Game of Hoghwarts ( 18/20)

May 06, 2012 13:50

capitolo scritto da erenir . Sono tornate le lettere di Theon, e io sono in denial per la 2x05

Il ritorno ad Hogwarts fu molto più sollevante di quello che ci si sarebbe aspettato. La vita quotidiana riprese con un tran-tran talmente rilassante che perfino le lezioni di storia della magia iniziavano ad apparire interessanti. La paura di venire in qualche modo separati o in qualche modo puniti dalla dolce vedova Stark portò Snow e Stark a studiare come pazzi, cosa che diede i risultati sperati: Jon smise di venire punito o di far perdere punti alla sua casa alle lezioni di Thorne mentre Robb si dimostrò abilissimo a Trasfigurazione.

Sansa era talmente confusa che decise di dedicarsi all’ascetismo, quindi da circa una settimana stava chiusa nella sua stanza uscendo solo per andare a lezione o a cena, mangiando il minimo indispensabile e comportandosi come un automa. Nessuno da adesso l’avrebbe più presa in giro, da quel momento non avrebbe più avuto una famiglia di cui vergognarsi, amici che non la sapevano consolare e ragazzi da cui venire presa in giro. Di conseguenza anche i suoi voti subirono un’impennata vertiginosa e pareva essere, almeno dalle lettere che le arrivavano, l’unica vera gioia di sua madre.

Il punto era che la calligrafia di sua madre sembrava diversa, più disordinata, più svogliata…e doveva avere anche iniziato ad usare un nuovo profumo, probabilmente di una qualità scadente babbana visto che le lettere avevano un forte odore d’alcool.

<< Arya … pssst! >>
La ragazzina si voltò di scatto: sembrava che fosse sola in biblioteca ma, in realtà, i suoi compagni di ventura erano esattamente dietro di lei. Fred e George uscirono dal loro nascondiglio dietro uno scaffale.
<< Ce l’hai la roba? >> Fred le porse l’anticipo che avevano pattuito.
Arya si guardò bene attorno prima di rispondere con una voce appena udibile: << Sì, eccole >> con un movimento quasi impercettibile lei passò a George le foto e Fred le consegnò la pecunia: cinque galeoni d’oro zecchino. Da quando era stata beccata in pieno dai suoi fratelli e dalla madre aveva dovuto difendere la macchina fotografica con le unghie e con i denti e alla fine erano giunti ad un accordo: non avrebbe mai dato via le fotografie ma poteva tenersi la macchina. Un vero peccato che nessuno aveva specificato la parola "vendere" così Arya era stata fedele alla promessa.
<< Ehi scricciolo vieni con noi. Abbiamo trovato una cosa interessante >>
Arya svoltò l’angolo incuriosita. George(ormai aveva imparato a riconoscere i gemelli meglio di chiunque altro) le porse una moneta su cui sopra vi erano incise iscrizioni runiche. Fortunatamente Jon le aveva insegnato a leggere e ad interpretare le rune ma doveva ricordarsi come fare.
<< Va … valar … >> cominciò a leggere ma Fred la bloccò sul nascere.
<< Donnola non farlo! >>
<< Dove avete trovato questa moneta? >> Arya era troppo incuriosita.
<< Beh … stavamo pulendo la cantina, come al solito Gazza ci fa fare questi lavori senza sapere cosa facciamo, e aprendo casualmente un cassetto è uscito questo. C’era un foglio che diceva che apparteneva ad un certo Jaquen H’Ghar e che pronunciando le parole incise sopra si potrebbe …>> si fermò per un momento poi proseguì con voce bassa e misteriosa. << uccidere! >>
Arya miracolosamente stette zitta. Aveva sentito dalla loro vicina, la vecchia Nan, le storie sul leggendario Jaquen H’Ghar ma non aveva mai creduto che potessero essere vere e che lui fosse esistito veramente. S’immaginò lui, più di cent’anni prima, a zonzo per Diagon Alley che si intrufolava nei negozi a viso scoperto, rapinava e poi con semplici parole provocava la morte di tutti quelli che erano nel negozio se non si fossero fatti un incantesimo di memoria. Sfortuna volle che Jaquen non avesse più la bacchetta e quindi nessuno gli credeva.
<< Ma Jaquen poi dava i soldi ai poveri, vero? >> era solita chiedere la ragazzina sapendo benissimo che era così. Jaquen era il Robin Hood dei maghi: derubava(e uccideva) i ricchi per dare ai poveri.
<< Ragazzi voi non avete idea di cosa abbiamo fra le mani! Questo è un reperto storico! Con questo sì che potremmo farci i galeoni! Altro che se potremmo farceli! >>
" Ma se poi cadesse nelle mani sbagliate? Allora i galeoni non sarebbero solo una colpa che ti porteresti addosso per il resto dei tuoi giorni? " una vocina dentro di lei sembrò sussurrarle queste parole e improvvisamente le vennero in mente le parole del lord suo padre quando le diceva che " è meglio essere poveri ma buoni piuttosto che ricchi e malvagi " e improvvisamente si vergognò dei suoi stessi pensieri: che stupida, avrebbe davvero barattato il suo onore e quello della sua famiglia per qualche galeone e tanti morti?
Scuotendo il capo restituì la moneta ai gemelli. << Dovete farla ritornare dov’era prima che Gazza se ne accorga. Ci sono già state abbastanza morti in questi ultimi anni senza che ci mettiamo in mezzo anche noi con questo coso >>
I ragazzi si guardarono, guardarono lei e poi annuirono. << Hai ragione. Adesso la riportiamo indietro. Ma in cambio ci riforniamo ci cacca puzzole! >> tutti e tre scoppiarono a ridere poi i gemelli si avviarono verso i sotterranei e Arya sorrise guardandoli andar via: era sicura che avrebbero portato indietro la moneta ma era stato comunque interessante vederla.
Ora una domanda però le aleggiava in testa: come aveva fatto l’arma di Jaquen a giungere ad Hogwarts?

Appena entrò nella Sala Grande, Dany lo vide. Alto, capelli neri, muscoloso. Il suo sole-e-stelle era li per lei.
Senza dire una parola schizzò verso l’entrata e gli saltò letteralmente in braccio baciandolo li, davanti a tutti. La Sala Grande si bloccò e anche le candele sembravano essersi immobilizzate voltandosi ad illuminare i due ragazzi innamorati.
<< Hai capito la Targaryen! Quella faceva tanto la santerellina ma poi … >>
<< Robb smettila per favore! Sono qui a due passi da noi e tu non ci hai mai nemmeno parlato! >> ogni tanto anche Jon si vergognava a frequentare ed essere imparentato con un tipo come suo fratello.
<< Ma nemmeno ci tengo! Le uniche persone con cui voglio parlare sono a questo tavolo e l’unico che voglio nel mio letto … qui accanto a me >> ridendo attirò a sé il suo ragazzo e lo impegnò in un bacio dolce che fece molte ragazze sospirar(XD).
<< Ragazzi per piacere, basta. State facendo voltare tutti >> li pregò Sam cercando appoggio in Grenn e Pyp.
Appoggio che non trovò visto che Pyp era intento a sorseggiare il liquore che Grenn importava illegalmente ad Hogwarts.
<< Ahhh …>> con la manica si pulì il mento su cui era rotolata una goccia. << Questo è il nettare degli dei. Stasera, ragazzi, il qui presente Grenn, guardiano degli alcolici, ci farà andare in paradiso!!! >> poi scoppiò in una sonora risata talmente sguaiata da farlo ribaltare e cadere a terra.
<< Pyp accidenti, rialzati! Vuoi farci beccare? >> Grenn lo rialzò di peso e gli ficcò in bocca una fetta di limone per fargli passare l’odore prima che qualcuno si accorgesse di ciò che aveva ingerito e facesse passare guai grossi il gruppo di amici.
Robb scosse il capo divertito poi tornò a concentrarsi sul suo ragazzo. O meglio, l’avrebbe fatto se un gufo non gli fosse improvvisamente planato sulla testa sganciando una cagata colossale e facendogli cadere davanti una lettera.
L’intera sala scoppiò in una risata generale mentre Jon si voltava dall’altra parte schiacciandosi la bocca con una mano per evitare di scoppiare anche lui a ridergli davanti e con l’altra prendendo la lettera. Che poi scoprì essere due lettere.
Una era di Theon Greyjoy mentre l’altra della sua matrigna, ovvero della madre di Robb. Decise che di Robb era la madre, quindi Robb avrebbe dovuto aprirla.
<< Oh cazzo … quel gufo mi ha cagato in testa! Quando porterà una risposta alla lettera scommetto che non l’avrà più attaccata alla zampa ma da un’altra parte! >>
Era già pronto ad alzarsi per andare a farsi una doccia ma Jon lo bloccò per una manica.
<< Tesoro, la lettera viene da tua madre. Anzi, ce ne sono due e non so se ho più paura di scoprire cosa scrive Theon o cosa scrive la lady >>. Catelyn era un punto delicato nelle conversazioni tra i due perché Jon non la poteva soffrire e Robb stava esattamente fra i due fuochi perciò quando Jon parlava male di lei, Robb doveva difendere la madre mentre quando era il contrario … beh, Robb aveva dato prova a Pasqua di saper difendere anche Jon.
Con la grazia di un tricheco appesantito il rosso si risedette e prese di malavoglia la busta della madre, sospirando. Quando arrivò alla fine della lettera ad insospettirlo non furono tanto le frasi, quelle era sempre le solite della serie come va?, mangi?, non fare guai, salutami le ragazze e dagli un bacio da parte mia, vi penso sempre, ecc, ecc, ecc …, ma l’odore che da qualche tempo impregnava le sue lettere. Guardò Grenn che finiva di riporre il prezioso tesoro nella borsa.
<< Ehi Grenn, mi passeresti la bottiglia per favore? >> gli domandò sottovoce.
Il ragazzo lo guardò con uno sguardo da pesce lesso ed estrasse l’oggetto incriminante.
Robb stappò la bottiglia e annusò, poi annusò la lettera della madre.
Restituendo la bottiglia a Grenn non disse una parola ma si alzò e se ne andò con la cacca dell’uccello che gli era colata lungo la testa.
Nessuno aveva badato al giovane Stark, tantomeno i compagni. Solo Jon si era accorto che qualcosa non andava ma era sicuro che aveva bisogno di stare un po’ da solo, poi ne avrebbero parlato. Con questa non poco assurda convinzione tornò sulla lettera di Theon.
Miei non adorati cazzoni,
come state? Qua le cose degenerano: ieri quella psicopatica di mia sorella è tornata a casa dal lavoro e ha aggiunto un posto a tavola per cena. Speravo che avrebbe portato un’amica, sapete com’è … quando si comincia … ah, ma cosa lo dico a fare? Voi due lo sapete benissimo che non se ne ha mai abbastanza! Comunque, dicevo … ha aggiunto il posto a tavola e chi ci ha messo la sera? La sua ascia! Ha detto che era ora che il marito partecipasse alle cene familiari. Mi sono trattenuto dal chiamare il San Mungo.
Ma non è per questo che vi scrivo. Mi è giunta voce che ne avete combinate di grosse! Diffondere le foto di Renly e Loras ...vi facevo più furbi. Adesso sì che il vostro Principe vi lascerà in pace, giusto? Gli avete rovinato la famiglia! E sperate solo che Fiore non tiri fuori la sua temibile bacchetta e non la punti verso uno di voi due (se capite cosa intendo) perché potreste farvi MOLTO male! Ma non vi scrivo nemmeno per questo. Farvi beccare mentre fottete allegramente in un’aula … ma non vi ho insegnato proprio niente? I trucchi ve li ho insegnati, ahimè, tutti ma è evidente che sono serviti a ben poco. No, non è per questo che mi faccio sentire. Ebbene, nonostante non mi freghi nulla di quello che potrebbe succedervi ho sentito da fonti certe che ad Hoghwarts c’è un infiltrato. Non so chi sia, non so cosa faccia e, sinceramente, non me ne frega nemmeno nulla. Tanto ad Hoghwarts ci siete voi!
Senza affetto,
Theon Greyjoy
Jon pose la lettera sul tavolo e la fissò con gli occhi spalancati: cos’aveva voluto dire con " c’è un infiltrato ad Hoghwarts "? In tutto il mondo non c’era posto più sicuro di Hoghwarts per vivere e tutti lo sapevano benissimo! Forse le parole di Theon erano solo uno scherzo, forse voleva solo fargli paura.
Ma certo che era così! Theon era il solito pallone gonfiato che esagera qualsiasi cosa! Ma allora perché sentiva che c’era qualcosa di profondamente sbagliato in tutto ciò?

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