Perline

May 04, 2007 10:36

Lidia:la notte è fatta di stelle

poi dei gatti
stesi o arrotolati nella tana di stanotte

come stai stefano?

questa casa comincia a prendere forma
la forma che prenderà
è diversa dalla forma della precedente

non amo i lampadari
solo luci che possono spostarsi
è un dettaglio che mi appartiene molto

non sono capace di raccontarmi
ma le storie che racconto provano a farlo e a volte ci riescono
non ci si racconta mai del tutto con le parole
anche per questo nella bolla di ieri ci si è dati
anche usandone poche
e quelle poche sono state uniche

non comprendo la menzogna
mentire è complicato

tu sei onesto

i pensieri che sfumano prima di lasciare che arrivi il sonno...



Stefano: E' buffo
Come
Nello stesso momento
Io stessi scrivendo
Di te...

Lidia:sei qui
che gioia

Stefano: Sono due ore che sono lì...
ascoltavo "Dietro la maschera"
E cercavo di leggere un foglio...
http://www.vocidiroma.com/img/foto/misteredidi.jpg

Lidia: l'attimo musicale
se ascolterai
è stato un compromesso che io ho donato a una persona che un giorno ho chiamato amico
l'amicizia è sacra
per quell'amicizia ho cantato quel brano (che non mi appartiene)

dolce stefano
che scava nel mio passato
che si tuffa nel mio presente

scrivere con dolcezza
perchè la mamma dorme proprio qui
a pochi metri
su un letto dei tempi che furono
che un elfo ha restaurato
e trasformato in un divano
e con mamma quattro gatti
arrotolati su una coperta verde
dal bordo traforato
ne hai fatta tua una identica
dolce net

non sapevo due anni fa
di averla scelta per te

è strano
spostare le tendine

Stefano: Scritta e riscritta mille volte,
questa email ti troverà forse già a letto.
E allora ne approfitto per divagare un pò.
Nonostante ogni cosa mi dica
Che DEVO dormire
Dopo una lunga notte di parole
Che stamattina mi ha portato al lavoro
Appena prima di pranzo...
Eppure mi riesce così facile pensarti,
Che tutto il resto è solo zavorra.
Di te scrivevo che,
A parlarti,
sembra di conoscerti da una vita.
Scritto e riscritto mille volte,
Perchè vivi in un modo tale
Che non riesco a starti dietro
Con semplici parole.
Perciò, ho deciso di non scrivere più di te.
Perchè il tuo nome non è scritto solo con le dita... i miao... le mille luci di una lampada gliarchidipile unacopertasullatestatendediperlinemanistropicciatementre parlihennè...
Pensavo di conoscerti già
Finchè mi sono accorto che non è necessario.
Ogni attimo che passa ti conosco
Sempre diversa
Eppure sempre tu.
Non sono riuscito neanche lontanamente a spiegarmi
Ma, del resto, lo sapevo già:
Le parole non bastano.
Dovresti vivermi per capire come ti vivo
E, questo, non si può.
E allora ti terrò stretta dentro di me
Solo per me
E mi parlerò di te attraverso ogni mio gesto.
E, fra poco,
Porterò le tue parole
Sulle punte delle dita
In una silenziosa carezza
Mentre scivolano tra me e il cuscino.
Stasera al tuo nome
Ho aggiunto questa canzone,
il ticchettio di una goccia sul davanzale,
e la curiosità di vedere se nel frattempo mi hai scritto ancora.
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