Autore: diana9241
Fandom: From Dusk 'till dawn
Titolo: That ol' feeling
Personaggi: Seth gecko, Richie Gecko
Rating: NC17
Note: I'm back !!!
Note2: AU!Western diceva il prompt, e io ho obbedito
Nota3: sono più Santanico/Carlos e kate/Richei ma in certe cose so essere flessibile ;)
Non si aspettava una visita da parte di suo fratello.
Richie Gecko riconosceva di non aver avuto una vita onesta ma allo stesso tempo stava cercando di rimediare e vivere in quella cittadina tranquilla era un inizio, un luogo dove nessuno sapesse chi fosse e dove il suo lavoro gli consentiva di dedicarsi a certe sue ricerche.
<< Ho bisogno di te >> sentì dire da una voce, l’avrebbe riconosciuta ovunque e per poco non gli fece cadere dalle mani i libri di cui si stava occupando, lui… lui non poteva essere lì, non ora.
<< Cosa ci fai qui? >> disse dopo essersi voltato, e invece lui era lì. Suo fratello Seth lo stava osservando, gli abiti sporchi del viaggio e una pistola in evidenza, tutto in lui lo denunciava come una persona da cui guardarsi, l’espressione però per una volta non era strafottente ma preoccupata e fu quello ad allarmarlo, Seth non aveva mai avuto paura di nulla.
<< Ho bisogno di parlarti, sei la persona più istruita della famiglia e questo potrebbe interessarti >> rispose Seth facendogli segno di sedersi accanto a lui. Richie si perse un istante ad osservarlo meglio, Seth non era cambiato mentre lui… gli abiti puliti, i capelli tagliati corti, nessuno avrebbe potuto scambiarlo per un rapinatore, per tutti era solamente il bibliotecario e ci teneva a rimanere pulito, almeno per quella volta.
<< Posso nasconderti per alcuni giorni, darti un cambio di vestiario ma non posso farmi coinvolgere >> rispose cercando di controllarsi, c’era stato un tempo in cui lui e Seth avevano condiviso più di quello che ci si aspetterebbe da due fratelli ma quelli erano stati errori di gioventù. O almeno così si disse Richie mentre avvertiva una parte di sé rimasta dormiente per troppo tempo risvegliarsi ancor più affamata e bramosa di prima.
<< Non quel tipo di aiuto, mi servono i tuoi libri >> replicò Seth, quello si che era strano. Sapevano entrambi leggere ma Seth non era mai stato un gran lettore si disse Richie, lui invece… ultimamente c’erano alcune letture a cui si era dedicato sperando che nessuno lo scoprisse.
<< I miei libri? Ricordi ancora come si legge? Eppoi non sono miei ma della città >> lo contraddisse sperando che non fosse nulla di serio.
<< I tuoi libri, quelli sulle divinità… una dea mi perseguita, io… io la sogno e la sento chiamarmi, devo capire cosa mi sta succedendo >> gli spiegò Seth, quello si che era strano.
<< E io a cosa ti servo? Rivolgiti ad un dottore >> gli consigliò, eppure aveva la sensazione che quello lo riguardasse.
<< Nei tuoi libri c’è la soluzione, è lì che ho visto per la prima volta la dea che tormenta i miei sogni, nei libri che ti porti dietro >> rivelò Seth lasciandolo senza parole. A differenza della maggior parte del mondo non era mai stato attratto dalla mitologia greca, leggere di loro non lo aveva mai entusiasmato ma da quando mr Thompson aveva cominciato le sue ricerche sulle antiche civiltà del Messico aveva sentito risvegliarsi l’interesse. Aveva studiato la civiltà azteca e maya e aveva finito con l’essere ossessionato dalle divinità, quei dei crudeli e sanguinari eppure così belli e indomiti, cercare informazioni su di loro era un motivo per cui aveva deciso di fingersi bibliotecario: nessuno avrebbe dovuto insospettirsi se ogni tanto ordinava qualche libro, poi quella copertura era divenuta come una seconda pelle ma… c’era qualcosa di sublime in quei racconti smozzicati e in quelle immagini primitive, un fascino che il resto del mondo non sapeva cogliere.
<< Potrei cercarti qualcosa ma dovresti comunque vedere un dottore >> gli consigliò prima che Seth lo abbracciasse d’istinto, non erano così vicini da… troppo tempo e troppi ricordi pensò Richie cercando di controllarsi.
<< Ti ringrazio fratellone, saprò come ripagarti >> dichiarò Seth con una luce negli occhi che non gli fece presagire nulla di buono.
<< Non è necessario >> replicò lui prima che l’altro gli prendesse il volto tra le mani e lo baciasse d’istinto. Avrebbe dovuto allontanarsi, allontanarlo, fingere che non fosse mai avvenuto ma in realtà Richie Gecko non era mai stato così forte, non quando riguardava suo fratello Seth, per quel motivo il suo gesto fu l’esatto opposto di quello che avrebbe dovuto fare. Ricambiò infatti il bacio cercando comunque di controllarsi, una volta poteva capitare, una volta sola.
<< E io invece dico di si >> mormorò Seth prima di guardarlo come quando erano adolescenti e …. Facevano quelle cose di nascosto da tutti.
Richie avrebbe voluto dirgli tante cose ma quando aprì la bocca non trovò le parole adatte, loro due non avevano mai avuto bisogno di parole e questo poteva essere un problema. Seth approfittò di quel momento di debolezza per riprendere a baciarlo, baci decisi, appassionati, ricolmi di lussuria e di promesse che gli venne spontaneo ricambiare. Le stesse divinità di cui adorava cercare informazioni facevano quelle cose, anzi i sovrani che li veneravano sposavano le sorelle e le madri quindi due fratelli non poteva essere così scandaloso eppure… non poteva anche se voleva, lo voleva così tanto.
Seth gli sorrise e fece aderire i loro corpi, le mani che facilmente trovavano la loro strada sotto la camicia. Fu lui a trafficare con i bottoni e la cintura però, e solo perché Seth era occupato con i suoi bottoni, tutti quello era sbagliato ma allo stesso gli era necessario. Richie si abbassò i pantaloni con un gesto deciso prima che Seth si avvicinasse nuovamente a lui facendo aderire le loro erezioni, quella frizione deliziosa gli procurava gioie e tormenti in ugual misura. Ansimò cercando nuovamente le labbra di suo fratello, non era il momento adatto per negare e per fortuna non c’era nessuno che potesse sorprenderli, in biblioteca raramente veniva qualcuno per sua fortuna si ritrovò a pensare.
Continuarono a baciarsi finché la sua schiena non sbatte contro il muro, lì nessuno li avrebbe potuti vedere o almeno così sperò Richie, ormai gli sarebbe stato impossibile fermarsi. Seth sembrò aver avuto al stessa idea e continuò a baciarlo prima di far scendere la mano sulla sua erezione. Erano anni che non sentiva le mani del fratello su di sé e si lasciò sfuggire un gemito liberatorio, tutto quello gli era mancato più di quanto avesse mai potuto ammettere. Timidamente allontanò la mano dai capelli di suo fratello e cominciò a farla scendere, esplorando un corpo che un tempo conosceva così bene. Indugiò sui capezzoli di Seth, pizzicandoli e godendo dei sospiri di suo fratello e solo allora si decise a far scendere la mano sull’erezione di Seth. Si guardarono per un momento prima di cominciare a muoversi entrambi, fu facile trovare lo stesso ritmo, come se nulla fosse cambiato, come se fosse stati ancora quei ragazzini che aspettavano la sicurezza della notte per esplorare il corpo dell’altro. Avrebbe desiderato fare dell’altro, avrebbe voluto dell’altro, sentire la bocca di Seth su di sé, toccarlo ovunque, sostituire la bocca alla propria mano e godere del piacere che avrebbe regalato a suo fratello, avrebbe desiderato potersi concedere un abbraccio proibito sul suo piccolo lettino da campo, le loro mani che si esploravano, i corpi che si univano e le bocche che si sfioravano, lui che si faceva penetrare lentamente da Seth, Seth che lo cavalcava gemendo il suo nome, solamente loro due e quello che avevano avuto tanto tempo prima.
Ci sarebbe stato tempo, doveva trovare tempo per quello ma per il momento… per il momento voleva solamente godersi Seth, poi avrebbe seriamente pensato a cosa fare. Seth gemette il suo nome prima di tendersi, lui lo seguì un istante dopo mordendosi le labbra, ancora la vecchia ossessione per la segretezza pensò prima di abbandonarsi al piacere.
<< Lo sapevo che facevo bene a ringraziarti >> lo provocò Seth mentre si rivestivano.
<< Ti aiuterò ma di questo non dobbiamo parlarne con nessuno >> gli ricordò, conosceva fin troppo bene suo fratello.
<< Fidati di me, aiutami a sistemare questa faccenda e ti sarò molto riconoscente >> replicò Seth, prima avessero scoperto cosa tormentava Seth, o cosa credeva che lo tormentasse e prima tutto sarebbe tornato alla normalità, o almeno a una sua parvenza.