Titolo: La fuga.
Autore: ma quanto sono bella? *_*
Fandom: Criminal Minds.
Personaggio: Spencer Reid.
Prompt: #088. Scuola. @
fanfic100_ita.
Rating: G.
Conteggio parole: 828 W, one-shot.
Tabella:
holy table.Disclaimer: i personaggi appartengono a Jeff Davis, questa storia non è a scopo di lucro ed è tutto frutto della mia mente malata.
Nota:
§ i commenti sono l’Amore <3
La fuga.
Vacanze?
Era dai tempi della scuola che non ne faceva più. Praticamente lo aveva obbligato.
- Vedrai che dopo qualche settimana in tranquillità ti sentirai meglio. -
Non aveva mai dubitato dei consigli di Gideon, ma quello era il più stupido che gli avesse mai sentito dire. Cosa era successo di così sconvolgente da far pensare a tutti che lui avesse bisogno di risposo? In fondo la stessa cosa era successa anche a Elle.
" E guarda un po' come è andata a finire? "
Vocetta fastidiosa. Ma aveva ragione, lui non voleva annullasi totalmente, voleva continuare a lavorare alla BAU. Finalmente era in un gruppo, persone che capivano il suo dono e lo aiutavano a utilizzarlo al meglio.
Un gruppo.
The boys and girls in the clique
The awful names that they stick
You're never gonna fit in much, kid*
Era strano sentirsi parte di qualcosa.Gli ritornarono in mente i ricordi del liceo.
Tutti a guardarlo male, per il semplice fatto che aveva cinque anni in meno rispetto a tutto il resto della popolazione studentesca. L'unico club di cui faceva parte era quello ' La Fisica è nostra amica '.
Fondatore: Spencer Reid.
Partecipanti: 1.
Lui.
Erano stati gli anni più orribili della sua vita. Certo anche negli istituti precedenti era sempre stato guardato con odio, disprezzo, anche con invidia, ma mai in modo cordiale o amichevole. Allora non se ne curava; ma il liceo è un posto totalmente diverso, il disprezzo, l'odio viene amplificato sia dall'età dei ragazzi, più muscoli avevano e meno lo sopportavano. Crescendo ci si rende conto del pensiero altrui, è come se lo sentisse bruciare sulla pelle i loro sentimenti, le loro emozioni, ed ognuna di quelle aveva lasciato su di lui una ferita, che continuava a sanguinare.
Per questo si era impegnato il doppio per riuscire ad entrare nell'FBI, non solo per una soddisfazione personale, ma anche per dimostrare a loro, quegli stupidi adolescenti tutto ragazze e football, chi era.
Spencer Reid, investigatore dell'FBI.
La voglia di ritornare in quel maledettissimo liceo e sbattere letteralmente quel distintivo in faccia, non solo ai suoi compagni, ma anche ai professori, era tanta. Soprattutto ora. Non lo avevano mandato in vacanza forzata? Bene, quale occasione migliore di questa?
Chissà cosa avrebbero detto quei 'professori', erano state più le volte che lui correggeva loro, che viceversa.
" Potevi anche risparmiartelo di correggerli sempre davanti alla classe! "
Odiosa vocetta.
Perché la voce delle sua coscienza, nonché della sua razionalità e della verità, aveva la voce di Hotchner?
" Perché lui è razionale, per questo lo apprezzi. "
Come poteva farla stare zitta? Era veramente irritante!
" Non puoi farmi stare zitta, visto che tu ti comporti esattamente allo stesso modo, mio caro! "
Odiosa, irritante e pure spocchiosa. Un trio vincente, per fargli saltare i nervi.
Doveva cambiare aria, decise di fare un giro. Una bella camminata gli avrebbe fatto dimenticare per qualche istante le opprimenti settimane di tortura. Da quando era entrato in squadra e si era trasferito a Quantico non aveva mai visitato quella città.
" Un'ottima occasione per farlo adesso, non ti pare? "
Era possibile uccidere la propria coscienza?
" Certo, se vuoi morire anche tu. "
Inspirò profondamente, forse gli faceva prendersi una pausa dalla squadra, non era normale che la sua voce interiore avesse il tono di Hotch e la sfacciataggine di Morgan!
Arrivò in un viale alberato, all'inizio di un parco.
Si sedette su una panchina osservando i passanti, nonne che riportavano a casa i nipoti, casalinghe intente a raccontare l'ultima schermaglia della vicina di casa, ragazzi che correvano con gli zaini verso dalla fermata dell'autobus, nascondendosi dietro gli alberi o le macchine pur di non essere visti.
Reid si stava chiedendo da cosa potevano nascondersi, che ci fosse un SI in giro? Si guardò attorno allarmato, quando un suono stridulo e prolungato lo riportò alla realtà
Una campanella.
Vide le porte del liceo di fronte a lui spalancarsi e un'ondata di ragazzi adolescenti riversarsi fuori come se fuggissero da una fuga di gas. Quando una buona parte della massa era nello spiazzo davanti a lui vide i tre ragazzi uscire dal loro nascondiglio e aggregarsi al gruppo, cercando i propri compagni.
Era quasi tentati di andarli a prendere e portarli dalla preside. Si era alzato, fendendo la massa e avvicinandosi ai tre incriminati. Uno di loro incrociò il suo sguardo.
Capì al volo le sue intenzioni, lo aveva visto seduto alla panchina. Bisbigliò qualcosa ai compagni, tutto il gruppo si girò per fronteggiare il ragazzo.
" Ti ricordi che lo hai fatto una volta? E ti ricordi anche dove hanno messo la tua testa quei ragazzi? "
Si fermò a pochi passi da loro. Vide lo sguardo di sfida sui loro visi. Ormai era in ballo.
- La prossima volta andate direttamente alla fermata del bus, non fate gli agenti segreti tra le macchine, date più nell'occhio. -
Si girò, senza aspettare un grazie, uno sguardo sbalordito, una serie di imprecazioni.
- Hey! Grazie amico! -
Non sapeva se aveva fatto la cosa giusta, ma per la prima volta, il Dr. Spencer Reid, si sentì un adolescente alla prima fuga da scuola.
* la canzone è "Teenagers", dei My Chemical Romance, come sempre i diritti vanno a loro e alla casa discografica, non è stata utilizzata a scopo di lucro.