Dunque.
Questa volta la colpa non è mia.
Shin mi ha taggato in un meme che effettivamente non potevo non fare, e questo vale come autorizzazione a sproloquiare per tutto il tempo che voglio sui miei poeti.
(Cioè, so che in teoria i patti non erano questi, ma che ci volete fare…^^)
Dunque. Prima di tutto, il testo del meme.
1-
(
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Beh, lasciamo stare gli sproloqui.
[Shin mi ha taggato in un meme che effettivamente non potevo non fare, e questo vale come autorizzazione a sproloquiare per tutto il tempo che voglio sui miei poeti.
(Cioè, so che in teoria i patti non erano questi, ma che ci volete fare…^^)]
Il mio piano era proprio lanciarti un esca alla quale tu non avresti MAI potuto NON abboccare ^^
[Nazim Hikmet]
Uhm, è l’unico dei citati che non mi dice niente… delucidazioni? °°
["La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di essere nati tardi,
o l'inquieta illusione di un impossibile domani
con l'inquietudine prossima del colore della carne."]
…
Ti rendi conto che mi sono commosso e stavo per piangere? Io?
Dio santo.
[Da Khorakhané]
…
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
^^
Reply
E' una cosa bellissima, Shin. Perchè... Perchè tutti quei versi significano me, in qualche modo, ed è bellissimo sapere che anche tu ti sei emozionato leggendoli. E'... Bellissimo.^^ Grazie.^^
Il mio piano era proprio lanciarti un esca alla quale tu non avresti MAI potuto NON abboccare ^^
No, infatti. Prima ancora di leggere il mio nome tra i taggati, stavo gia ripromettendomi: questo *devo* farlo.^^
Tu, diciamo, mi hai dato un'ulteriore giustificazione.^^
[Nazim Hikmet]
Uhm, è l’unico dei citati che non mi dice niente… delucidazioni? °°
Nel senso che non lo conosci, o che non ti piace?
In ogni caso, Hikmet è uno dei principali poeti turchi, nato nel 1902. Ha passato parecchi anni in carcere come oppositore al regime, poi è stato esiliato ed è morto a Mosca, senza mai aver potuto tornare in Turchia. Le sue poesie, anche, almeno durante la sua vita, non sono mai state pubblicate nella sua lingua madre.
Ha uno stile molto diverso dagli spagnoli che amo - e anche dagli altri miei poeti. Credo sia per via della lingua: la lingua è un filtro incredibile, quando si tratta di poesia.
Però ha un modo così... intenso e limpido, di rappresentare certi momenti, e certe immagini, che non posso non amarlo. E' struggente, venato di una nostalgia profonda. La nostalgia dell'esule, credo, dell'anima che non si piega.
Una delle sue poesie che più amo è questa:
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Non so. E' pazzesco: mi commuove ogni dannata volta che la leggo. *rolling-eyes*
Tocca anche lui delle corde, parecchio importanti.
O un'altra:
Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Instambul a poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
E' molto turco, credo. Io, almeno, lo identifico davvero con quel poco che so di quel Paese. Ha il fascino che ha Instabul, almeno vista nei film. Qualcosa di profondamente lontano, in bilico tra due mondi e - appunto - struggente.
Poi la sua esperienza politica e umana è estremamente presente nelle sue poesie. E io, ecco, amo queste cose...^^
…
Ti rendi conto che mi sono commosso e stavo per piangere? Io?
Dio santo.
Sì?^^
Avevo paura che estrapolati dal contesto, quei versi perdessero di intensità.
E' una poesia molto particolare, Pioggia. Quasi atipica, in un certo senso - perchè Lorca usa spesso versi brevi, continuamente spezzati, mentre quelli sono parecchio lunghi.
Del resto, è una delle sue poesie giovanili. L'ha scritta nel 19, a Granada - aveva 21 anni. Non era ancora entrato nella fase quasi 'surrealista' che amo tanto.^^
E' molto bella, comunque, logicamente.^^
Prima o poi magari la trascrivo per intero.^^
Hm. Avevo scritto qualcos'altro ancora anche su de Andrè, ma mi ha cancellato tutto. Odio il computer.
Comunque, il succo del discorso era che *amo* quell'uomo.^^
*rolling-eyes*
Reply
...credici o no, la prima sua poesia che hai citato mi ha ricordato il Sabato del Villaggio. *rolls*
[Hm. Avevo scritto qualcos'altro ancora anche su de Andrè, ma mi ha cancellato tutto. Odio il computer.]
Comprendilo, manco lui può resistere ai nostri deliri mistici. ^^
Un bacione^^
Ti voglio bene^^
(Così, senza un percHé, lo dico e basta^^)
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