E finalmente dopo più di un mese eccomi qui ritornata. Lo so che ci ho messo una vita per aggiornare ma avevo troppo da fare con sti maledetti quiz. Fortunatamente venerdì ho fatto l'esame dei quiz e l'ho passato quindi d'ora in avanti avrò impegnata solo due ore al giorno per fare le guide per il resto sono libera e potrò fare le foto quando voglio!
Chiedo tanta venia per il ritardo e grazie mille per avermi apsettata!
ma bando alle ciance.
BUONA LETTURA!
Una volta dentro, Yuki ebbe un colpo nel vedere la scuola trasformata in quel modo.
Su tutti i muri c’erano addobbi e ghirlande. Proprio davanti l’entrata c’erano tre bellissimi alberi di natale pieni di luci.
Takuma l’accompagnò in palestra dove si sarebbe svolta la festa.
Davanti la porta della palestra c’era il vice presidente del consiglio Kyohei Takagi che raccoglieva i regali da distribuire alla fine della festa e i soprabiti.
Kyohei salutò Yuki con un grosso sorriso mentre scambiò solo un cenno di saluto con Takuma
Yuki non ci fece caso. Era troppo impegnata ad ammirare la scuola e perdersi nei suoi sogni.
Yuki consegnò il suo regalo e il suo soprabito a Kyohei e lo salutò.
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Al centro della palestra c’erano tre enormi alberi di natale e su ogni finestra c’era attaccata una ghirlanda e sparsi qua e là, che scendevano dal tetto, c’erano rametti di vischio dove i ragazzi facevano passare “per sbaglio” le ragazze per poterle baciare.
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Yuki era al settimo cielo. Quasi non credeva a quello che le stava succedendo.
Takuma la prese per mano e la portò al centro della palestra dove cominciarono a ballare.
Takuma le mise una mano dietro la schiena e la giudò nel lento ballo che stava suonando.
A Yuki pareva di essere in un sogno. Takuma era lì alla festa ed era lì proprio con lei e stavano addirittura ballando insieme… era più di quanto immaginasse.
La sua presenza alla festa insieme a Takuma venne notata da tutti soprattutto dalle fans accanite del presidente che cominciarono a guardare Yuki con occhi maligni.
Takuma, era sempre stato per le ragazze del liceo Morii, inafferrabile. Il bello ma impossibile da conquistare. In tre anni di scuola non aveva mai avuto una ragazza all’interno della scuola e il fatto che adesso stesse ballando con Yuki fece ribollire il sangue alle altre escluse.
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In quel momento, mentre quelle ragazze spettegolavano malignamente su Yuki guardandola ballare con Takuma, si trovò a passare di lì Satsuki che, ascoltando quelle conversazioni si infuriò moltissimo.
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<[17] tu fatti gli affari tuoi! Parli così perché Takahashi è la tua amica del cuore ma in realtà sei gelosa anche tu che lei sia venuta qui con il presidente mentre tu sei qui con Riuji Kitamura…>>
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Le ragazze girarono i tacchi e si allontanarono ridendo lasciando Satsuki lì furibonda.
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<[18] adesso voglio ballare!>>
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Satsuki trascinò Riuji in mezzo alla palestra, più lontano possibile da quelle ragazze e cominciarono a ballare.
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Guardandolo negli occhi, Satsuki vi lesse preoccupazione così si fermò dalla sua danza forsennata e Riuji la condusse ad una sedia per parlare.
Satsuki gli raccontò della conversazione avvenuta poco prima e nel farlo cominciò a piangere.
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Satsuki si buttò tra le braccia di Riuji e lui l’abbracciò forte.
Dopo qualche secondo Satsuki si sentì chiamare a gran voce.
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Lasciando le braccia accoglienti di Riuji, Satsuki si guardò intorno per cercare chi la chiamava e dopo un secondo vide Yuki che andava verso di lei.
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Satsuki guardò Riuji che capì che era di troppo.
<> e si allontanò.
Satsuki fece sedere la sua amica e le prese una mano.
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Yuki, infuriata, si allontanò velocemente da Satsuki che restò a guardare la sua amica scappare via da lei.
Mentre Yuki camminava quasi correndo senza una meta precisa venne afferrata da un braccio. Si voltò e vide Takuma.
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Sorridendo, Takuma trascinò Yuki al centro della palestra e insieme ballarono divertendosi per tutta la serata.
Quando arrivarono le nove e mezzo Yuki aveva dimenticato completamente la lite avuta qualche ora prima con Satsuki. Takuma l’aveva fatta ballare quasi fino allo sfinimento finchè non venne il momento della lotteria dei regali.
Tutti i regali vennero portati al centro della palestra sotto gli alberi addobbati.
Kyohei e Takuma si misero vicino gli alberi e con due urne cominciarono a chiamare gli studenti per nome.
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Per Yuki fu molto divertente vedere l’estrazione dei regali e le espressioni dei ragazzi che restavano delusi per il misero regalo che gli era toccato.
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Poi venne chiamato proprio il nome di Sunako.
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Yuki guardò Sunako pescare il numero dall’urna e il vice presidente Kyohei porgerle il suo regalo. Era un pacco abbastanza grande. Lo aprì all’istante e dentro vi trovò una pistola giocattolo.
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Yuki notò che dicendo questa frase Sunako continuava a guardare Kyohei. Poi gli puntò la pistola al petto e fece il suono di uno sparo e si allontanò.
"Quei due proprio non me la raccontano giusta!" pensò.
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Yuki venne chiamata e velocemente si avvicinò al tavolo con l’urna.
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Yuki infilò la mano nell’urna e quando la estrasse vide il numero scritto sul pezzo di carta.
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Kyohei si mise a frugare tra i regali ed estrasse il numero centodiciassette. Era un pacchetto piccolo, quasi insignificante ma a Yuki non importava.
A lei era sempre piaciuto scartare i regali indipendentemente da ciò che ci trovava dentro. Le piaceva di più scartare i regali che i regali stessi.
Prese il regalo dalle mani di Kyohei.
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Yuki venne spinta lontano da parte dalla ragazza chiamata dopo di lei e senza capire il senso delle parole dette da Kyohei se ne andò.
Una volta seduta su una sedia aprì il suo regalo.
Era un delizioso braccialetto con tre giri di perline bianche.
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Yuki si infilò il braccialetto appena ricevuto e continuò a guardarlo finchè Takuma non finì l’estrazione dei regali e andò a sedersi accanto a lei.
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Durante il tragitto verso casa, Yuki non smise un attimo di raccontare quanto si era divertita quella sera e quanto gli piacesse il suo nuovo braccialetto mentre Takuma continuava a guardarla sorridendo.
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In quel momento, mentre Takuma guardava Yuki sorridere, le prese la mano e gliela strinse.
Yuki guardò la sua mano stretta a quella di Takuma e lo guardò arrossita.
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Per il restante tragitto Yuki non disse più nemmeno una parola ma camminò per tutto il tempo mano nella mano con Takuma.
La strada verso casa durò stranamente molto poco per Yuki che, quando vide in lontananza la sua casa maledisse che la scuola fosse così vicina a casa sua.
"Come vorrei che ci fossero altri mille chilometri per arrivare a casa…"
Una volta arrivati nel vialetto di casa di Yuki, Takuma finalmente guardò Yuki negli occhi.
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<> Yuki non riusciva a credere alle sue orecchie.
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Yuki tirò fuori dalla borsetta un pacchetto bianco con un fiocco rosso.
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Takuma prese il regalo e lo aprì subito. All’interno del pacchetto vi trovò un paio di guanti neri.
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A quel complimento Yuki arrossì ed abbassò lo sguardo sulla neve.
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Takuma bloccò delicatamente un braccio di Yuki e si avvicinò velocemente al suo viso.
Un attimo dopo le sue labbra erano su quelle di Yuki.
Per Yuki, quello era il suo primo bacio e quasi non riusciva a crederci.
Quando Takuma staccò le sue labbra da quelle di Yuki, lei quasi non riusciva ad aprire gli occhi per paura che fosse tutto un sogno.
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Yuki riaprì gli occhi. Takuma era ancora davanti a lei che le sorrideva.
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[17] In Giappone, è solito tra compagni di sucola e in generale, chiamarsi sempre per cognome anche quando si sta sempre insieme. Ci si comincia a chiamare per nome quando c’è molta confidenza.
[18] Kun è un suffisso che si usa molto in Giappone tra amici. Al contrario di Chan che si usa per le femmine, Kun si usa per i maschi.