baciato nessuno in quel modo ma gli piaceva, gli piaceva sentire la pressione delle dita dell’altro sulle sue spalle, gli piaceva sentire la lingua dell’altro che inseguiva la sua, gli piaceva baciare il suo fratellastro.
Quando il baciò finì lo guardò, non sapendo come l’altro avrebbe reagito finché Jon con un sorriso non gli fece segno di seguirlo. Non sapeva bene quel che faceva ma in quel momento vide Ygritte che ballava insieme alla ragazza bionda e le sorrise.
Potrei dirvi che mi è venuta di getto l'idea? NO, ci lavoro dal 1/4, ed era ora di condividerla col mondo